Borsa di Torino: le sedi e gli avvenimenti storici
L'istituzione
La Borsa di Torino venne istituita con un decreto reale del 26/11/1850, sottoscritto dal Conte di Cavour. Prima dell’istituzione formale del 1850, era comunque riscontrabile l’attività di una piazza finanziaria, testimoniata dalle norme previste nel Codice di commercio del 1842 in materia di borse e mediazione, e da un progetto di legge del 1847 che provava l’attività di agenti di cambio a Torino, Genova e Nizza.
La Borsa torinese nacque nel quadro di un sistema giuridico, quello sabaudo, che nelle sue successive trasformazioni fu esteso agli altri territori divenuti italiani. Il Codice di commercio albertino del 1842, la legge sulla mediazione del 1854 e i successivi Codici di commercio del 1865 e del 1882, entro cui si sviluppò l’organizzazione della piazza torinese, formarono il quadro normativo per tutte le altre borse italiane fino all’elaborazione di una legge organica sulle borse nel 1913.
Il mercato
Torino, capitale politica del Regno d’Italia, non ne fu mai la capitale finanziaria. La Borsa di Genova, ufficialmente costituita nel 1855, funzionava da tempo con intensi traffici che superavano di molto le dimensioni della piazza torinese. Si consideri che nel 1847 un progetto di legge sulla mediazione fissava in dodici per Genova, sei per Torino e tre per Nizza il numero massimo di agenti di cambio: la legge non fu applicata ma la proporzione nel numero dei mediatori può fornire un’idea del rapporto dimensionale tra le tre piazze. Dal 1852 si istituì un servizio per la trasmissione celere dei corsi della Borsa di Parigi a Torino. Con il processo di industrializzazione crebbe l’importanza di Torino nel panorama economico italiano, anche se il ruolo di Genova come prima piazza finanziaria nazionale fu gradualmente assunto da Milano. La discreta rilevanza della piazza torinese nel secondo dopoguerra si fondò principalmente su due fattori: la forte capacità di investimento della comunità finanziaria locale e la presenza sul suo territorio di alcune tra le principali società quotate italiane.
Le sedi
Nel 1850 la sede delle riunioni della Borsa di Torino venne stabilita presso la Camera di commercio, in via Alfieri 9. Nel 1873 la Borsa fu trasferita nel Palazzo d’Agliano in via Ospedale 28, dove tenne le proprie riunioni fino alla Seconda guerra mondiale: nel dicembre 1942 si dovette abbandonare una prima volta il palazzo bombardato che venne rapidamente ristrutturato, ma dovette essere definitivamente lasciato nell’agosto seguente. In questo frangente le contrattazioni furono ospitate dal Circolo degli artisti in via Bogino 9. Nel 1951 la Camera di commercio iniziò l’edificazione del moderno palazzo della borsa tra via San Francesco da Paola e via Cavour che ospitò la Borsa di Torino dal 1956 al 1992.
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