Glencore rimane nel settore del carbone


Glencore Holding, con sede a Baar (Svizzera), è uno dei maggiori operatori globali nel settore delle materie prime e la società con il più alto fatturato in Svizzera. La sua attività principale include l'estrazione, la lavorazione e il commercio di materie prime nei settori dei metalli e dell'energia. Recentemente, ha suscitato scalpore la decisione degli azionisti di Glencore di mantenere gli investimenti nel settore del carbone, nonostante inizialmente fosse previsto lo scorporo di questa divisione, vista la sua difficile compatibilità con gli obiettivi climatici. Tuttavia, tale piano è stato abbandonato. Cosa accadrà ora?

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Il colosso delle materie prime dal lago di Zugo

Fondata nel 1974 dal trader Marc Rich, la società si concentrava inizialmente sul commercio di metalli, materie prime minerali e petrolio greggio. All'epoca, nota come Marc Rich + Co AG, divenne rapidamente un trader di successo, crescendo anche grazie ad acquisizioni mirate. Nel 1993, la società fu rilevata dal management tramite un "management buy-out" e prese il nome di Glencore. Oggi, oltre al commercio di materie prime, il gruppo è direttamente coinvolto nel settore minerario. Le filiali operano in oltre 35 Paesi e impiegano oltre 150.000 persone a livello globale.
Glencore fornisce una vasta gamma di clienti industriali, tra cui aziende automobilistiche, siderurgiche, energetiche e petrolifere. La società è quotata alla Borsa di Londra dal 2021. Tuttavia, a causa della sua forte presenza in aree instabili politicamente ed economicamente, ha affrontato accuse di corruzione e violazione degli standard ambientali e dei diritti umani. Nell'agosto 2024, cinque ex dipendenti sono stati accusati dal Serious Fraud Office (SFO) britannico per presunte tangenti pagate a funzionari in Africa occidentale in relazione ai programmi di produzione petrolifera.


 

La diversificazione delle materie prime di Glencore

Glencore vanta una diversificazione unica nel settore delle materie prime, il che riduce l'impatto negativo di eventuali andamenti sfavorevoli dei prezzi su specifiche classi di materie. La principale attività di trading contribuisce ulteriormente a gestire le fluttuazioni di prezzo. Le società minerarie del gruppo estraggono metalli come rame, cobalto, nichel e zinco, e fonti energetiche come carbone e petrolio greggio. Nel primo semestre del 2024, Glencore ha prodotto oltre 52 mega tonnellate di materie prime, di cui 47 provenienti dal carbone, principalmente estratto in Australia ed esportato in Asia.

 

L’oro è la commodity del momento?

Nel 2023, Glencore ha acquisito una miniera di rame e oro in Argentina. Il rame, noto per la sua conducibilità elettrica, è essenziale in molti settori e viene spesso considerato un indicatore economico globale, chiamato "dottor rame" per la sua capacità di riflettere le tendenze economiche, come lo sviluppo dell'industria manifatturiera. Ad esempio, la produzione di un'auto elettrica può richiedere fino a quattro volte più rame rispetto a un'auto a combustione interna.

 

 
Per quanto riguarda l’oro invece ad agosto si sono visti ulteriori rialzi, con nuovi massimi storici segnati il 20 agosto. Anche nelle sessioni più recenti, i prezzi si sono mantenuti vicino a livelli elevati. A sostenere queste quotazioni vi sono vari fattori, tra cui il previsto taglio dei tassi di interesse da parte della Federal Reserve, le imminenti elezioni negli Stati Uniti, le attuali questioni geopolitiche, l'aumento degli acquisti da parte delle banche centrali e una crescente allocazione dell'oro nei portafogli degli investitori istituzionali con ottica di protezione.
In termini di politica monetaria, un probabile taglio dei tassi renderebbe l'oro più appetibile, poiché un calo del costo del denaro poeterebbe sia ad un indebolimento del dollaro che a una diminuzione dei rendimenti dei titoli di Stato US, entrambi fattori favorevoli per il metallo prezioso. Guardando alle elezioni di novembre, la disputa sui dazi USA-Cina influenzerà probabilmente gli equilibri geopolitici tra le due maggiori economie mondiali, inoltre l'oro che continuerà a trarre beneficio dalle crescenti preoccupazioni riguardo la sostenibilità del debito pubblico.
L’utilizzo del metallo prezioso nel settore tecnologico ha visto un aumento dell'11% anno su anno nel secondo trimestre del 2024, mentre le banche centrali continuano a giocare un ruolo cruciale. Rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente, gli acquisti di oro sono aumentati del 6%, raggiungendo 183,4 tonnellate, con paesi come Cina, Russia e India in prima linea nel tentativo di ridurre la loro dipendenza dal dollaro.

 

 

Perché Glencore non abbandona il carbone?

Nonostante la pressione per eliminare il carbone come fonte energetica, soprattutto nei Paesi occidentali, Glencore ha rilevato un calo della domanda in Europa, ma una crescita in Asia, soprattutto in Cina, India e Vietnam. Il carbone rimane una fonte energetica affidabile in molte nazioni. Nel 2023, in Germania, è stata la seconda fonte di energia elettrica dopo l'energia eolica. Glencore genera una parte significativa dei suoi ricavi dal carbone per la produzione di energia e per l'industria siderurgica. Nella prima metà del 2024, il settore del carbone ha generato oltre 2 miliardi di dollari.
La società aveva inizialmente pianificato di scorporare questa divisione per allinearsi agli obiettivi di zero emissioni entro il 2050 e acquisire le attività di carbone della canadese Teck. Questo avrebbe permesso a Glencore di concentrarsi su metalli più sostenibili e attrarre investimenti con criteri ESG. Tuttavia, gli azionisti hanno respinto il piano con una maggioranza schiacciante, ritenendo il settore del carbone troppo redditizio per essere ceduto. Il CEO Gary Nagle ha compreso la decisione degli azionisti, che è stata condivisa anche dal consiglio di amministrazione.

Il futuro di Glencore

La transizione energetica globale potrebbe incrementare ulteriormente la domanda di metalli industriali, come litio, rame e nichel, essenziali per la produzione e lo stoccaggio di energia pulita. I piani di Glencore di posizionarsi come leader in questa transizione sono stati messi in pausa. Tuttavia, ciò non implica un disimpegno dal settore minerario, come dimostrato dalle recenti acquisizioni. Rimane però da vedere come la società raggiungerà l'obiettivo di neutralità climatica entro il 2050. Eventuali cambiamenti nella domanda di carbone in Asia o un'evoluzione negativa delle condizioni di estrazione potrebbero portare a una rivalutazione da parte degli azionisti. Inoltre, l'aumento delle pressioni sociali e l'evoluzione dell'energia sostenibile potrebbero aggiungere ulteriore incertezza al futuro del carbone. Glencore sostiene inoltre che la costruzione delle infrastrutture necessarie al successo della transizione energetica aumenterà a sua volta la domanda dell'altra classe di carbone, quella per la costruzione dell'acciaio. Non è chiaro se questa tesi si rivelerà vera. I potenziali progressi nei metodi di generazione di energia sostenibile potrebbero portare ulteriore incertezza sul futuro del settore del carbone. Anche la pressione sociale sulla società, già spesso criticata, potrebbe aumentare ulteriormente.


 

 

Investire in Glencore tramite i Cash Collect Certificate

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Come approfittare dei movimenti delle materie prime?

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Per chi volesse partecipare ai profitti del settore senza doversi esporre linearmente ai prezzi delle società, Vontobel mette a disposizione i suoi Cash Collect Certificate con Barriera legati all’andamento delle principali società nel settore dell’oro come Barrick Gold Corp. o Kingross Gold Corp.
Per chi invece cercasse un’esposizione più che lineare alle performance dei Gold Miners , potrebbero essere interessanti i Turbo Certificate  con sottostante il VanEck Vectors Gold Miners ETF che consentono un’esposizione a leva anche su orizzonti temporali multi-day senza incorrere in effetto compounding. VanEck Vectors Gold Miners ETF è un indice pesato in base alla capitalizzazione di mercato che investe per almeno l’80% della sua composizione in società minatrici di oro e argento.
Infine, per investitori interessati a ad entrare a leva con posizioni intraday direttamente sui movimenti del rame, Vontobel mette a disposizione i suoi Leva Fissa Certificate con sottostante Copper Future.


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In questa puntata Jacopo Fiaschini, Head Flow Products Distribution Italy di Vontobel, parla delle prospettive di mercato post voto americano e anticipa il tema di diversificazione che sarà trattato nel corso della tavola rotonda dell'evento "Investire in un mondo che cambia" di Borsa Italiana.


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