Cos'è il Terp?
Il Theoretical ex right price o prezzo teorico ex diritto
FTA Online News, Milano, 25 Feb 2011 - 14:50
Il Theoretical ex right price (Terp) o prezzo teorico ex diritto di un titolo è il prezzo teorico di un’azione dopo lo stacco del diritto di opzione relativo ad un aumento di capitale. Il medesimo concetto è applicato anche ai diritti di opzione per la sottoscrizione di obbligazioni convertibili. Per capire il fondamentale ruolo del Terp negli aumenti di capitale, bisogna comprenderne i meccanismi. Un aumento di capitale (considereremo il caso di un aumento senza warrant) consiste nell’immissione di nuovi capitali in una società da parte dei suoi azionisti. A questi viene attribuito un diritto di opzione (quello a cui fa riferimento l’espressione “ex diritto”) che consente a ogni socio di sottoscrivere l’aumento in modo da non diluire le proprie partecipazioni. In pratica un azionista ottiene gratuitamente il diritto di sottoscrivere nuove azioni della società. Si tratta di una scelta e non di un obbligo (infatti è chiamato diritto di opzione) tanto che il diritto può anche essere venduto o quotato. A questo punto acquista un senso la definizione di prezzo teorico ex-diritto o Terp: si tratta infatti del prezzo teorico di un’azione dopo che sono stati attribuiti i diritti su un aumento di capitale. Un esempio può semplificare tutto.
Supponiamo che una società abbia 100 azioni del valore di 30 euro ciascuna. Supponiamo anche che sia varato un aumento di capitale che prevede l’emissione di altre 100 azioni al valore di 20 euro ciascuna (con un sconto tipico di queste operazioni e deciso per invogliare i soci alla ricapitalizzazione). Poniamo anche che l’azionista a cui facciamo riferimento abbia dieci azioni.
Nel momento dello stacco del diritto, ossia della sua gratuita attribuzione ai soci (coincidente in genere anche con la sua negoziabilità), il nostro azionista avrà 10 azioni del valore di 30 euro ciascuna e quindi un portafoglio di 300 euro. Oltre a questo avrà 10 diritti che gli consentono di sottoscrivere altre 10 azioni al prezzo di 20 euro ciascuna.
Al termine dell’emissione delle nuove azioni quindi il loro valore (essendo le nuove azioni in pari numero delle vecchie) dovrebbe essere pari a una media di 30 euro (vecchio valore) e 20 euro (valore delle nuove emissioni), dovrebbe quindi ammontare a 25 euro. Proprio questo valore corrisponde al prezzo teorico ex diritto o Theoretical ex right price.
La formula canonica del Terp è la seguente:
- P(teor) ex = prezzo teorico ex diritto = [(P uff.* V)+(P sott.* N)] /(V+N)
Dove:
- P uff = prezzo ufficiale cum diritto (nell’esempio 30 euro)
- P sott = prezzo di sottoscrizione di 1 nuova azione (nell’esempio 20 euro)
- V = numero di vecchie azioni (nell’esempio 100)
- N = numero di azioni di nuova emissione (nell’esempio ancora 100 azioni)
Il risultato, come verificabile, è di 25 euro. Nell’esempio il rapporto di cambio è di uno a uno, ossia ogni diritto consente per un’azione posseduta di sottoscriverne un’altra di nuova emissione. Spesso però il rapporto di cambio è diverso e, pur essendo comunque assegnato un diritto per ogni titolo posseduto, si può avere, per esempio, l’assegnazione di 3 azioni di nuova emissione per ogni 5 titoli già posseduti. Va osservato che il valore del Terp impone in automatico il valore teorico del diritto che per differenza – sempre rifacendoci all’esempio - ammonta a 5 euro pari alla differenza tra il valore del titolo sul mercato e il prezzo di sottoscrizione delle nuove azioni. Questo valore è anche chiamato parità teorica del diritto d'opzione: se il diritto in fase di contrattazione sul mercato quota sopra questo valore, al socio conviene vendere il diritto e comprare direttamente l’azione sul mercato. Al contrario se il diritto quota sotto la parità teorica al socio conviene tenere (o anche comprare) il diritto e vendere i titoli sul mercato. E’ utile per l’investitore sapere che Borsa Italiana pubblica a mercato chiuso prima dell’inizio di un aumento di capitale i coefficienti di rettifica dei titoli coinvolti. In genere questo avviene il venerdì sera perché tendenzialmente gli aumenti di capitale cominciano il lunedì. In pratica Borsa pubblica il Terp del titolo con il nome di “Prezzo di riferimento rettificato” e dunque evidenzia il prezzo teorico di titolo e diritto dal primo giorno di avvio dell’aumento di capitale con il nome di prezzo ufficiale rettificato.