Cos’è la Liquidità economica e finanziaria di uno strumento?
Scopri cosa significa Liquidità economica di uno strumento finanziario, quali sono i fattori di maggiore influenza e come si misura in Borsa.
FTA Online News, Milano, 11 Nov 2019 - 16:41
Definizione di Liquidità
Il concetto di liquidità si riferisce all'attitudine di un bene mobile o immobile a essere convertito in moneta legale. Quanto più rapidamente e a costi contenuti questo avviene, tanto più il bene può essere considerato liquido.
Che cos’è la liquidità economica di uno strumento finanziario?
In ambito finanziario si definiscono liquidi gli investimenti che possono essere immediatamente convertiti in denaro contante senza perdite in conto capitale. Una azione di una grande azienda quotata viene generalmente considerata uno strumento molto liquido.
Questa definizione ci porta direttamente al tema dello spread denaro/lettera, ovvero alla differenza tra i prezzi proposti da acquirenti e venditori di un titolo. Quanto più è ampia questa forbice tanto meno lo strumento finanziario in esame può essere definito liquido, dato che l'ampiezza riduce l'efficienza economica della conversione in moneta legale dello stesso (il compratore dovrà accettare di pagare un prezzo più elevato, il venditore di riceverne uno più basso).
Cosa influenza la liquidità
Uno strumento finanziario è tanto più liquido quanto minori sono i costi di transazione, la perdita di capitale che la conversione può comportare ed i tempi necessari per la conversione stessa.
Diversi sono i fattori che incidono sulla liquidità di uno strumento finanziario:
- la negoziabilità di uno strumento finanziario, a sua volta influenzata dalla trasferibilità dello stesso e quindi dalla sua circolazione nel mercato secondario e dal fatto che lo strumento sia quotato.
- la vita residua dello strumento finanziario (i titoli obbligazionari sono tanto più liquidi quanto più vicina è la scadenza).
- la credibilità dell’emittente.
- l’ampiezza, lo spessore e l'elasticità del mercato nel quale lo strumento è trattato.
Come misurare la liquidità
Il concetto di liquidità in borsa fa riferimento in senso generico alla quantità degli scambi di uno strumento finanziario in borsa, come indicatore dell'attività e dell'interesse degli operatori.
Esistono molti indicatori, dai più semplici fino a quelli più raffinati. Il primo è il volume scambiato, ovvero il numero di strumenti finanziari passati di mano durante il periodo preso in considerazione: normalmente si fa riferimento alla singola seduta, ma l'unità temporale utilizzata può variare in funzione dello scopo della misurazione. Dal volume scambiato si passa agevolmente al controvalore scambiato, moltiplicando il volume per il prezzo di ogni scambio e sommandoli.
La turnover velocity indica invece il rapporto tra il volume scambiato (sempre nel periodo utilizzato come riferimento) e il numero di azioni totali, e ha il vantaggio di non essere influenzato dalle escursioni del prezzo (volatilità) né dal livello dei prezzi unitari.
Una variante della turnover velocity può essere calcolata rapportando il volume scambiato al flottante, ovvero alla quota del totale delle azioni di una società non detenute dagli azionisti rilevanti. Il flottante stesso, rappresentando la percentuale del totale delle azioni non immobilizzate nei portafogli degli azionisti stabili (e quindi, per ipotesi, suscettibili di essere scambiate sul mercato), può essere inteso come un ulteriore indicatore di liquidità.
Infine, è opportuno ribadire l'importanza del concetto di liquidità ricordando che esso viene utilizzato nella costruzione di alcuni indici di borsa. Ad esempio il paniere del FTSE MIB, comprendente i principali 40 titoli azionari del mercato italiano, viene selezionato tramite un indice di liquidità e capitalizzazione che prende in considerazione il controvalore degli scambi e la capitalizzazione ponderata per il flottante.