Il metodo Dietz modificato
FTA Online News, Milano, 03 Lug 2015 - 09:52Il metodo Dietz modificato prende il nome da Peter O. Dietz, economista che nel suo lavoro del 1966 “Funds-Measuring Investment Performance” (letteralmente “Fondi-misurazione della performance di un investimento”) ha posto le basi per un calcolo delle performance di un fondo di investimento divenuto poi standard per tutta l’industria finanziaria.
In particolare è lo stesso Global Investment Performance Standards, che punta a una rappresentazione standardizzata e universale delle performance dei fondi di investimento, a suggerire l’adozione di un metodo time-weighted (ponderato per il fattore tempo) a patto di escludere l’effetto dei flussi esterni come sottoscrizioni, riscatti e pagamento di dividendi.
La formula suggerita è questa:
ri=(EMVi-BMVi)/BMVi.
In essa “i” rappresenta il periodo oggetto delle rilevazioni (può essere per esempio un mese o un anno) durante il quale non si hanno flussi esterni.
EMV rappresenta il valore di mercato del portafoglio del fondo alla fine del periodo i.
BMV è invece il valore di mercato dello stesso portafoglio del fondo all’inizio del periodo i.
In altri termini per calcolare il risultato ri del periodo si prende il valore finale (di mercato) del portafoglio, gli si sottrae il valore iniziale e si divide questa differenza per il valore iniziale.
Questa semplice equazione però richiede in pratica di tenere conto dei flussi di cassa (cash flow) che accompagnano i vari periodi presi in considerazione per il fondo.
Ne risulterà la seguente modifica:
ri=(EMVi-BMVi-Ci)/(BMVi+∑Cti*Wti).
In questo caso Ci rappresenta il flusso di cassa in uscita o in entrata nel portafoglio nel periodo i mentre al denominatore l’addendo ∑Cti*Wti rappresenterà la somma di ogni flusso di cassa Cti moltiplicato per il suo peso Wti.
Il metodo Dietz modificato presenta diversi vantaggi, ma anche lo svantaggio di richiedere spesso delle valutazioni molto accurate di ogni cash flow che possono in pratica dimostrarsi difficili da compiere.