IVASS: criteri ESG nei Board delle compagnie assicuratrici
Il nuovo regolamento prescrive agli organi di governance la considerazione dei rischi ambientali e sociali
Forum per la Finanza Sostenibile, 14 Set 2018 - 14:57
Il 3 luglio l'IVASS (Istituto per la Vigilanza sulle Assicurazioni) ha emanato un nuovo regolamento in materia di governance per le compagnie assicuratrici, con l’obiettivo di fornire indicazioni per la determinazione di un assetto di governance proporzionato alla complessità e al profilo di rischio aziendale. La norma completa l’adeguamento alla Direttiva europea Solvency II, coerentemente alle Linee Guida emanate nel 2016 dall’EIOPA (European Insurance and Occupational Pensions Authority).
Tra le novità introdotte, il Regolamento prescrive al sistema di governo societario l’identificazione, la valutazione e la gestione dei rischi di natura ambientale e sociale:* l’obiettivo è quello di promuovere a livello decisionale un'adeguata consapevolezza della rilevanza dei rischi di sostenibilità ambientale, sociale e di governance (o ESG da Environmental, Social and Governance).
L'adozione di questo regolamento rappresenta una significativa svolta in termini di policy per il mercato italiano SRI (da Sustainable and Responsible Investment): le compagnie assicuratrici, infatti, sono tra i principali attori del mercato dell’investimento sostenibile e responsabile. Inoltre, la disposizione è in linea con l’Action Plan “Financing Sustainable Growth” della Commissione Europea, che sottolinea l'importanza di incoraggiare l’integrazione dei criteri ESG e l’adozione di un approccio di lungo periodo nei processi decisionali dei Consigli di Amministrazione. La norma è quindi anticipatoria rispetto a provvedimenti analoghi che potrebbero essere approvati da altri Paesi europei.
*L’articolo 4, comma 2, afferma: “I presidi relativi al sistema di governo societario coprono ogni tipologia di rischio aziendale, ivi inclusi quelli di natura ambientale e sociale, generati o subiti, anche secondo una visione prospettica ed in considerazione del fabbisogno complessivo di solvibilità dell’impresa. La responsabilità è rimessa agli organi sociali, ciascuno secondo le rispettive competenze. L’articolazione delle attività aziendali nonché dei compiti e delle responsabilità degli organi sociali e delle funzioni deve essere chiaramente definita”.