L’OCSE pubblica il Social Impact Investment Report 2019

Lo studio, dedicato al ruolo dell’impact investing a supporto dello sviluppo sostenibile, sottolinea l’importanza degli investitori privati



Forum per la Finanza Sostenibile, 04 Lug 2019 - 16:13

Lo scorso gennaio l’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (OCSE) ha pubblicato il report Social Impact Investment: the Impact Imperative for Sustainable Development. Il documento fa seguito al rapporto dell’OCSE del 2015, Social Impact Investment: building the Evidence Base, che forniva indicazioni per identificare gli investimenti a impatto sociale attraverso obiettivi d’impatto specifici e misurabili.

Sulla base di ricerche, sondaggi e riunioni di esperti condotte tra il 2015 e il 2018, il Report presenta nuovi dati sul ruolo dell’impact investing nel finanziare lo sviluppo sostenibile. L’obiettivo è offrire un quadro aggiornato ai decisori politici, così come ai soggetti impegnati nella cooperazione allo sviluppo, negli investimenti a impatto e, più in generale, agli attori economici.

Lo studio conferma la necessità di un coinvolgimento prioritario del settore privato per il raggiungimento dei 17 obiettivi di sviluppo sostenibile identificati dalle Nazioni Unite per il 2030, individuando un fabbisogno di $2500 miliardi a fronte di un contributo pubblico di $150 miliardi. L’apporto dell’investimento privato dovrà essere addizionale rispetto alle risorse pubbliche, trasformativo e innovativo.

Riprendendo i dati della Annual Impact Investor Survey 2018 del Global Impact Investing Network (GIIN), lo studio mostra come il mercato dell’impact investing sia in rapida espansione: il numero di investitori che seguono questa strategia è passato da meno di 50 prima del 1997, a oltre 200 nel 2017; le masse gestite si attestano a US$228,1 miliardi (il 56% degli investimenti si concentra nei mercati emergenti). Inoltre, l’OCSE ha identificato 590 misure pubbliche in ambito di investimenti a impatto sociale in 45 Paesi.

Come garantire investimenti efficaci, pubblici e privati, finalizzati allo sviluppo sostenibile? Lo studio individua quattro priorità:

  1. dirigere gli investimenti verso le aree più bisognose, coinvolgendo gli investitori locali per creare un mercato stabile e duraturo;

  2. incentivare la sperimentazione nell’affrontare le sfide sociali, ambientali ed economiche, attraverso un ecosistema che sostenga l’innovazione;

  3. favorire una maggiore integrazione tra le varie fonti e piattaforme di dati per sviluppare un approccio coordinato e coerente verso la misurazione di impatto;

  4. a partire dalle iniziative pubbliche, esigere la valutazione ex post dei risultati sociali e ambientali ottenuti.

Seppure gli investimenti privati risultino fondamentali, il ruolo dei governi resta cruciale nel definire regole chiare e condivise che permettano al mercato dell’impact investing, in continua crescita, di esprimere a pieno il proprio potenziale. I governi possono infatti sostenere gli investimenti a impatto sociale attraverso incentivi fiscali e interventi legislativi. Secondo l’OCSE, la definizione di un nuovo quadro normativo dovrebbe includere l'aggiornamento della regolamentazione finanziaria e fiscale, la definizione di nuovi standard di rendicontazione e la possibilità di superare la dicotomia tra aziende for-profit e not-for-profit attraverso il riconoscimento e l’istituzione di realtà ibride (sul modello per esempio delle B-Corporation).

 

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