Prospettive future per la finanza sostenibile e reporting di sostenibilità

Pubblicato il report ESMA sul quadro normativo per la finanza sostenibile. Presentato il report EFRAG sull’implementazione degli ESRS



Forum per la Finanza Sostenibile, 30 Set 2024 - 14:40

Nelle ultime settimane, sono stati pubblicati diversi report contenenti linee guida e chiarimenti importanti per l’implementazione delle direttive e dei regolamenti che compongono il quadro normativo sulla finanza sostenibile.

ESMA: parere sul quadro normativo attuale e proposte per il futuro

In primis, la European Securities and Markets Authority (ESMA) ha pubblicato un parere sul quadro normativo per la finanza sostenibile, contente una valutazione dell’assetto normativo attuale e alcuni suggerimenti per il futuro. L’ESMA ritiene infatti che l’attuale quadro normativo, pur essendo già ben sviluppato con importanti misure contro il greenwashing, possa e debba essere rafforzato. In particolare, l’ESMA suggerisce alla futura Commissione di rendere la Tassonomia l’unico punto di riferimento per la valutazione della sostenibilità, incorporandola in tutta la legislazione sulla finanza sostenibile. Tra le altre misure che l’ESMA segnala da introdurre e/o rafforzare, si sottolineano quelle a supporto della transizione e quelle finalizzate a migliorare la trasparenza e la qualità dei dati ESG. 

Reporting di sostenibilità: CSRD e ESRS

Sul fronte del reporting di sostenibilità, è stato approvato da parte del Consiglio dei Ministri il decreto di recepimento della Corporate Sustainability Reporting Directive (CSRD), di cui era stata fatta menzione nel precedente articolo di luglio.

Per quanto riguarda gli European Sustainability Reporting Standard (ESRS), lo European Financial Reporting Advisory Group (EFRAG) ha pubblicato uno studio sui primi casi di applicazione. Il campione di studio si è basato su 28 grandi aziende europee provenienti da otto settori diversi che sono state intervistate sulle pratiche adottate nell’implementazione degli ESRS e le sfide emergenti. Un dato interessante rilevato è quello relativo all’utilità dell’analisi di doppia materialità: l’85% delle imprese intervistate intende integrare il report ESG e i risultati dell’analisi di doppia materialità nella strategia aziendale e nei processi decisionali. Le sfide maggiori incontrate dalle imprese sono relative all’analisi della catena del valore: il 90% delle aziende ha dichiarato, infatti, che sta ancora perfezionando il proprio approccio alla mappatura e all'analisi della stessa.

Un altro aggiornamento relativo all’utilizzo degli ESRS riguarda la pubblicazione di 23 nuove Q&A da parte dell’EFRAG. In totale, l’organizzazione ne ha pubblicate 93 tra gennaio e luglio 2024: si tratta di indicazioni che hanno l’obiettivo di fornire un supporto pratico e tempestivo per l’applicazione della CSRD.

Biodiversità: interoperabilità tra gli standard GRI e le raccomandazioni e metriche TNFD

Per aiutare le aziende a gestire la disclosure sulle tematiche della biodiversità, la Taskforce on Nature-related Financial Disclosures (TNFD) ha predisposto una mappatura degli elementi in comune tra le proprie raccomandazioni e gli standard del Global Reporting Initiative (GRI). Dalla valutazione effettuata è emerso un alto livello di allineamento tra questi strumenti per il reporting. In particolare, viene evidenziato che tutte le informazioni da comunicare secondo il GRI 101: Biodiversità 2024 sono contenute nelle raccomandazioni TNFD.

Due diligence di sostenibilità

La Commissione europea ha pubblicato una serie di FAQ sul funzionamento della Corporate Sustainability Due Diligence Directive (CSDDD), entrata in vigore lo scorso 25 luglio. Il documento esplicativo è suddiviso in nove sezioni che contengono informazioni relative a: aspetti generali, obiettivi, tempistiche e ambito di applicazione, impatti avversi e perimetro della catena del valore, obblighi per le imprese, ruolo delle autorità di vigilanza e regime di responsabilità civile, misure per agevolare le aziende e impatto generale della direttiva.

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