Risposte alla consultazione SFDR e altri aggiornamenti
Il focus del Forum per la Finanza Sostenibile sui provvedimenti normativi dell’Unione Europea riguardanti l’industria SRI
Forum per la Finanza Sostenibile, 24 Mag 2024 - 10:23
Le ultime settimane sono state segnate da alcuni interessanti aggiornamenti relativi al mondo della finanza sostenibile.
In primis, la Commissione ha pubblicato una sintesi delle oltre 400 risposte alla consultazione lanciata a fine 2023 sull’implementazione della Sustainable Finance Disclosure Regulation (SFDR) e rivolta a tutti gli stakeholder. In generale, emerge un supporto diffuso per gli obiettivi dell’SFDR e per la necessità di garantire una maggiore coerenza tra le diverse iniziative normative che compongono il quadro sulla finanza sostenibile. Inoltre, la maggior parte dei rispondenti è d’accordo sull’introduzione di requisiti di disclosure per tutti i prodotti finanziari e di obblighi di disclosure specifici per prodotti che possono essere categorizzati come sostenibili. A questo proposito, si evidenzia un forte sostegno per l’introduzione di un sistema di classificazione dei prodotti a livello europeo basato su alcuni principi e criteri, come la necessità di garantire informazioni facilmente accessibili e comparabili per gli investitori e l’allineamento con gli standard internazionali, in particolare del Global Reporting Initiative (GRI) e dell’International Sustainability Standards Board (ISSB).
Proprio in quest’ambito, lo European Financial Reporting Advisory Group (EFRAG) ha pubblicato una guida sull’ allineamento raggiunto tra gli European Sustainability Reporting Standards (ESRS) e gli International Financial Reporting Standards (IFRS). Il documento vuole ridurre la complessità, la frammentazione e la duplicazione degli obblighi per le aziende, spiegando come conformarsi efficacemente a entrambi gli standard e applicarli congiuntamente. In particolare, l’EFRAG evidenzia che la definizione di analisi di materialità negli ESRS è stata allineata a quella contenuta negli IFRS S1 Requisiti generali per la divulgazione di informazioni finanziarie relative alla sostenibilità.
Un altro aggiornamento riguarda l’avvio da parte dell’Autorità Europea dei Servizi e dei Mercati Finanziari (ESMA) di una consultazione sull’integrazione dei fattori ESG nei rating di credito. Nello specifico, vengono proposte alcune modifiche all’allegato I del Regolamento sulle agenzie di rating del credito (CRAR) e all’atto delegato 447/2012 relativamente all’integrazione dei fattori ESG nelle metodologie di rating del credito. Con queste modifiche si punta a garantire che la rilevanza dei fattori ESG all’interno delle metodologie di rating del credito sia oggetto di una documentazione dedicata, in modo sistematico. Questo porterebbe ad una maggiore disponibilità di informazioni di qualità circa la rilevanza dei fattori ESG nei rating del credito e nelle prospettive di rating. Inoltre, renderebbe il processo di rating del credito più solido e trasparente. È possibile rispondere alla consultazione fino al 21 giugno 2024.
Sul fronte extafinanziario, il Parlamento ha approvato una serie di direttive e regolamenti particolarmente rilevanti in tema di sostenibilità, che potrebbero interessare anche gli operatori finanziari. In primis, è stato adottato in via definitiva il regolamento che vieta la vendita, l'importazione e l'esportazione di beni realizzati grazie al lavoro forzato. Con l’entrata in vigore di questo regolamento, se si ritiene che un prodotto sia stato realizzato utilizzando il lavoro forzato, non sarà più possibile venderlo sul mercato europeo (anche online) e le spedizioni saranno intercettate alle frontiere dell'UE. L’apertura delle indagini si baserà su informazioni fattuali e verificabili che possono essere ricevute, ad esempio, da organizzazioni internazionali.
In tema di economia circolare, il Parlamento europeo ha dato il via libera al regolamento che mira a rendere più sostenibili gli imballaggi e che fissa specifici obiettivi di riduzione del packaging (del 5% entro il 2030, del 10% entro il 2035 e del 15% entro il 2040). Inoltre, è stato approvato il regolamento sulla progettazione ecocompatibile delle maggior parte dei prodotti presenti sul mercato europeo che prevede l'integrazione di valutazioni ambientali all'interno del processo di sviluppo dei prodotti.
Infine, sul fronte della transizione climatica, si segnala l’approvazione del Net-zero Industry Act, un'iniziativa derivante dal Green Deal. L’obiettivo di questa iniziativa normativa è attirare gli investimenti per aumentare la produzione di tecnologie pulite nell'UE, al passo con le tendenze globali. In particolare, le istituzioni europee puntano a produrre il 40% del fabbisogno annuo di tecnologie a emissioni net-zero entro il 2030. Sono previste misure di supporto per le tecnologie che apporteranno un contributo significativo alla decarbonizzazione come le tecnologie rinnovabili, il nucleare, le tecnologie per la decarbonizzazione industriale e le biotecnologie.