V -FINANCE-TECNO-Il Regolamento EUDR e la tutela del patrimonio ecologico
Il Regolamento EUDR 2023/1115 introduce norme rigorose per impedire l'importazione di prodotti legati alla deforestazione nel mercato europeo. Imprese di tutti i settori devono garantire tracciabilità e conformità ambientale
V-Finance Gruppo Tecno, 30 Ott 2024 - 09:52
Il Regolamento EUDR 2023/1115 e la tutela del patrimonio ecologico
Negli ultimi anni, il tema della sostenibilità ambientale ha assunto un ruolo centrale per le imprese, non solo come questione etica ma anche come obbligo normativo. Il Regolamento (UE) 2023/1115, noto anche come EUDR, rappresenta un'importante svolta in questa direzione. Esso impone alle aziende nuove regole per la commercializzazione di materie prime legate alla deforestazione e al degrado forestale, mirando a ridurre l'impatto ambientale delle attività produttive.
Cos'è il Regolamento EUDR?
Pubblicato il 9 giugno 2023, l’EUDR sostituisce il precedente Regolamento Legno (995/2010), introducendo requisiti più stringenti. Il suo obiettivo principale è bloccare l'importazione e l'esportazione nel mercato europeo di prodotti associati alla deforestazione o al degrado delle foreste. Le materie prime interessate includono bovini, cacao, caffè, olio di palma, gomma, soia e legno, tutte frequentemente associate alla deforestazione.
Per garantire la conformità, il Regolamento richiede che i prodotti rispettino tre criteri fondamentali:
- Filiere a deforestazione zero: i prodotti devono provenire da filiere che non hanno causato la deforestazione.
- Conformità normativa: devono rispettare le leggi del paese di origine.
- Due diligence: le aziende devono presentare una dichiarazione di conformità attestante la tracciabilità e la gestione sostenibile delle materie prime.
Questi requisiti sono studiati per garantire trasparenza lungo l'intera catena di fornitura, consentendo alle imprese di dimostrare che i loro prodotti non contribuiscono alla distruzione delle foreste.
Chi è coinvolto?
Il Regolamento EUDR interessa una vasta gamma di settori, dall'industria alimentare (cacao, caffè, olio di palma) al settore sanitario, farmaceutico, della moda e della gomma. In particolare, coinvolge:
- Operatori: coloro che immettono sul mercato o esportano prodotti regolamentati, inclusi quelli trasformati.
- Commercianti: chi distribuisce tali prodotti all'interno dell'Unione Europea.
Entrambi i soggetti devono garantire la conformità lungo tutta la filiera.
Il processo di due diligence
Per rispettare il Regolamento EUDR, le aziende devono implementare un processo di due diligence, articolato in tre fasi:
- Raccolta delle informazioni: è necessario tracciare l'origine dei prodotti e delle materie prime.
- Valutazione del rischio: le aziende devono valutare se esiste un rischio di non conformità, specialmente legato alla deforestazione.
- Mitigazione del rischio: se vengono identificati rischi, devono essere adottate misure per ridurli.
Una volta completato il processo, le imprese devono presentare una dichiarazione di conformità alle autorità competenti attraverso un'interfaccia elettronica fornita dalla Commissione europea.
Il Regolamento EUDR: una svolta decisiva
L’EUDR segna un passo importante verso una gestione più responsabile delle risorse naturali. Oltre a proteggere gli ecosistemi forestali, spinge le imprese a considerare la sostenibilità come una strategia centrale per le loro attività quotidiane. L'adeguamento a questo regolamento non è solo un obbligo, ma un'opportunità per migliorare la propria credibilità e ridurre l'impatto ecologico.
Le aziende che si impegnano a rispettare l'EUDR non solo dimostrano conformità alle normative, ma partecipano attivamente alla tutela del pianeta, contribuendo alla conservazione delle foreste e alla riduzione della deforestazione globale.
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