
Europa, buyback da record hanno aiutato le azioni a contrastare volatilità macro

Le esecuzioni di buyback sono state le più forti mai registrate con 16 miliardi di euro a febbraio. Negli ultimi tre mesi, Energy, Financials, Industrials e Consumer Discretionary hanno effettuato la maggior parte dei riacquisti di azioni, registrando tutti un netto miglioramento rispetto all'anno scorso.
A febbraio, l'1,3% del volume STOXX 600 è stato generato da buyback, sostanzialmente in linea con la media di febbraio post-pandemia, secondo Barclays. I settori Tech, Energy, Communication Services e Materials hanno visto oltre l'1% del loro volume generato da buyback.
Il report mette in luce che, dal 10 marzo, le azioni UE sono state colpite dalle preoccupazioni sulla recessione e sulle discussioni di dazi degli Stati Uniti. Viene osservato che le aziende con riacquisti hanno sovraperformato il mercato più ampio, in particolare nei settori Energia, Beni di prima necessità e Finanza.
Tra gli indici del vecchio Continente, il norvegese OBX, il britannico FTSE 100 e l'olandese AEX sono stati i maggiori "buyback yield payers" negli ultimi 12 mesi. Ognuno ha spazio per più riacquisti di azioni, con solo il 10-30% dei loro programmi eseguiti, offrendo un maggiore potenziale di mitigazione del drawdown se il mercato europeo crolla.
A livello di mercato, il 75% dei programmi del 2025 deve ancora essere eseguito, lasciando spazio al supporto del riacquisto per i listini. Nei prossimi tre mesi, Just Eat Takeaway, Eni, Wolters Kluwer, Vistry Group, Asr Nederland e IAG sono le aziende con i maggiori rendimenti da riacquisto da eseguire.
(Teleborsa) 18-03-2025 15:29
Titoli citati nella notizia
Nome | Prezzo Ultimo Contratto | Var % | Ora | Min oggi | Max oggi | Apertura |
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Eni | 11,498 | -0,52 | 17.39.54 | 11,406 | 11,658 | 11,566 |