
Mostre, alla Nuvola di Roma l'arte racconta la forza delle donne

Accanto ad ogni fotografia, una didascalia racconterà la storia di chi ha vissuto la specifica tragedia personale e il riscatto.
Presente in conferenza Eugenia Roccella, Ministra per la Famiglia, la natalità e le pari opportunità, che ha dichiarato: "Le cicatrici, nel corpo e nell'anima, sono il segno di ciò che si è attraversato. La violenza della sopraffazione, la violenza della malattia. Per chi quelle cicatrici le porta addosso è anche il segno di quello che si è superato, che fa parte del proprio bagaglio di vita, ma non deve diventare un ostacolo insormontabile per un futuro di ripartenza, di rinascita. Come istituzioni siamo impegnati per questo, e fra i risultati di questa legislatura di cui credo si debba andare più fieri ci sono l'approvazione della legge sull'oblio oncologico e il grande lavoro fatto sulla violenza contro le donne. "Non sei sola", è il messaggio che ogni giorno rivolgiamo alle donne che vivono o hanno vissuto questi drammi. E la potenza evocativa di una mostra è un importante veicolo di sensibilizzazione e di sorellanza".
Tra i relatori intervenuti anche Svetlana Celli, presidente dell'Assemblea Capitolina, che ha affermato: "Con Women for Women lanciamo un potente messaggio di solidarietà e speranza. La mostra fotografica, attraverso storie di rinascita e coraggio, è un forte richiamo all'unità e alla responsabilità collettiva. Ringrazio per l'impegno Donatella Gimigliano che, partendo dalla sua esperienza personale, è impegnata concretamente da anni su temi quali il contrasto alla violenza di genere e la prevenzione del tumore al seno. Roma e l'amministrazione capitolina sono in prima linea in questo percorso. Fondamentale è creare una rete solida di istituzioni, associazioni e cittadini, perché solo insieme possiamo costruire una società più giusta e inclusiva. E dobbiamo farlo stando al fianco di chi lotta ogni giorno per i propri diritti e la propria dignità, come stiamo facendo a Roma con una capillare rete di centri antiviolenza e casa accoglienza".
Sono intervenuti alla presentazione, moderata da Paola Ferazzoli, inviata di Porta a Porta e Presidente delle Giornaliste Italiane, Antonello Aurigemma, Presidente del Consiglio Regionale del Lazio, Giorgio De Toma, Comitato Scientifico Nazionale LILT – Lega Italiana
per la Lotta contro i Tumori, e Cristina Deidda, Direttore Centrale Formazione e Accademia INPS, che ha portato i saluti del presidente INPS Gabriele Fava, impossibilitato a intervenire.
Il decennale del progetto è un traguardo che Donatella Gimigliano sottolinea: "Dieci anni fa ero una paziente oncologica, con una storia familiare segnata dal tumore al seno. Sapevo cosa significava portare sulla pelle e nell'anima segni indelebili. Ma quelle cicatrici non appartengono solo alla malattia: le ho viste anche nelle donne sopravvissute alla violenza, ferite diverse ma ugualmente profonde. Da quel dolore è nato Women for Women against Violence, un progetto che racconta storie di resilienza e rinascita, perché ogni cicatrice può trasformarsi in un simbolo di forza. Questa mostra è il racconto di un cammino difficile, una montagna scalata a mani nude, tra fatica e determinazione. Ma è anche la celebrazione di ogni battaglia vinta, di ogni donna aiutata. Perché dietro ogni ferita c'è una storia che merita di essere raccontata. E soprattutto, di essere ascoltata"
La mostra, che gode del patrocinio di Senato della Repubblica, Regione Lazio, Assessorato alla Cultura del Comune di Roma, INPS e LILT, è stata realizzata dalla fotografa Tiziana Luxardo, la cui carriera è stata caratterizzata da un forte impegno sociale e da una costante ricerca artistica. Il suo approccio, che ha saputo distinguersi in un panorama fotografico maschile grazie alla capacità di coniugare tecnica e sensibilità, è stato negli anni molto apprezzato dalla critica soprattutto per l'eleganza e la profondità delle sue immagini, capaci di coniugare estetica e sociale in una maniera forte ed originale.
"La mostra – racconta lei stessa – narra, attraverso gli abbracci dei protagonisti, la condivisione, la forza, la vicinanza, il prendersi cura dell'altro. Il filo conduttore, non a caso, è la foto delle sorelle Pitzalis, unite in un abbraccio da due drammi diversi, ma entrambe ferite sia nel corpo che nell'anima: un'immagine che ho voluto impreziosire con dell'oro, ispirandomi all'arte giapponese del Kintsugi, che ripara gli oggetti di valore, come la ceramica e la porcellana, incollandoli proprio con dell'oro per esaltarne l'imperfezione. Un'arte giapponese che è diventata una filosofia di vita e che ci insegna che tutti noi possiamo diventare Maestri Artigiani delle nostre vite e reinventare le cicatrici dell'anima e del corpo dandogli un valore aggiunto, diventando un punto di fora e non di debolezza. Sono andata a trovare la bellezza dove nessuno la va a cercare"
Inoltre, attraverso un QR code, i visitatori potranno ascoltare direttamente dalla voce delle protagoniste il racconto della loro esperienza, immergendosi nelle emozioni, nelle difficoltà e nella forza della loro rinascita. Per una fruizione più intima e coinvolgente, si consiglia di portare con sé un paio di cuffiette, così da vivere ogni testimonianza in modo personale e diretto. Un';iniziativa pensata per avvicinare il pubblico a queste storie, trasformando la visita in un momento di consapevolezza e condivisione profonda.
L'evento - che sarà arricchito da incontri e dibattiti a tema come la violenza digitale, l'impatto economico della malattia e il ruolo delle associazioni nel sostegno alle donne - si inserisce nel percorso di sensibilizzazione che l'Associazione Consorzio Umanitas porta avanti da dieci anni con il "Women for Women against Violence – Camomilla Award", divenuto anche un programma televisivo in onda sulla Rai.
(Teleborsa) 28-03-2025 14:31