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Lactalis: "L'export dei formaggi italiani è una storia di successo"

News Image (Teleborsa) - Il settore caseario italiano continua a conquistare il mondo, e Lactalis Italia - prima realtà del settore agroalimentare per presenza e capillarità sul territorio italiano con i brand Galbani, Parmalat, Vallelata, Zymil, Ambrosi e Castelli - ne è il principale ambasciatore. Con una quota del 16% dell'export caseario nazionale e oltre 106.000 tonnellate di formaggi distribuiti in 112 Paesi per un fatturato di oltre 700 milioni di euro, il Gruppo rafforza il proprio ruolo di leader nella valorizzazione del Made in Italy. Investimenti mirati, innovazione e un'offerta sempre più diversificata sono le chiavi di una crescita che non si arresta, nonostante le sfide globali.

Grazie alle sue divisioni Ambrosi e Castelli, Lactalis produce le DOP più vendute come Parmigiano Reggiano, Grana Padano, Gorgonzola e Mozzarella di Bufala, in ben 12 siti produttivi interamente dedicati, dove si promuovono e tutelano la tradizione e l'eccellenza casearia italiana grazie all'esperienza e competenza dei mastri casari. A livello di comparto, il 2024 ha segnato un record storico per l'export caseario italiano, con oltre 658.000 tonnellate esportate (+10,7% vs 2023) e un valore che supera i 5,4 miliardi di euro. L'apprezzamento per i prodotti caseari italiani è cresciuto costantemente, grazie a standard qualitativi elevati, produzioni DOP e un forte legame con la tradizione. Lactalis Italia gioca un ruolo chiave in questa crescita, esportando oltre il 40% della propria produzione e consolidando la propria presenza nei mercati chiave come Francia, Svizzera, Germania e Stati Uniti, e ampliando la propria rete in Asia e America Latina.

Come gli anni passati, anche il 2025 si conferma un anno ricco di investimenti. È infatti previsto un piano che ammonta a oltre 68 milioni di euro, a dimostrazione della volontà dell'azienda di continuare a crescere e innovare, in Italia e sull'export. Particolare attenzione è dedicata allo sviluppo di nuovi prodotti pensati per i consumatori non solo italiani, ma anche internazionali, come il un particolare formato di Parmigiano Reggiano a brand Galbani studiato per il mercato statunitense o soluzioni innovative come la crema Tiramisù in pouch e la Mozzarella con infusione all'origano per la Francia e l'Europa. L'obiettivo è coniugare tradizione e modernità, portando l'eccellenza casearia italiana sulle tavole di tutto il mondo.

"L'export dei formaggi italiani è una storia di successo, frutto di qualità, tradizione e un'incessante capacità di innovare. Il Made in Italy è un patrimonio che il mondo ci invidia, e che dobbiamo tutelare con investimenti mirati e strategie lungimiranti. Per Lactalis Italia, essere leader nell'export significa non solo promuovere i nostri prodotti, ma anche fare sistema e sostenere l'intera filiera produttiva italiana in un contesto globale sempre più competitivo", dichiara Mauro Frantellizzi, Direttore Export di Lactalis Italia.

Il mercato USA: tra opportunità e rischi legati ai dazi
Gli Stati Uniti rappresentano uno dei mercati più strategici per Lactalis Italia, che vi esporta il 6% del totale dei propri formaggi, con una quota che sale al 10% per Parmigiano Reggiano. Tuttavia, gli effetti dei dazi doganali minaccia pesantemente la competitività del Made in Italy.

"La situazione è chiara: da oggi i formaggi duri saranno soggetti a un dazio complessivo del 35%, sommando il 15% già esistente a un ulteriore 20%, mentre la mozzarella affronterà un dazio totale del 30%. Un incremento significativo, che rischia di frenare una crescita finora molto positiva. Basti pensare che il Grana Padano e il Parmigiano Reggiano hanno chiuso il 2024 negli Stati Uniti con quasi 20 mila tonnellate esportate, segnando un aumento del 10,3% rispetto all'anno precedente.

Con questi nuovi dazi, prevediamo un rallentamento, soprattutto per i formaggi duri, e questo ci preoccupa molto. – dichiara Mauro Frantellizzi – L'introduzione di questi dazi porterà a un aumento del prezzo al consumatore, con possibili ripercussioni sulle vendite e dunque, in questo scenario, diventa ancora più fondamentale fare sistema tra produttori, istituzioni e aziende per difendere il Made in Italy e rivolgersi a mercati emergenti".

Nuova Castelli e Ambrosi: investimenti per il futuro del Made in Italy
A conferma della volontà di Lactalis Italia di continuare a investire sul territorio italiano e rafforzare la filiera produttiva, un focus centrale della strategia aziendale riguarda la crescita di Ambrosi e Castelli. Queste due eccellenze del settore caseario, entrate a far parte del gruppo negli ultimi anni, sono oggi protagoniste di un importante percorso di sviluppo internazionale.

"Nel 2025 investiremo 15 milioni di euro negli stabilimenti di Ambrosi e Castelli per continuare a valorizzare la tradizione casearia in strutture sempre più moderne e all'avanguardia - dichiara Michele Fochi, General Manager di Ambrosi e Nuova Castelli. - Il nostro impegno è garantire che i formaggi italiani preservino la loro qualità e autenticità. Per questo, continuiamo a investire nella filiera, nell'innovazione e nelle strategie di sviluppo, e anche e soprattutto sulle persone e sui casari, perché la manualità, esperienza e competenza si possano tramandare nel tempo. Solo così possiamo tutelare il prestigio del Made in Italy e affrontare con successo le sfide del mercato".




(Teleborsa) 07-04-2025 16:48