
Lactalis: "L'export dei formaggi italiani è una storia di successo"

Grazie alle sue divisioni Ambrosi e Castelli, Lactalis produce le DOP più vendute come Parmigiano Reggiano, Grana Padano, Gorgonzola e Mozzarella di Bufala, in ben 12 siti produttivi interamente dedicati, dove si promuovono e tutelano la tradizione e l'eccellenza casearia italiana grazie all'esperienza e competenza dei mastri casari. A livello di comparto, il 2024 ha segnato un record storico per l'export caseario italiano, con oltre 658.000 tonnellate esportate (+10,7% vs 2023) e un valore che supera i 5,4 miliardi di euro. L'apprezzamento per i prodotti caseari italiani è cresciuto costantemente, grazie a standard qualitativi elevati, produzioni DOP e un forte legame con la tradizione. Lactalis Italia gioca un ruolo chiave in questa crescita, esportando oltre il 40% della propria produzione e consolidando la propria presenza nei mercati chiave come Francia, Svizzera, Germania e Stati Uniti, e ampliando la propria rete in Asia e America Latina.
Come gli anni passati, anche il 2025 si conferma un anno ricco di investimenti. È infatti previsto un piano che ammonta a oltre 68 milioni di euro, a dimostrazione della volontà dell'azienda di continuare a crescere e innovare, in Italia e sull'export. Particolare attenzione è dedicata allo sviluppo di nuovi prodotti pensati per i consumatori non solo italiani, ma anche internazionali, come il un particolare formato di Parmigiano Reggiano a brand Galbani studiato per il mercato statunitense o soluzioni innovative come la crema Tiramisù in pouch e la Mozzarella con infusione all'origano per la Francia e l'Europa. L'obiettivo è coniugare tradizione e modernità, portando l'eccellenza casearia italiana sulle tavole di tutto il mondo.
"L'export dei formaggi italiani è una storia di successo, frutto di qualità, tradizione e un'incessante capacità di innovare. Il Made in Italy è un patrimonio che il mondo ci invidia, e che dobbiamo tutelare con investimenti mirati e strategie lungimiranti. Per Lactalis Italia, essere leader nell'export significa non solo promuovere i nostri prodotti, ma anche fare sistema e sostenere l'intera filiera produttiva italiana in un contesto globale sempre più competitivo", dichiara Mauro Frantellizzi, Direttore Export di Lactalis Italia.
Il mercato USA: tra opportunità e rischi legati ai dazi
Gli Stati Uniti rappresentano uno dei mercati più strategici per Lactalis Italia, che vi esporta il 6% del totale dei propri formaggi, con una quota che sale al 10% per Parmigiano Reggiano. Tuttavia, gli effetti dei dazi doganali minaccia pesantemente la competitività del Made in Italy.
"La situazione è chiara: da oggi i formaggi duri saranno soggetti a un dazio complessivo del 35%, sommando il 15% già esistente a un ulteriore 20%, mentre la mozzarella affronterà un dazio totale del 30%. Un incremento significativo, che rischia di frenare una crescita finora molto positiva. Basti pensare che il Grana Padano e il Parmigiano Reggiano hanno chiuso il 2024 negli Stati Uniti con quasi 20 mila tonnellate esportate, segnando un aumento del 10,3% rispetto all'anno precedente.
Con questi nuovi dazi, prevediamo un rallentamento, soprattutto per i formaggi duri, e questo ci preoccupa molto. – dichiara Mauro Frantellizzi – L'introduzione di questi dazi porterà a un aumento del prezzo al consumatore, con possibili ripercussioni sulle vendite e dunque, in questo scenario, diventa ancora più fondamentale fare sistema tra produttori, istituzioni e aziende per difendere il Made in Italy e rivolgersi a mercati emergenti".
Nuova Castelli e Ambrosi: investimenti per il futuro del Made in Italy
A conferma della volontà di Lactalis Italia di continuare a investire sul territorio italiano e rafforzare la filiera produttiva, un focus centrale della strategia aziendale riguarda la crescita di Ambrosi e Castelli. Queste due eccellenze del settore caseario, entrate a far parte del gruppo negli ultimi anni, sono oggi protagoniste di un importante percorso di sviluppo internazionale.
"Nel 2025 investiremo 15 milioni di euro negli stabilimenti di Ambrosi e Castelli per continuare a valorizzare la tradizione casearia in strutture sempre più moderne e all'avanguardia - dichiara Michele Fochi, General Manager di Ambrosi e Nuova Castelli. - Il nostro impegno è garantire che i formaggi italiani preservino la loro qualità e autenticità. Per questo, continuiamo a investire nella filiera, nell'innovazione e nelle strategie di sviluppo, e anche e soprattutto sulle persone e sui casari, perché la manualità, esperienza e competenza si possano tramandare nel tempo. Solo così possiamo tutelare il prestigio del Made in Italy e affrontare con successo le sfide del mercato".
(Teleborsa) 07-04-2025 16:48