
Golden Power, notifiche in aumento nel 2024. Due i casi di veto/opposizione

L'incremento trova riscontro anche nel parallelo aumento del numero di pre-notifiche, pari a 175, con una crescita del 17% rispetto all'anno precedente (ammontavano a 150 nel 2023 e a 43 nel 2022).
La distribuzione delle notifiche tra i macro-settori individuati dal D.L. n. 21/2012 – Difesa e Sicurezza nazionale (art. 1), Settore 5G (art. 1-bis), Energia, Trasporti e Comunicazioni (art. 2) e i settori di cui all'art. 2, comma 1-ter - conferma, in linea con l'anno precedente, la netta preponderanza delle operazioni che coinvolgono gli ambiti settoriali introdotti nel 2020 con il D.L. n. 23 (c.d. Decreto Liquidità), mutuati dal Regolamento (UE) 2019/452. Tuttavia, l'incidenza delle notifiche inviate ai sensi dell'art. 2, comma 1-ter è diminuita (passando dal 70% del 2023 al 60,5% del 2024), dato compensato dal sensibile aumento della rilevanza delle operazioni notificate ai sensi dell'art. 2 (variate dal 18% nel 2023 al 24,5% nel 2024) e dal leggero aumento delle operazioni ai sensi dell'art. 1 (progredite dal 9,5% nel 2023 al 12,1% del 2024).
Nel corso del 2024, il citato Gruppo di coordinamento ha portato a conclusione 647 procedimenti, comprensivi dei 54 avviati nel 2023, con una giacenza di 67 procedimenti a fine anno, che saranno definiti nel corso del 2025.
Per quanto riguarda gli esiti dei procedimenti, si è fatto ricorso per due volte all'esercizio dei poteri speciali nella massima forma, in un caso, dell'opposizione alla realizzazione di una specifica operazione di acquisizione di una società target italiana e, nell'altro, del veto alle delibere societarie assunte dai notificanti.
Ulteriori 23 operazioni sono state sottoposte a specifiche misure di mitigazione dei rischi e tutela degli interessi pubblici coinvolti. Al riguardo, i provvedimenti di esercizio dei poteri speciali nella forma dell'imposizione di prescrizioni e condizioni hanno interessato, segnatamente, 6 operazioni riferite all'art. 1 (difesa e sicurezza nazionale), 6 piani annuali riferiti all'art. 1-bis (5G), 4 operazioni riferite all'art. 2 (energia, trasporti e comunicazioni) e 7 casi riferiti all'art. 2, comma 1-ter (settori introdotti dal Regolamento (UE) 2019/452).
Per 303 casi, verificata la strategicità degli asset o delle attività oggetto delle operazioni notificate e preso atto dell'assenza di minacce di grave pregiudizio per gli interessi nazionali o di pericolo per la sicurezza o l'ordine pubblico, il Gruppo di coordinamento ha deliberato il non esercizio dei poteri speciali. Inoltre, il Governo ha emanato dieci DPCM di approvazione dei piani annuali in ambito 5G, presentati dagli operatori telefonici, senza prescrizioni né condizioni.
Per altro verso, 304 istruttorie hanno avuto un esito di non applicabilità della normativa, in quanto le operazioni non soddisfacevano i requisiti previsti dal quadro normativo (ad esempio, assenza della valenza strategica degli attivi detenuti dalle società target ovvero mancato raggiungimento delle previste soglie dimensionali).
(Teleborsa) 04-03-2025 13:44