
CNA Agroalimentare: i dazi mettono a rischio il fatturato del comparto artigiano

Tra i prodotti maggiormente colpiti dalle nuove tariffe figurano:
Pasta e conserve di pomodoro: la pasta italiana ha una solida base di consumatori negli USA, ma il rincaro dei prezzi potrebbe spingerli a scegliere alternative meno costose.
Vino: l'export di vini italiani negli USA è tra i più redditizi, con marchi di prestigio che potrebbero subiranno un drammatico calo delle vendite a causa della concorrenza di produttori locali o di paesi con dazi inferiori.
Formaggi DOP e salumi: prodotti simbolo dell'eccellenza italiana come il Parmigiano Reggiano, il Pecorino e il Prosciutto di Parma rischiano un forte rallentamento delle esportazioni.
Olio extravergine d'oliva: il mercato statunitense assorbe una fetta consistente della produzione domestica, ma l'aumento dei costi rischia di favorire produttori di altri paesi extra UE e prodotti alternativi come gli oli di semi che nulla hanno a che vedere con la qualità dell'extravergine italiano.
"Di fronte a questa sfida – afferma la presidente di CNA Agroalimentare Francesca Pedrini - è fondamentale diversificare i mercati di sbocco, rafforzando la presenza nei paesi europei e potenziando la domanda interna. Dopo la crisi finanziaria del 2008-2012, le difficoltà generate dalla pandemia, il conflitto russo-ucraino e il perdurare di condizioni critiche per il comparto agroalimentare con l'agricoltura ai minimi storici, chiediamo a gran voce politiche di sostegno mirate e urgenti sia a livello di Unione Europea che di governo nazionale per mitigare gli effetti dei dazi americani. Inoltre, l'educazione dei consumatori a riconoscere il valore dei prodotti artigianali italiani resta una leva importante per mantenere alta la domanda, anche a fronte di costi più elevati".
(Teleborsa) 17-03-2025 18:51