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Carburanti alle stelle. Pesano sanzioni Usa su greggio russo ed euro debole. Consumatori: intervenga Mr Prezzi

News Image (Teleborsa) - Prezzi dei carburanti alle stelle per gli italiani. Gli ultimi dati dell'Osservatorio Prezzi del ministero delle Imprese e del Made in Italy certificano un prezzo medio della benzina praticato in modalità self sopra gli 1,80 euro/litro, e sopra gli 1,90 euro/litro per il servito. Mentre per il gasolio si raggiungono, rispettivamente, quota 1,706 euro al litro e 1,846 euro/litro.

UNC: DA INIZIO ANNO BENZINA E GASOLIO +1 EURO E 82 CENT A PIENO - La fiammata dei prezzi dei carburanti ha sollevato immediatamente le ire delle associazioni dei consumatori a partire dall'Unione Nazionale Consumatori che ha parlato di una "speculazione sulle vacanze invernali degli italiani. In appena una settimana la benzina e il gasolio salgono di oltre l'1%, con un pieno da 50 litri che costa, per entrambi, 1 euro e 3 cent in più – ha affermato Massimiliano Dona, presidente dell'Unione Nazionale Consumatori -. Dall'inizio dell'anno, un litro di benzina self è aumentato di quasi 4 cent, +2,1%, pari a 1 euro e 82 cent per un pieno di 50 litri. Anche per il gasolio il rincaro è di quasi 4 cent al litro, +2,2%, pari sempre a 1 euro e 82 cent a rifornimento. Insomma, ancora una volta si arrotondano gli incassi approfittando dei viaggi degli italiani".

CODACONS: CONFERMATO NOSTRO ALLARME SU RIALZI. RISPETTO A FINE DICEMBRE PIENO COSTA OLTRE 2 EURO IN PIU'. MINISTERO COSA PENSA DI FARE? - Stesso discorso per il Codacons secondo cui sulle autostrade in molti impianti la verde in modalità self ha già superato la soglia dei 2 euro al litro. "Rispetto a fine dicembre, un pieno costa così in media oltre 2 euro in più agli automobilisti italiani, un trend in costante crescita quello dei carburanti che rischia di avere effetti diretti anche sui prezzi al dettaglio dei beni trasportati, considerato che in Italia l'88% della merce viaggia su gomma – ha sottolineato l'associazione -. Ci aspettiamo un intervento del Mimit e del Governo perché una eventuale impennata dei carburanti alla pompa avrebbe effetti disastrosi per l'economia italiana, generando una nuova spirale inflattiva e un aumento rilevante dei costi a carico di famiglie e imprese".

ASSOUTENTI: SU AUMENTO PREZZI ALLA POMPA PRONTI A CHIEDERE INTERVENTO DI MISTER PREZZI MA SI RAGIONI ANCHE SU TASSE - Sui rincari dei prezzi dei carburanti alla pompa Assoutenti è invece pronta a chiedere l'intervento di Mister Prezzi "affinché si avvii una approfondita indagine sulla formazione dei listini di benzina e gasolio in Italia".

"Al netto dell'andamento del petrolio che, come noto, incide in modo immediato sui listini praticati alla pompa, riteniamo si debba fare luce sull'intera filiera dei carburanti per capire se vi siano anomalie o speculazioni a danno degli automobilisti – ha affermato il presidente Gabriele Melluso – Occorre inoltre ragionare sul peso della tassazione che vige in Italia sui carburanti, considerato che oggi per ogni litro di benzina acquistato dai cittadini il 58,7% è assorbito da Iva e accise, percentuale pari al 54,5% per il gasolio. Questo significa che ai prezzi medi attuali per ogni litro di benzina 1,051 euro se ne vanno in tasse, 0,922 euro per ogni litro di diesel. E proprio in fatto di carburanti l'Italia risulta ai vertici europei del caro-tasse: il nostro Paese è al quarto posto in Ue per la tassazione sulla benzina, preceduto solo da Olanda, Danimarca, Germania e Grecia, e addirittura al terzo posto per il gasolio".

UNEM: RIALZI PER SANZIONI USA SU GREGGIO RUSSO ED EURO DEBOLE - A spiegare il rialzo dei carburanti ci ha pensato l'associazione di settore Unem secondo cui le quotazioni del petrolio in questo avvio di 2025 "hanno proseguito nel trend di crescita iniziato già dalla fine dello scorso anno e che attualmente si è amplificato riportando le quotazioni del Brent sopra gli 81 dollari/barile, un livello che non si vedeva dalla fine dell'agosto scorso".

Secondo Unem la ripresa è dovuta in larga parte "ai timori dei mercati per gli effetti dell`ultimissimo pacchetto di sanzioni del governo americano nei confronti della Russia, a detta di molti il più duro finora mai introdotto, che colpisce società come GazpromNeft e Surgutneftegaz, oltre una lista di 183 petroliere quasi tutte parte di quella flotta ‘ombra' che la Russia ha finora utilizzato per aggirare le sanzioni vigenti garantendosi introiti altissimi".

Per Unem "i riflessi si sono scaricati anche sulle quotazioni internazionali dei prodotti raffinati (benzina e gasolio) che dall'inizio dell'anno si sono apprezzati di circa 6 centesimi euro/litro, di cui circa 2 dovuti all`effetto cambio visto il progressivo indebolimento dell`euro nei confronti del dollaro. Un effetto ancora più evidente se il confronto si fa con il gennaio del 2024 quando le quotazioni in dollari/tonnellata sia di benzina che gasolio erano molto più alte di quelle attuali ma inferiori in euro/litro di 3-4 centesimi grazie ad un cambio decisamente più favorevole (1,09 rispetto all`1,02 attuale)".

Complessivamente, spiega Unem "si stima che le sanzioni vadano a colpire un volume di petrolio russo pari a circa 1,5 milioni di barili/giorno trasportato appunto da queste navi ‘fantasma' principalmente verso Cina ed India che ora si trovano ad affrontare costi e rischi molto maggiori oppure a reindirizzare i propri acquisti verso altre aree (medio-orientali ed africane in particolare) con costi di trasporto più alti per la maggiore distanza".

"Inoltre, i dati di una riduzione dell'output petrolifero a dicembre, sia dei Paesi Opec sia della Russia, contribuiscono a fornire ulteriori elementi di supporto per la crescita delle quotazioni del barile".

PD: DOMANI URSO DOVRÀ RISPONDERE IN AULA SU CARO PREZZI - Intanto domani il ministro Adolfo Urso dovrà rispondere in Parlamento a una interrogazione presentata dal Pd sul caro energia e carburanti. "Visto che la presidente Meloni è scappata dalla domanda in conferenza stampa, chiediamo al ministro Urso di rendere noto cosa stia facendo il governo per fermare il rialzo dei costi dell'energia per le famiglie e le imprese italiane", ha affermato il capogruppo Pd nella commissione Attività produttive della Camera, Vinicio Peluffo, primo firmatario del Question time di domani sottoscritto anche dai deputati Pd De Micheli, Di Sanzo, Gnassi, Pandolfo, Ferrari, Ghio, Casu, Fornaro.

(Teleborsa) 14-01-2025 18:26