
Automotive, tavolo al MIMIT: punto della situazione e commenti

Mitigazione delle sanzioni e revisione delle regolamentazioni per veicoli leggeri e pesanti in ottica di neutralità tecnologica saranno i temi prioritari del lavoro dei prossimi mesi - aggiunge - in riferimento agli stanziamenti dei fondi nazionali, accogliamo con favore la previsione di una misura di credito d'imposta diretto per le attività di ricerca e sviluppo. Ci impegneremo per far sì che diventi un volano di innovazione per le nostre imprese. Anfia seguiterà a lavorare quotidianamente con le istituzioni nazionali ed europee per difendere e accrescere la competitività del settore automotive italiano".
"Le risorse annunciate dal Governo per l'automotive nel nostro Paese sono del tutto insufficienti, anche a fronte del taglio dell'80% al fondo con la legge di stabilità. Gli investimenti quindi saranno destinati esclusivamente alla filiera della componentistica, circa 2,5 miliardi di euro nel triennio 2025-2027", dice il segretario nazionale della Fiom, Samuele Lodi, al termine del tavolo automotive al Mimit. La crisi del settore automotive, aggiunge, "è stata scaricata completamente sui salari dei lavoratori su cui pesano gli effetti dell'utilizzo massiccio degli ammortizzatori sociali. Riteniamo necessario anche un pacchetto straordinario di risorse per investimenti su produzione, progettazione, ricerca e sviluppo per salvaguardare l'occupazione, la riduzione dell'orario, la formazione. Abbiamo bisogno anche di ammortizzatori sociali per la transizione.La prossima settimana il presidente di Stellantis, John Elkann, andrà in Parlamento. Non è più rinviabile un tavolo a Palazzo Chigi con le organizzazioni sindacali e l'azienda per rilanciare il futuro dell'auto in Italia".
"Speriamo che la modifica dell'Unione europea al famigerato sistema delle multe rappresenti solo l'inizio di un cambiamento più profondo di approccio. Abbiamo bisogno di politiche europee meno ideologiche e più aderenti alla realtà, meno roboanti nella retorica, ma capaci di arrecare benefici effettivi all'ambiente, all'industria e ai lavoratori: restituiamo libertà di scelta ai consumatori e salviamo quello che è il primo settore industriale europeo da politiche autolesioniste; in caso contrario avremo effetti pesantissimi sulla industria non solo dell'auto ma anche dei veicoli commerciali. In definitiva, oltre alla neutralità tecnologica, è necessaria la neutralità ideologica". Lo dice Gianluca Ficco, segretario nazionale della Uilm, al termine del tavolo automotive al Mimit.
"Il piano Ue per l'auto allo stato non basta: servono risorse europee adeguate a incentivare la produzione made in Europe e un rilancio strutturale del settore con relative misure urgenti per accompagnare i lavoratori nella transizione. Senza dimenticare la necessità di fare ulteriore chiarezza sul futuro di Stellantis in Italia". Così Antonio Spera, segretario nazionale dell'Ugl metalmeccanici, al termine del tavolo automotive al Mimit. "La battaglia è ancora lunga - afferma - ma Governo, imprese e sindacato sono intenzionati a fare quadrato"-
(Teleborsa) 14-03-2025 20:23