Borsa di Palermo: le sedi e gli avvenimenti storici
L'istituzione
La Borsa di commercio di Palermo ebbe la prima istituzione il 26 aprile 1842 e venne inaugurata il 29 maggio 1845, anche se è provata la nomina di agenti di cambio fin dal 1840. In seguito all’unificazione italiana furono emanati il nuovo regolamento della Camera di commercio nel 1863 e quello per la Borsa nel 1866.
Pur senza aver mai cessato formalmente l’operatività, sembra che nel periodo tra le due guerre mondiali la Borsa palermitana sia esistita poco più che formalmente, fino alla nuova inaugurazione del 1950 presieduta dal ministro Giuseppe Pella. Tale periodo di inattività è confermato sia dal fatto che le nomine governative dei componenti la Deputazione di borsa arrivarono nel 1950, più di vent’anni dopo le altre borse, sia dalla completa assenza di dati sulla piazza palermitana nelle pubblicazioni specializzate fino al 1953.
La chiusura definitiva della Borsa di Palermo avvenne in concomitanza con l’entrata in vigore della riforma delle borse anche se le contrattazioni “alle grida” erano cessate ben prima in questa piazza, dove ormai operava un solo agente di cambio.
Il mercato
Nel corso del XIX secolo la Borsa di commercio di Palermo, seconda per importanza a Napoli nel Regno delle Due Sicilie, dovette convivere con altre borse attive sull'isola, tra cui Catania, Agrigento e soprattutto Messina, che ebbero per tutto l’Ottocento un’importanza non trascurabile.
Il numero di intermediari autorizzati presso la borsa palermitana subì notevoli oscillazioni nell’arco di un secolo e mezzo: ne sono stati rilevati due nel 1844, venti del 1876, cinque nel 1914, uno nel 1926 e dodici nel 1932. Dal Secondo dopoguerra il numero di agenti di cambio si stabilizzò sulle due unità per scendere ad una negli anni immediatamente precedenti la chiusura. Un’indagine conoscitiva condotta dal Senato nel 1976 accertò che la quota della Borsa di Palermo sull’insieme degli scambi di titoli azionari in Italia corrispondeva allo 0,14 %.
L’importanza della piazza palermitana nel sistema borsistico italiano del Dopoguerra andò diminuendo con gli anni e l’operatività si rivolse sempre più all’arbitraggio con altre piazze.
Le sedi
Dalla sua inaugurazione nel 1845 fino al 1950, la Borsa di Palermo ebbe sede nel Palazzo delle Finanze, edificio di proprietà demaniale che ospitava gli uffici dell’amministrazione fiscale dello Stato e dalla seconda metà dell’Ottocento la Camera di commercio di Palermo.
Tra il 1950 e il 1958 furono affittati ad uso della Borsa valori alcuni locali al primo piano di uno stabile privato in via Bari e fino al 1963 la sede fu trasferita presso la Banca d’Italia nel palazzo di via Cavour. Nel 1963, ultimati i lavori per la sede della Camera di commercio, la Borsa valori si insediò al piano ammezzato del nuovo palazzo nella zona del porto, dove operò fino alla chiusura.
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