Borsa di Genova: le sedi e gli avvenimenti storici

L'istituzione

A Genova il mercato di titoli di credito ha origini che risalgono a molti secoli prima del periodo della dominazione napoleonica. I banchieri e i cambiatori si riunivano fin dal XIV secolo presso la Loggia di piazza dei Banchi, luogo che ospitò le contrattazioni fino alla fine del XVIII secolo.
L’istituzione di una Borsa di commercio voluta dalle autorità francesi fu a lungo avversata dal ceto mercantile genovese che riteneva più che sufficiente il mercato esistente in un periodo poco florido per l’economia cittadina.
Un primo regolamento della Borsa di Genova fu emanato nel 1839 ma l’istituzione ufficiale fu sancita con il regio decreto 18 agosto 1855 n.1020.
La Borsa valori di Genova, che venne separata dalla Borsa merci nel 1912, seguì nel XX secolo la trasformazione istituzionale delle altre borse italiane, dalla legge del 1913 alle riforme degli anni '90, fino a chiudere i battenti il 28 febbraio 1994, giorno dell’ultima chiamata alle grida del listino.

Il mercato

La piazza dei cambi genovese fu uno dei centri di sviluppo del sistema finanziario europeo nell’epoca moderna. La sua parabola tuttavia era già in fase discendente quando, sotto la spinta delle amministrazioni napoleoniche si affermarono in Italia le moderne Borse di commercio.
Con l’integrazione nel sistema nazionale italiano, Genova si pose indiscutibilmente come la principale piazza commerciale della penisola, sede di primari istituti di credito e di moderne imprese commerciali. Presso la Borsa di Genova, dove si trattavano titoli azionari già prima del 1855, il listino fu storicamente caratterizzato dalla quotazione di titoli del comparto marittimo, alimentare e minerario.
Il primato della borsa genovese nel sistema italiano iniziò ad essere messo in discussione sul finire del XIX secolo dalla crescita della piazza di Milano, che si impose definitivamente dopo la crisi del 1907 come principale polo finanziario nazionale.

 

Le sedi

genova1Il luogo storico delle riunioni dei mercanti genovesi fu la Loggia dei Banchi, situata nell’omonima piazza. La Loggia venne abbandonata alla fine del XVIII secolo e tornò ad ospitare le riunioni della borsa nel 1840, quando al termine del restauro il Comune la offrì alla Camera di commercio nel corso di una solenne cerimonia. Intanto nel 1837 era stata adibita alle riunioni una sala del Palazzo delle Compere di S. Giorgio che ospitò le contrattazioni per alcuni anni.
Nel 1855, quando venne formalmente istituita la Borsa di commercio, la Loggia fu considerata troppo angusta e la Camera di commercio affittò un locale nel Palazzo Senarega, prospiciente la Loggia. La nuova sede tuttavia non incontrò il favore dei mediatori, che le preferirono altri luoghi d’incontro e continuarono a frequentare la Loggia dei Banchi, dove la Borsa venne riportata nel 1859 in seguito ad un ulteriore restauro. Nel corso degli anni ’80 del XIX secolo i mediatori in merci iniziarono a riunirsi altrove, mentre continuarono a tenersi presso la Loggia le contrattazioni sui titoli. Al principio del XX secolo, seguendo le trasformazioni urbanistiche della città, venne costruito il Palazzo della Borsa in Piazza De Ferrari, nuovo centro affaristico di Genova. La nuova Borsa valori venne inaugurata il 20 luglio 1912 e, dopo tre giorni di festeggiamenti solenni, iniziò le negoziazioni il 22 luglio 1912.

 

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