Clima: pubblicate nuove line guida su rischi e opportunità

Il 29 giugno 2017 la Task Force on Climate-related Financial Disclosure (TCFD) ha pubblicato una serie di raccomandazioni per guidare le società nella divulgazione di informazioni più trasparenti e complete sui rischi e sulle opportunità che il cambiamento climatico può comportare per le performance aziendali.

La TCFD è stata costituita nel dicembre del 2015 dal Financial Stability Board (FSB) – l’organo internazionale deputato al monitoraggio e alla promozione della stabilità dei mercati finanziari – presieduto dal governatore della banca centrale britannica, Mark Carney. Guidata dall’ex sindaco di New York Michael Bloomberg, la Task Force è costituita da 32 membri esponenti di istituzioni finanziarie, assicurazioni, grandi aziende, società di consulenza e agenzie di rating di tutto il mondo. Le raccomandazioni sono concepite per fornire agli attori finanziari un quadro informativo completo ed efficace per effettuare scelte d’investimento adeguate e, più in generale, per misurare l’esposizione dei mercati finanziari ai rischi legati al climate change. “I mercati finanziari hanno tutto il potenziale per migliorare le nostre capacità di fronteggiare il cambiamento climatico, ma solo se rendiamo più trasparenti le opportunità e i rischi legati al clima”, ha spiegato Carney in un editoriale pubblicato dal Financial Times.

I risultati dei lavori derivano sia dall’analisi condotta dal panel di esperti, sia dal prodotto della consultazione pubblica avviata nel dicembre del 2016 sulla base di una prima bozza delle raccomandazioni, che ha ricevuto oltre 300 risposte da più di 30 Paesi. Il report finale contiene quattro linee guida di carattere non vincolante e rivolte in maniera trasversale a tutti i settori. Inoltre, la Task Force ha elaborato degli approfondimenti dedicati nello specifico alle società finanziarie (banche, assicurazioni, asset manager e asset owner) e alle imprese attive nei settori dell’energia, dei trasporti, dell’edilizia e dell’agro-alimentare – ossia quelli a maggior impatto in termini di gas climalteranti e di consumo di risorse idriche ed energetiche.

Nel dettaglio, la TCFD invita le società a includere nelle relazioni finanziarie annuali informazioni su quattro aree di attività:
- le strutture di governance dedicate al tema del cambiamento climatico;
- i processi di risk management messi in atto per identificare, misurare e gestire i rischi legati al clima;
- le strategie elaborate per assicurare un’adeguata capacità di risposta dei modelli di business e delle pianificazioni finanziarie in diversi scenari climatici;
- le metriche e i target utilizzati per valutare e gestire rischi e opportunità connessi con i cambiamenti climatici.

I risultati dei lavori della TCFD sono stati accolti con molto favore da attori finanziari e non-finanziari di tutto il mondo: più di 100 società, con una capitalizzazione di mercato complessiva di oltre 3.000 miliardi di dollari, e istituti finanziari con circa 25.000 miliardi di dollari di asset in gestione hanno dichiarato il proprio supporto all’implementazione delle linee guida. Tra i firmatari della lettera di endorsement anche Raffaele Jerusalmi, Amministratore Delegato di Borsa Italiana. Il report è stato inviato ai leader del G20 riunitisi ad Amburgo il 7 e l’8 luglio: le raccomandazioni sono state incluse nella Action Plan su Clima ed Energia per la Crescita sottoscritta da tutti i Paesi partecipanti al summit a eccezione degli Stati Uniti.