Investimento sostenibile sempre più diffuso in Italia

L’European SRI Study 2018 registra una crescita di gran parte delle strategie: in testa engagement e fondi tematici



Forum per la Finanza Sostenibile, 11 Dic 2018 - 11:20

Il 2018 è stato segnato da importanti evoluzioni nel mercato europeo della finanza sostenibile e responsabile (o SRI, da Sustainable and Responsible Investment).
Per fare un punto della situazione e per condividere riflessioni e prospettive con la comunità SRI italiana il Forum per la Finanza Sostenibile ha promosso un convegno sul tema all’interno della Settimana SRI – tra i principali appuntamenti nazionali interamente dedicati alla finanza sostenibile – che si è svolta tra Roma e Milano dal 13 al 22 novembre. L’incontro, patrocinato dal Parlamento Europeo e dal Comune di Milano, si è tenuto il 21 novembre a FEEM Fondazione Eni Enrico Mattei con un focus sullo stato dell’arte del mercato SRI italiano nel quadro delle recenti iniziative promosse dalla Commissione UE, dalla pubblicazione dell’Action Plan Financing Sustainable Growth alla costituzione del Technical Expert Group on Sustainable Finance (TEG), il gruppo di esperti che fornirà consulenza alla Commissione su alcune misure.

European SRI Study 2018 – Italia: i punti chiave

All’inizio del convegno sono stati presentati in anteprima i dati sul mercato SRI italiano raccolti nell’ambito dell’European SRI Study 2018, la ricerca biennale coordinata da Eurosif, l’associazione che promuove la finanza sostenibile nei mercati finanziari europei (lo studio completo è stato presentato ufficialmente a Bruxelles il 26 novembre).
Come nelle precedenti edizioni, la ricerca è stata condotta attraverso un questionario di carattere quantitativo e qualitativo che i Forum nazionali (il Forum per la Finanza Sostenibile per l’Italia) hanno inviato a soggetti chiave dell’industria SRI; la novità dell’edizione 2018 consiste nelle fasi di analisi ed elaborazione dei dati, che sono state eseguite da Eurosif e dall’Università di Anversa. La ricerca si basa su dati raccolti nel biennio 2016-2017.
Rispetto alle precedenti edizioni dello Studio, la partecipazione degli asset manager e asset owner italiani è cresciuta considerevolmente, segno che gli operatori finanziari sono più disponibili a condividere informazioni sulle proprie strategie di sostenibilità.
Uno dei dati principali che emergono dallo Studio – sia per l’Italia, sia per l’Europa – è un incremento significativo di quasi tutte le strategie SRI, che dimostra una crescente consapevolezza degli investitori istituzionali e retail sulla rilevanza finanziaria dei temi ambientali, sociali e di governance (o ESG da Environmental, Social and Governance).
Il mercato SRI italiano continua a essere guidato dagli investitori istituzionali; allo stesso tempo, cresce la propensione degli investitori retail all’acquisto di prodotti che integrano strategie di sostenibilità, come dimostrato dall’incremento significativo di strumenti finanziari SRI dedicati a questo segmento di clientela.

Grafico Eurosif Dati Italia

Esclusioni ed Engagement sono le strategie più diffuse, rispettivamente con circa €1.450 e €135,7 miliardi di masse. In particolare, l’engagement mostra una solida crescita (+213% rispetto al 2015), determinata da un rinnovato interesse degli investitori istituzionali a influenzare le politiche di sostenibilità delle aziende. Gli investimenti tematici hanno registrato la progressione più rapida. Le masse gestite da fondi tematici sono passate da oltre €2 miliardi nel 2015 a sfiorare i €53 miliardi a fine 2017. Persiste la crescita dell’impact investing, che ha raggiunto i €52 miliardi.

Operatori finanziari a confronto

Alla presentazione dei dati dello Studio Eurosif è seguita una tavola rotonda moderata da Carlos Tornero della rivista Responsible Investor con la partecipazione di rappresentanti di diversi settori dell’industria finanziaria: Matti Leppälä, Segretario Generale e CEO di PensionsEurope; Sara Lovisolo, Manager di Sostenibilità per London Stock Exchange Group e membro del TEG; Flavia Micilotta, Direttore Esecutivo di Eurosif e il Presidente del Forum Pietro Negri. I relatori hanno passato in rassegna i principali aspetti dei provvedimenti europei, analizzando impatti e prospettive di medio e lungo periodo per il mercato SRI italiano ed europeo.
Gli interventi si sono focalizzati sul potenziale impatto delle normative europee nei settori di riferimento: dalle implicazioni connesse a obblighi più vincolanti in tema di disclosure per gli investitori istituzionali, alle complessità legate all’integrazione dei criteri ESG nel dovere fiduciario per i Fondi Pensione; dall’elaborazione di una tassonomia comune come base per definizioni e standard per i prodotti SRI, alle ricadute sui sistemi legislativi e regolamentari dei diversi Paesi europei. Proprio su questo tema il Presidente del Forum Pietro Negri ha citato il recente regolamento IVASS sulla governance delle imprese assicuratrici, che prescrive ai CdA l’individuazione, l’analisi e la gestione dei rischi ambientali e sociali delle attività finanziarie. Il provvedimento segue uno degli indirizzi della Commissione dettagliati nell’Action Plan: in quest’ambito, ha affermato Negri, il quadro normativo italiano si presenta come il più avanzato e potrebbe diventare punto di riferimento per analoghe iniziative di riforma in altri Paesi dell’Unione Europea.

 

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