Glossario finanziario - Rischio di Insolvenza
Definizione
Rischio che il debitore non sia in grado di adempiere ai suoi obblighi di pagamento di interessi e di rimborso del capitale.
Approfondimenti
Il rischio di credito è una componente di tutte le attività di prestito e, come tale, influenza le scelte d’investimento delle banche, degli intermediari finanziari e degli investitori in titoli obbligazionari.
In via generale si osserva che più elevato è il rischio di credito, più elevato sarà il tasso di interesse richiesto dall'acquirente del titolo come compenso per la maggiore esposizione a tale rischio.
Il rischio di credito è influenzato sia dal ciclo economico, sia da eventi legati al debitore (si parla, in questo caso, di rischio emittente o rischio specifico); in genere, si riduce nei periodi di espansione economica, mentre aumenta nei periodi di recessione.
Qualora si verificasse l’eventualità che l’emittente non sia in grado di ripagare il debito contratto (rimborso) né di corrispondere gli interessi maturati, le agenzie di rating provvedono a ridurre il rating attribuito all’emittente (dowgrading). Ovviamente le obbligazioni di società ritenute più rischiose dal punto di vista della solvibilità, e, quindi, con un rating basso, sono quelle che offrono i maggiori rendimenti, proprio perché gli investitori sono disposti ad assumersi un rischio elevato solo in cambio di un’elevata remunerazione.
A) Valutazione del rischio di credito.
Nel caso delle obbligazioni, una misura del rischio di credito è costituita dal rating assegnato all’emittente e ai titoli dalle agenzie di valutazione del debito. Nel caso dei prestiti bancari, la valutazione del rischio di credito è rappresentata dalla classe di merito assegnata dalla banca erogatrice al soggetto che ha richiesto il prestito e all’operazione stessa di prestito. Un’altra misura del rischio di credito è rappresentata dal premio al rischio (anche detto credit spread). Posto in via generale che i titoli a breve termine emessi dal Tesoro statunitense sono considerati privi di rischio (è infatti praticamente nulla la probabilità che il Tesoro statunitense non adempia ai propri obblighi contrattuali), si definisce il concetto di premio per il rischio di credito (ovvero la differenza tra il tasso di interesse quotato di un titolo e e quello di un titolo di Stato emesso dal Tesoro statunitense con caratteristiche analoghe in termini di scadenza, liquidità, imposizione fiscale e altre). Si noti che i premi per il rischio di credito tendono a ad aumentare quando l'economia è in fase di rallentamento e diminuire quando l'economia è in fase di espansione.
B) Modalità di gestione del rischio di credito.
Le banche si cautelano dal rischio di credito attraverso una precisa valutazione della solvibilità e dell’affidabilità di chi richiede un prestito, oppure concedendo prestiti assistiti da garanzie, o costituendo dei fondi di recupero crediti. Gli investitori che intendono coprirsi dal rischio di credito possono in particolare ricorrere alla diversificazione del proprio portafoglio, investendo sia in titoli rischiosi sia in titoli con una minore esposizione al rischio. Una valida alternativa - sia per le banche sia per gli investitori - utilizzata per gestire in modo efficiente il rischio di credito è il ricorso a particolari strumenti derivati detti credit derivatives.
Sinonimi
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