Titolo MPS in ascesa: segnali positivi per gli investitori
Vontobel Markets 23 mag 2024 | 5 Minuti di lettura
Lunedì 20 maggio 2024 i dividendi sono stati protagonisti a Piazza Affari. Ben 21 società del FTSE MIB sono state coinvolte nel “Dividend-Day”, causando un impatto complessivo sull’indice del -1,65%, derivante dalla decurtazione totale delle cedole distribuite.
La precedente data significativa per i dividendi era stata il 22 aprile scorso, quando otto società del principale indice di Milano avevano contribuito a un calo dell’1,53% in apertura. Secondo le stime di Bloomberg, il dividendo medio riconosciuto dai titoli del FTSE Mib MIB nel 2024 è intorno al 4,78%, superiore al rendimento del BTP decennale, che si attesta al 3,81%.
I dividendi delle banche italiane protagoniste del D-Day
Le cinque principali banche italiane (Intesa Sanpaolo, UniCredit, Banco BPM, BPER e Banca MPS) hanno registrato utili netti aggregati di 6,03 miliardi di euro nel quarto trimestre del 2023, segnando un incremento del 62% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente (+38%). Dopo un 2023 caratterizzato da solidi profitti, per il 2024 si prevede il pagamento di dividendi generosi.
Intesa Sanpaolo, ad esempio, ha quasi raddoppiato il dividendo rispetto al 2022. Mediobanca, per la prima volta dal 2024, ha introdotto un anticipo di dividendo di 0,51 euro per un totale di 421 milioni di euro. Anche Monte dei Paschi di Siena distribuirà il dividendo il 20 maggio, dopo essere tornata all'utile e alla cedola con due anni di anticipo rispetto al target di piano.
Il trimestre di MPS
Banca Monte dei Paschi di Siena prosegue nel cammino che porta al suo rafforzamento mettendo a segno una trimestrale in crescita che le previsioni.
Il consiglio di amministrazione ha approvato i risultati consolidati del primo trimestre dell’anno, che si sono rivelati migliori delle attese. L’utile netto ha raggiunto i 333 milioni di euro, in crescita del 41,2% rispetto all'anno precedente, superando il consensus di Bloomberg che prevedeva utili di 281,2 milioni. I ricavi complessivi sono aumentati del 15,2% rispetto allo stesso periodo del 2023, raggiungendo 1,013 miliardi di euro. Anche il margine di interesse ha registrato una crescita a doppia cifra, attestandosi a 587 milioni di euro (+16,4%), grazie principalmente al maggiore contributo dei rapporti con le banche centrali, dei derivati di copertura e del portafoglio titoli, nonostante l’aumento del costo delle emissioni obbligazionarie e della raccolta da clientela. Tuttavia, su base trimestrale, il margine di interesse è diminuito del 2,8% rispetto al trimestre precedente, come indicato nel comunicato stampa del 31 marzo 2024.
MPS torna a distribuire dividendi dopo oltre 13 anni
Un elemento di particolare rilievo è il ritorno al dividendo, anticipato di due anni rispetto agli obiettivi del Piano Industriale 2022-2026 di Banca MPS. Nel "Dividend Day" del 20 maggio, la banca ha annunciato la distribuzione di un dividendo di 0,25 euro per azione, per un totale di 315 milioni di euro, evidenziando la solidità patrimoniale dell'istituto con un CET1 ratio al 18,1%, in aumento di 248 punti base rispetto all'anno precedente, anche dopo la distribuzione dei dividendi.
MPS: Risultati 2023 confermano strategia vincente e prospettive ottimistiche per il futuro
I risultati del 2023 confermano l'efficacia della strategia di banca commerciale adottata da MPS. "Abbiamo rafforzato il nostro posizionamento e raggiunto una profittabilità sostenibile", afferma la nota della società. La performance operativa è migliorata significativamente, con un risultato operativo lordo in crescita di oltre il 90% rispetto all'anno precedente, mentre gli interventi strutturali di efficientamento dei costi operativi hanno ridotto il cost/income ratio al 49%, delineando un quadro ottimistico per il futuro.
Per il 2024, MPS prevede un utile ante imposte superiore a 1,3 miliardi di euro, confermando gli obiettivi fissati. Il CEO Luigi Lovaglio ha sottolineato che non ci sono "segnali di peggioramento" nel portafoglio dei crediti deteriorati. Ha inoltre annunciato che "un aggiornamento degli obiettivi strategici a medio termine sarà fornito nel contesto della presentazione dei risultati del secondo trimestre", indicando l’intenzione dell’istituto "di estendere il periodo di pianificazione oltre il 2026".
"Abbiamo raggiunto la maggior parte dei target del piano e ora ci concentreremo sullo sviluppo di precise aree di ricavi", ha concluso Lovaglio.
Gli analisti di Equita SIM riportano che i conti trimestrali di MPS hanno superato le aspettative grazie a maggiori ricavi e minori costi operativi. In particolare, il net interest income è leggermente diminuito a causa di un calendario sfavorevole e una presunta compressione dello spread commerciale, mentre i volumi dei prestiti hanno mostrato una crescita positiva del 2% rispetto al trimestre precedente. Le commissioni nette hanno registrato una crescita sia su base trimestrale (+9%) che annuale (+10). Alla luce di questi dati, gli analisti di Equita SIM confermano la raccomandazione hold e il prezzo obiettivo a 5 euro sul titolo MPS.
Moody's migliora il rating di MPS a "Ba2" con outlook stabile
MPS ha annunciato che l’agenzia di rating Moody’s ha aumentato il rating della banca senese di un notch, portandolo da “Ba3” a “Ba2”. Secondo la nota rilasciata da MPS, "L'upgrade di Moody’s riflette il miglioramento del merito di credito della Banca negli ultimi anni, il rafforzamento della solvibilità e la capacità di generare utili, grazie anche all’aumento di capitale di 2,5 miliardi di euro e al favorevole contesto dei tassi di interesse". Inoltre, l’outlook sui rating di lungo termine dei depositi e del debito senior unsecured di MPS è stato portato a stabile.
Nuovi Memory Cash Collect targati Vontobel per investire su MPS
Dopo i risultati record del settore bancario italiano, con UniCredit e Intesa Sanpaolo in testa, Monte dei Paschi di Siena segna un altro traguardo storico distribuendo il suo primo dividendo dopo 13 anni. Questo risultato arriva con due anni di anticipo rispetto agli obiettivi prefissati dal piano industriale. Vontobel offre agli investitori l'opportunità di partecipare al successo di MPS attraverso l’emissione di tre nuovi Memory Cash Collect legati alla banca senese: DE000VD57023, DE000VD5T7Q9, DE000VD5T7P1.
Questi strumenti finanziari consentono agli investitori di beneficiare delle performance positive di MPS, offrendo potenziali rendimenti anche in condizioni di mercato moderatamente volatili. I Memory Cash Collect sono progettati per fornire pagamenti periodici, a condizione che il sottostante/i non scendano al di sotto di una determinata soglia. Questo rende tali prodotti particolarmente interessanti per chi cerca di combinare rendimento e una certa protezione del capitale investito.
Il primo Cash Collect sopra menzionato, con codice ISIN DE000VD57023, su singolo sottostante Banca monte dei Paschi di Siena prevede una Barriera a scadenza posta al 50%, premi mensili di EUR 1,00 (12,00% p.a.), Livello Autocall decrescente dal 100% all’80% del Prezzo di Riferimento Iniziale da dicembre 2024 e scadenza prevista a maggio 2027.
Un’altra alternativa è il Memory Cash Collect Certificate con codice ISIN DE000VD5T7Q9 su Banca MPS, Banco BPM, UniCredit con il quale ottenere una esposizione sul titolo MPS e sulle principali banche di Piazza Affari, in grado di offrire un rendimento annuo del 16,80%, pagato attraverso cedole mensili di EUR 1,40, a condizione che tutti i sottostanti siano pari o superiori alla Soglia Bonus del 50%. Per aumentare la sicurezza nell'investimento, il Certificato offre una Barriera al 50%, che funge da margine di sicurezza, e un Livello Autocall decrescente dell’1% al mese, dal 100% all’83% del Prezzo di Riferimento Iniziale a partire da novembre 2024. La scadenza del certificato è prevista per maggio 2026.
Per ultimo, il nuovo Memory Cash Collect con codice ISIN DE000VD5T7P1 su Banca MPS, UniCredit e Banco BPM si differenzia dai tradizionali Memory Cash Collect Certificates per la possibilità di rimborso anticipato sin dalla prima Data di Valutazione, fissata a giugno 2024. L’autocallAutocall presente sin dalla prima data è proprio la caratteristica chiave dei certificati “Fast Autocall”, pensati per un investimento di brevissimo periodo. Il Livello Autocall è fissato inizialmente al 100% del Prezzo di Riferimento Iniziale, e, grazie alla presenza dell’effetto step-down, decresce dell’1% ogni mese, fino a raggiungere il 78% ad aprile 2026. Il certificato ha una barriera a scadenza posizionata al 60% dei Prezzi di Riferimento Iniziali ed offre premi mensili con Effetto Memoria dell’1,75% mensile (21,00% p.a.). La scadenza del certificato è prevista per maggio 2026.
Sul fronte del meccanismo di funzionamento, nel caso in cui non si verifichino le condizioni per un rimborso anticipato, alle date di valutazioni intermedie sono previsti due scenari:
- Se il sottostante/i è/sono pari o superiori alla Soglia Bonus, l'investitore riceve il premio del periodo e gli eventuali premi in memoria, e l'investimento prosegue.
- Se almeno uno dei sottostanti si trova al di sotto della Soglia Bonus, l'investitore non riceve il premio, che viene conservato in memoria, e l'investimento prosegue.
Gli scenari a scadenza sono due:
- Se il sottostante/i è/sono pari o superiori alla Barriera, l'investitore riceve il valore nominale (100 euro), oltre al premio del periodo ed agli eventuali premi in memoria.
- Se almeno uno dei sottostanti è al di sotto della Barriera a scadenza, l'investitore riceve un importo commisurato alla performance negativa del sottostante con la peggiore performance, con relativa perdita sul capitale investito.
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Rischi
Rischio Emittente
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Rischio di Mercato
Gli investitori devono tenere presente che l’andamento dei prezzi delle azioni delle società sopra menzionate è influenzato da molti fattori imprenditoriali, ciclici ed economici, che dovrebbero essere presi in considerazione al fine di formarsi un’idonea opinione sul mercato. Il prezzo delle azioni potrebbe muoversi diversamente rispetto alla previsione degli investitori, portando a perdite di capitale. Inoltre, i rendimenti passati e le opinioni degli analisti non sono un indicatore per i rendimenti futuri.
Rischio di Cambio
Qualora il prodotto abbia come sottostante/i titoli non quotati in Euro, il valore del prodotto dipenderà anche dal tasso di cambio tra la valuta straniera e l’Euro nel caso in cui il prodotto non abbia una copertura (opzione quanto).
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