Obbligazioni Convertibili
Strumenti caratterizzati dalla clausola della convertibilità
FTA Online News, Milano, 30 Nov 2007 - 10:01
Le obbligazioni convertibili sono strumenti finanziari che garantiscono un tasso di interesse e sono caratterizzati dalla clausola della convertibilità: questa consiste nell’opzione accordata ai portatori di tali strumenti di potere, in periodi e con modalità predeterminati, operare una scelta tra l’originaria posizione di creditori e quella di titolari di partecipazione al capitale di rischio.
Il vantaggio consiste nel fatto che in caso di buon andamento delle azioni l'esercizio dell'opzione di conversione permette un rendimento maggiore dell'obbligazione mentre in caso di andamento negativo delle azioni dell'emittente rimane garantito il rendimento base, costituito dal riscatto del capitale a scadenza e dei relativi interessi.
In altre parole si tratta di uno strumento che ha un rendimento garantito relativamente basso che cresce in caso di positivo andamento del titolo a cui fa riferimento.
Il vantaggio di questo genere di strumento per la società sta nel fatto che ottiene liquidità ad un tasso di interesse inferiore a quello di mercato. Inoltre nel caso in cui l'investitore converta l'obbligazione la società non paga in denaro ma in azioni e l'operazione si trasforma sostanzialmente in un aumento di capitale.
Esiste poi una pratica sul mercato che garantisce un ulteriore vantaggio alla società. L'operazione funziona così: la società Alfa si rivolge ad una seconda società che vanta un rating migliore del proprio. Questa seconda società emette le convertibili che daranno diritto a ricevere azioni della società Alfa.
Con l'incasso concede alla Alfa un prestito. Naturalmente il tasso di interesse sarà inferiore a quello che la Alfa avrebbe dovuto riconoscere ai propri obbligazionisti se fosse stata emittente in prima persona.
In questo modo la società Alfa ha accesso alla liquidità a condizioni più favorevoli di quelle che gli investitori le riconoscerebbero in relazione al suo rating.
La società intermediaria percepisce la differenza tra gli interessi che le paga la Alfa e quelli che deve riconoscere ai propri obbligazionisti, i quali non corrono rischi perché è la società intermediaria a garantire il rimborso dell'obbligazione.