L'IMU
L'imposta municipale unica sugli immobili: chi e che cosa colpisce, a chi va il gettito e quanto si pagherà
FTA Online News, Milano, 25 Mag 2012 - 14:14
Introduzione - Governo Berlusconi
L'IMU, Imposta municipale propria, trae le proprie origini dal decreto legislativo n. 23 nel 2011 intitolato "Disposizioni in materia di federalismo Fiscale Municipale", deliberato dal governo Berlusconi. L'articolo 8 del decreto stabilisce che l'IMU "sostituisce, per la componente immobiliare, l'imposta sul reddito delle persone fisiche e le relative addizionali dovute in relazione ai redditi fondiari relativi ai beni non locati, e l'imposta comunale sugli immobili.
Modifiche - Governo Monti
La disciplina di questa imposta è stata profondamente modificata dal Governo Monti con il cosiddetto decreto "salva Italia", poi convertito nella legge n. 214 del 2011. I cambiamenti principali sono stati; a) l'estensione dell'imposta anche all'abitazione principale; b) l'anticipo dell'entrata in vigore dell'imposta dal 2014 al 2012.
Nella formulazione del decreto legislativo n. 23 nel 2011 l'IMU andava infatti a colpire gli immobili diversi dall'abitazione principale e dalle pertinenze della stessa, intendendo come abitazione principale "l'immobile, iscritto o iscrivibile nel catasto edilizio urbano come unica unità immobiliare, nel quale il possessore dimora abitualmente e risiede anagraficamente".
Sempre il decreto legislativo n. 23 nel 2011 stabiliva che "L'imposta municipale propria è istituita, a decorrere dall'anno 2014". Il decreto "salva Italia" ha invece sostanzialmente anticipato al 2012, seppur "in via sperimentale", l'applicazione dell'IMU.
Chi colpisce
L'imposta viene quindi applicata al possesso di immobili e colpisce il proprietario o il titolare di diritto reale di usufrutto, uso, abitazione, enfiteusi, superficie. Per le aree demaniali in concessione il soggetto passivo è il concessionario, mentre per immobili concessi in locazione finanziaria, soggetto passivo è il locatario.
Cosa colpisce
L'imponibile cui l'IMU viene applicata è costituito dal valore catastale dell'immobile rivalutato del 5% (del 25% per i terreni agricoli) moltiplicato per un moltiplicatore (che varia a seconda del gruppo catastale di appartenenza dell'immobile).
Quanto colpisce
Per calcolare l'imposta dovuta al valore imponibile calcolato come descritto in precedenza si applica un'aliquota:
- pari allo 0,76% (aliquota base), ma i singoli comuni possono autonomamente decidere di incrementare o diminuire l'aliquota dello 0,3%;
- pari allo 0,4% per l’abitazione principale e per le relative pertinenze, ma i singoli comuni possono autonomamente decidere di incrementare o diminuire l'aliquota dello 0,2%;
- pari allo 0,2% per i fabbricati rurali ad uso strumentale, ma i singoli comuni possono autonomamente decidere di diminuire l'aliquota allo 0,1%.
Per l'abitazione principale è prevista una detrazione fissa pari a 200 euro, più una detrazione di 50 euro per ogni figlio a carico di età inferiore a 26 anni avente domicilio nell'immobile e fino a un massimo di 400 euro.
A chi va il gettito
Il gettito derivante dall'IMU sull'abitazione principale e sulle relative pertinenze è riservata integralmente al Comune in cui è ubicato l'immobile in oggetto. Tra il 2012 e il 2014 ("periodo sperimentale") il gettito derivante dall'IMU su tutti gli immobili tranne l'abitazione principale è destinato per il 50% allo Stato.
Quando si paga
La legge n. 214 del 2011 prevedeva il pagamento dell'IMU in due rate di pari importo con scadenza il 16 giugno e il 16 dicembre, o un unico versamento il 16 giugno. La legge n. 44 del 2012 (che ha convertito il d.l. 16 del 2012) ha modificato la disciplina per il 2012 riguardo all'imposta dovuta per l'abitazione principale e le pertinenze: solo per questa ultima tipologia di immobili il pagamento potrà essere effettuato in tre rate il 16 giugno, il 16 settembre e il 16 dicembre, ferma restando la possibilità di effettuare il pagamento in due sole rate.