La Gestione finanziaria
La ricerca di mezzi finanziari necessari per perseguire i programmi aziendali
FTA Online News, Milano, 10 Feb 2012 - 09:43
Cos'è
Chiunque decida di avviare una nuova attività o rendere più solida un'attività già esistente deve pianificare gli investimenti necessari per raggiungere gli obiettivi che si è prefissato ovvero stabilire i fattori produttivi da acquisire e da utilizzare.
Per far ciò l'imprenditore deve provvedere al fabbisogno di capitale necessario per realizzare i programmi aziendali e reperire le risorse finanziarie necessarie. Ricercare i mezzi finanziari necessari per perseguire i programmi aziendali rappresenta una fase così essenziale dell’attività di impresa da richiedere un'area apposita che si occupi di tale attività.
Le fasi della gestione finanziaria
La gestione finanziaria si svolge principalmente in quattro momenti:
1) previsione necessità finanziarie;
2) reperimento risorse necessarie;
3) raggiungimento dell’equilibrio tra i mezzi raccolti e i mezzi impiegati e loro coordinamento;
4) fase di controllo
Previsione necessità finanziarie
Il primo punto è il più importante e può creare alcune difficoltà, soprattutto quando la stima del fabbisogno finanziario riguarda il lungo periodo. Sul lungo periodo le previsioni sono infatti più incerte soprattutto in relazione sia alle variabili esterne, difficili da monitorare, sia a quelle interne come i piani aziendali soggetti a modifiche nel corso della vita dell’azienda.
In questa fase va poi distinta la programmazione economica, riguardante l'operatività aziendale (raggiungimento del target di fatturato e controllo dei costi), e quella finanziaria, più strettamente connessa agli aspetti monetari come la gestione di tesoreria (cash flow) e i fabbisogni finanziari per cui si ricorre all'autofinanziamento o ai finanziamenti esterni. Di solito la programmazione economica precede quella finanziaria in quanto per determinare la capacità di autofinanziamento di un'impresa si ricorre solitamente alla differenza tra ricavi e costi.
Reperimento risorse necessarie
Il secondo punto è quello della ricerca delle risorse finanziarie per soddisfare le necessità dell'azienda. Questo può essere fatto fondalmentalmente in due modi: attraverso le proprie risorse (capitale proprio) o quelle di terzi (capitale di terzi). Per quanto concerne il capitale proprio si parla di autofinanziamento per la parte di capitale che proviene dalla gestione aziendale (utili a riserva ad es.), mentre si parla di finanziamento con vincolo di capitale per gli apporti al capitale sociale di impresa. Il finanziamento con capitale di soggetti terzi si ha invece quando il finanziatore non assume la figura di socio (con il diritto di godere degli utili) ma diventa creditore.
Raggiungimento dell’equilibrio tra i mezzi raccolti e i mezzi impiegati e il loro coordinamento
Nello scegliere le fonti di finanziamento l'imprenditore deve prendere in considerazione una grande quantita di variabili. Si tratta di variabili sia interne, relative al programma di investimenti aziendale che esterne, ovvero dipendenti da eventi esterni difficilmente prevedibili o prevedibili solo in parte (difficoltà di accesso al credito, variazione tassi). E’ logico, quindi, pensare che il corretto fine-tuning tra autofinanziamento e ricorso al capitale di terzi faccia la differenza così come la decisione di utilizzare finanziamento a breve o medio-lungo periodo. Per le aziende che svolgono attività stagionale ad esempio può essere preferibile ricorrere a finanziamenti a breve termine mentre per l'acquisto di impianti e macchinari può essere più opportuno ricorrere a finanziamenti a medio-lungo termine.
Fase di controllo
L’ultima fase è quella del controllo. E’ infatti compito della direzione finanziaria assicurarsi il corretto coordinamento tra programmi e azioni e segnalare le deviazioni quando esse si verificano.