Gli Eurobond
Le obbligazioni garantite in solido da tutti gli stati membri della zona euro
FTA Online News, Milano, 20 Gen 2012 - 09:53
L'Unione europea, per dare maggiore stabilità finanziaria ai paesi dell'Eurozona e dell'Unione europea, ha lanciato il progetto dei bond comunitari (Eurobond).
Col termine Eurobond si intende un’obbligazione garantita in solido da tutti gli stati membri della zona euro.
Allo studio ci sono tre ambiti di possibile applicazione dei bond comunitari: un'opzione piena, con la sostituzione di tutti i titoli sovrani, un'opzione parziale, con garanzie congiunte e un'opzione parziale con garanzie non congiunte.
Per la seconda opzione, giudicata la più probabile, l'idea è di una convivenza tra bond garantiti dagli stati membri e bond garantiti dall'Ue.
Vantaggi
Gli Eurobond potrebbero essere venduti a un rendimento molto basso, vicino a quello del benchmark tedesco Bund. Permetterebbero di risolvere quindi i problemi di finanziamento ed il costo (in termini di rendimenti) dei paesi periferici.
Possibili benefici in tema di stabilità, resistenza della finanza ed efficacia dei mercati.
Svantaggi
Se l’emissione di Eurobond fosse limitata ad una parte del debito nazionale (ad esempio solo il 40-60% del PIL, come proposto), i paesi fortemente indebitati sarebbero immediatamente costretti a una ristrutturazione del debito in quanto non potrebbero più trovare acquirenti per la parte garantita soltanto a livello nazionale.
Non tutti sono d’accordo
Le motivazioni contrarie risiedono sostanzialmente nel fatto che i paesi più virtuosi dovrebbero accollarsi un onere aggiuntivo, in termini di costo del debito, a favore dei paesi meno virtuosi. Forte opposizione all’emissione degli Eurobond arriva dalla Germania.
Per gli Eurobond necessaria una revisione del trattato Ue
L’ipotesi Eurobond incontra inoltre alcune difficoltà oggettive poiché richiede una riforma dei Trattati Europei e dei ruoli e compiti e affidati per via statutaria alla Banca Centrale Europea. Sono allo studio riforme per l'uniformazione degli standard di rigore delle politiche fiscali nazionali. Le modifiche richiederebbero la ratifica unanime degli stati membri. Inoltre la Corte costituzionale tedesca probabilmente potrebbe considerare incostituzionali gli Eurobond senza un’unione politica.