Euribor, cos'è e a cosa serve
Approfondisci cos'è l'Euribor, come viene calcolato e da chi e a cosa serve. Scopri perché è importante il tasso Euribor.
FTA Online News, Milano, 25 Gen 2019 - 11:50
L'Euribor: cos'è
L'Euribor è il tasso interbancario di riferimento comunicato giornalmente dalla European Money Markets Institute (EMMI, in precedenza nota come European Banking Federation, EBF) come media dei tassi d’interesse ai quali primarie banche attive nel mercato monetario dell'euro, sia nell'eurozona che nel resto del mondo, offrono depositi interbancari a termine in euro ad altre primarie banche. Per primaria banca si intende un istituto di credito con elevata affidabilità per i depositi a breve termine, capace di prestare a tassi di interesse competitivi, notoriamente attivo in strumenti di mercato monetario denominati in euro e con accesso alle operazioni di mercato aperto dell'Eurosistema. La sua nascita è coincisa con quella dell’euro (4 gennaio 1999), ed è andata a sostituire i diversi tassi di mercato monetario utilizzati nei singoli Paesi (in Italia era usato il Ribor – Roma Interbank Offered rate).
Come viene calcolato l'Euribor
Il calcolo materiale dell'Euribor viene effettuato da Global Rate Set Systems Ltd (GRSS), società specializzata nell'amministrazione di indici di riferimento (benchmark), che agisce come Calculation Agent per conto di EMMI in base a un contratto formale e con l'applicazione di standard operativi definiti in un Service Level Agreement. Il calcolo dell'Euribor è piuttosto intuitivo: non è altro che la media semplice dei tassi forniti dalle banche facenti parte del panel, dopo aver escluso dal computo il 15% più alto e il 15% più basso dei tassi ricevuti, ed arrotondata a tre decimali. Le banche del panel forniscono i dati entro le 10:45 di ogni giorno di apertura del sistema TARGET. Tra le 10:45 e le 11:00 le banche possono correggere i dati inviati. Alle 11:00 GRSS effettua il calcolo e lo rende pubblico immediatamente, unitamente ai tassi forniti dalle banche del panel.
Il panel di banche
E' un gruppo di 19 banche attive nel mercato monetario dell'euro, sia nella zona euro che altrove, un numero sufficiente a riflettere fedelmente la diversità geografica del mercato monetario della zona euro (tuttora segmentato) e a fornire una rappresentazione affidabile nel tempo dei tassi di riferimento. Si tratta di banche di Paesi facenti parte dell'eurozona sin dall'avvio della moneta unica o subentrati successivamente, e di grandi banche internazionali non-UE ma con importanti attività nell'eurozona. Le banche italiane presenti nel panel sono due: Intesa Sanpaolo e Unicredit (il 7 gennaio 2019 Banca MPS ne è uscita).
A cosa serve l'Euribor
Precisiamo innanzitutto non esiste un solo tasso Euribor ma uno per ogni scadenza dei depositi interbancari negoziati sul mercato interbancario soggetti alla rilevazione EMMI-GRSS: Euribor a 1 settimana, a 1 mese, a 3 mesi, a 6 mesi e a 12 mesi. Fino al 1° dicembre 2018 venivano calcolati e pubblicati anche i tassi Euribor a 2 settimane, a 2 mesi e a 9 mesi. I tassi Euribor sono ampiamente usati come riferimento per i tassi a breve termine. Nei rapporti tra controparti non bancarie sono la base per la determinazione di tassi variabili che – con l’aggiunta di uno spread funzione dell’affidabilità del debitore e della tipologie di rapporto creditizio – consentono di stipulare contratti anche a lungo termine assicurando le controparti che il tasso seguirà le variazioni che si susseguiranno nel tempo.
Il tasso Euribor più conosciuto dai cittadini è probabilmente quello a sei mesi, che viene normalmente utilizzato come riferimento per il calcolo degli interessi per i mutui a tasso variabile. Per determinare il tasso di questi ultimi si utilizza come base l'Euribor più uno spread. Ad esempio: Euribor a 6 mesi + 1,50%. Se il tasso Euribor a 6 mesi nel giorno della rilevazione è pari allo 0,50%, la rata del mutuo viene fissata al 2,00% (0,50% + 1,50%).