Banche d'Investimento
Diversamente dalle banche commerciali sono impegnate nei finanziamenti a lungo termine
FTA Online News, Milano, 19 Dic 2008 - 17:15
Le banche d’investimento, chiamate in inglese investment bank, svolgono tre funzioni economiche fondamentali: provvedono a finanziare società di capitali sottoscrivendo e collocando le nuove emissioni di titoli, operano come intermediari sui mercati mobiliari e offrono consulenze sulle operazioni di emissione, acquisto e vendita di titoli e su altre questioni di natura finanziaria.
Diversamente dalle banche commerciali, i cui compiti principali sono accettare depositi e concedere prestiti a breve termine a imprese e famiglie, le banche d’affari sono impegnate, soprattutto, nei finanziamenti a lungo termine.
Le aree di attività delle banche d’investimento si possono sintetizzare in:
1) Corporate Lending: le attività di prestito bancario (real estate financing, trade financing, cash management financing e prestiti di medio-lungo termine);
2) Corporate and Investment Banking: le attività di consulenza legale, fiscale e finanziaria e di intermediazione.
Nel dettaglio possiamo suddividere la macro-area dell’investment banking in:
- Capital Markets ovvero tutte le attività relative alla gestione degli strumenti finanziari emessi dai clienti della banca (obbligazioni, azioni e derivati). Nel mercato primario, corrispondente all'emissione dello strumento, include quattro fasi: origination, arranging and advisory, selling and placing, underwriting; nel mercato secondario, che include ogni attività successiva all'emissione (attività di dealing, brokerage e di market making).
- Corporate Finance: supporto finanziario ad un'azienda per sostenere le sue decisioni strategiche (fusioni e acquisizioni, joint venture, spin-off, attività di ristrutturazione).
- Private Equity o Merchant Banking: attività finanziarie mediante le quali un investitore istituzionale rileva quote di una società sia acquisendo le azioni, sia portando nuovi capitali all'interno di una società obiettivo.
- Project Finance: operazioni di finanziamento a lungo termine, che consistono nell'utilizzo di una società neocostituita denominata veicolo (SPV, Special Purpose Vehicle) la quale serve a mantenere separati gli assets del progetto da quelli dei soggetti proponenti l'iniziativa d'investimento.
- Risk Management: offerta di servizi finanziari volti a limitare il rischio del cliente, sia esso di natura industriale o finanziaria (legato alla volatilità dei prezzi).
Il declino delle Banche d'Investimento USA
Il modello statunitense della banca d’affari ha dimostrato nei mesi scorsi di essere sorpassato. Per decenni le investment bank del paese a stelle e strisce hanno trainato non solo l’economia USA ma quella globale con la loro finanza innovativa.
Dopo un lungo processo di ristrutturazione, durato molti anni, il numero delle banche di investimento statunitensi indipendenti si era ridotto a cinque: Bear Stearns, Goldman Sachs, Lehman Brothers, Merrill Lynch, Morgan Stanley.
A marzo 2008 JPMorgan Chase annuncia l’acquisto di Bear Stearns ad un prezzo di favore dopo i problemi di liquidità che avevano colpito la banca d’affari sulla scia della crisi dei mutui subprime. A settembre Bank of America compra Merrill Lynch per 50 miliardi di dollari mentre Lehman Brothers dichiara il fallimento e i frammenti societari vengono raccolti dalla inglese Barclays (attività di trading e gli asset corrispondenti) e dalla giapponese Nomura (attività in Asia, in Medio Oriente e in Europa).
Solo due si salvano, ovvero Morgan Stanley, che però deve accettare i soldi della Mitsubishi, e Goldman Sachs. Per continuare l’attività questi ultimi due istituti sopravvissuti devono però cambiare status e divenire banche universali. Il 21 settembre 2008 Goldman Sachs e Morgan Stanley ricevono il consenso per divenire banche commerciali (raccolta depositi anche tra i piccoli risparmiatori), potendo cosi’ entrare a far parte del piano di salvataggio promosso dalla Federal Reserve e dal Dipartimento del Tesoro.