Italian Equity Week: oggi Industrial Day
05 Set 2018 - 14:50- Si svolge oggi la seconda giornata dell’Italian Equity Week, l’Italian Industrial Day, dedicata alle società industriali italiane
- Oltre 130 investitori provenienti da Europa e Stati Uniti
- 90 società quotate e non quotate presenti all’evento
- 500 incontri organizzati
Nell’ambito dell’Italian Equity Week 2018, una tre giorni di eventi dedicati ai principali settori trainanti dell’economia italiana, ha luogo oggi l’Italian Industrial Day.
L’evento è pensato per facilitare la relazione tra le società industriali italiane e gli investitori, sia domestici che internazionali, interessati a investire in questo settore e per fornire alle società non quotate un concreto supporto ad approfondire i benefici della quotazione in Borsa, il processo che porta alla definizione del primo prezzo e la gestione della relazione con gli investitori.
Gli incontri con gli investitori sono stati organizzati in collaborazione con Banca Akros – Gruppo Banco BPM, Banca IMI – Gruppo Intesa Sanpaolo, Equita SIM, Intermonte SIM e Kepler-Cheuvreux-Unicredit e vedono la presenza di 21 società quotate e 130 investitori in rappresentanza di 80 case di investimento domestiche e internazionali.
Nel corso della giornata si svolgono 500 incontri.
Le 21 società quotate che partecipano agli incontri con gli investitori sono: Amplifon, Aquafil, Biesse, Cerved Group, Datalogic, Diasorin, Dobank, Fincantieri, Ima, Indel B, Interpump Group, Leonardo, Lu-Ve, Molmed, NB Aurora, Prima Industrie, Recordati, Reno de Medici, Sabaf, Saes Getters, Zignago Vetro.
70 società non quotate partecipano invece al momento di IPO Forum. L’IPO Forum è organizzato da Borsa Italiana con il supporto di Confindustria ed ELITE e in collaborazione con Banca Akros – Gruppo Banco BPM, Equita SIM, HSBC, McKinsey&Company, Mediobanca e Unicredit-Kepler-Cheuvreux.
Le società del settore industriale quotate sui mercati di Borsa Italiana sono 56, con una capitalizzazione aggregata pari a oltre 76,7 miliardi di Euro, il 10,5% dell’intero mercato.
Dal 2000 le società del settore hanno raccolto sui mercati di Borsa Italiana quasi 14,5 miliardi di Euro, di cui oltre 10 miliardi in IPO.
Patrizia Celia, Head of Large Caps, Investment Vehicles & Market Intelligence di Borsa Italiana ha commentato:
“Quello dell’industria rappresenta uno dei settori trainanti dell’economia italiana, con la presenza di imprese di primissimo livello, vere e proprie eccellenze domestiche leader di mercato a livello globale. L’alto contenuto innovativo dei business, unito all’esigenza di tecnologia sempre all’avanguardia, fa sì che il mercato dei capitali rappresenti uno strumento fondamentale per il finanziamento degli investimenti necessari a garantire la competitività dell’industria italiana nel mondo”.
Marta Testi, Head of ELITE Europe & Italy ha detto:
“L’industria italiana rappresenta uno dei motori principali dell’economia reale e continua ad essere di grande interesse per gli investitori domestici e internazionali. ELITE permette l’accesso a numerose opportunità di finanziamento aiutando a migliorare la visibilità e attrattività di queste imprese mettendole in contatto con potenziali investitori. Sono 380 le società nel settore dell’industria che fanno parte dell’ecosistema di ELITE e con una community di oltre 900 aziende in 33 paesi, il nostro programma dà un ulteriore impulso al percorso di crescita di queste aziende innovative aiutandole a porsi obiettivi sempre più ambiziosi e di raggiungerli attivando un nuovo set di strumenti manageriali e di conoscenze.”
Marco Turrina, Amministratore Delegato di Banca Akros – Gruppo Banco BPM ha dichiarato:
“Per il secondo anno Banca Akros ha accolto con forte interesse l’iniziativa di Borsa Italiana. Per i gruppi industriali il focus resta su piani d’investimento ed M&A che la borsa ha saputo finalmente valorizzare; al contrario del 2017, minore è la concorrenza del credito come alternativa al mercato azionario, mentre la domanda strutturale su azioni Small e Mid Cap, creata dagli incentivi PIR, ha solo perso la verve più speculativa. L’impegno di Banca Akros-Gruppo Banco BPM è verso quelle società, nuove per il mercato, che possono beneficiare di queste prospettive”.
Mauro Micillo, Responsabile Divisione Corporate & Investment Banking di Intesa Sanpaolo e Amministratore Delegato di Banca IMI ha detto:
“L’industria manifatturiera italiana ha chiuso un 2017 particolarmente positivo, tra i migliori anni del post-crisi: il fatturato è aumentato del 4,3% grazie al contributo sia della componente interna, sostenuta dalla ripresa del ciclo degli investimenti, sia di quella estera, supportata da esportazioni in crescita. L’Italia è ancora la seconda manifattura d’Europa, ma siamo frazionati in una miriade di aziende di piccole e medie dimensioni. È necessario colmare un gap dimensionale avviando un percorso che porti verso una maggiore managerializzazione e internazionalizzazione delle imprese italiane. In questo scenario, abbiamo voluto creare all’interno della nostra Banca una struttura di Corporate Finance appositamente dedicata alle piccole e medie imprese per supportarle nel loro percorso di sviluppo e accelerarne l’accesso al mercato dei capitali”.
Luigi de Bellis, Co-Responsabile Ufficio Studi di Equita ha commentato:
“Il settore industriale sta cambiando a una velocità e con una pervasività, che non ha precedenti nella storia, creando forti discontinuità. Il mercato azionario italiano esprime degli esempi di eccellenza e di lungimiranza nel settore industriale, in grado di cogliere i cambiamenti in atto e le forze “dirompenti” (sia nei prodotti che nei processi), con management team in grado di anticipare i trend di mercato. Queste aziende continuano ad essere di forte interesse e premiate dagli investitori internazionali, e giocano un ruolo significativo sul mercato italiano in termini dimensionali”.
Adrian Lewis, Head of Equity Capital Markets, EMEA di HSBC ha dichiarato:
“In un momento storico complesso come quello che stiamo vivendo, diventa fondamentale il ruolo di facilitatori che le banche ricoprono nella relazione tra società industriali e investitori specializzati nel settore. HSBC come banca globale può contare su un una presenza capillare in tutto il mondo, a supporto delle società industriali che rappresentano un asset strategico per l’economia italiana. In particolare, come HSBC Italia ci assumiamo l’impegno di rafforzare le partnership con le mid-cap italiane, segmento relativamente giovane per la nostra banca, rappresentato dalle aziende con fatturati compresi tra 150 milioni e 2 miliardi con una forte vocazione internazionale”.
Guglielmo Manetti, Amministratore Delegato di Intermonte SIM ha detto:
“Siamo molto lieti di partecipare a questa seconda edizione dell’evento dedicato all’Industria e rappresentato dalle migliori eccellenze italiane, in particolare nel segmento delle mid e small caps. Ci auguriamo che il settore possa continuare ad esprimere una crescita costante e accompagnare i successi imprenditoriali verso nuovi sbarchi in Borsa, importante opportunità di creazione di valore futuro. In qualità di broker indipendente leader nel segmento delle mid e small caps per numero di IPO e società coperte dalla ricerca, Intermonte continua a supportare le imprese del settore in questi momenti fondamentali del loro ciclo di vita, cercando di individuare con loro i percorsi più congrui per la raccolta di nuovi capitali, di proporre al mercato una struttura di offerta coerente con le proprie strategie di crescita ed essere quindi quanto più attrattive per investitori italiani ed esteri”.
Ruggero Bottazzi, Head of Italian Equities di Kepler-Cheuvreux ha commentato:
“I settori rappresentati dall' Italian Equity Week organizzata da Borsa Italiana a cui, come KeplerCheuverux, siamo orgogliosi di aver contribuito, rappresentano il biglietto da visita delle eccellenze italiane nel mondo. In un momento di incertezza per la nostra economia, dovuto ai dati di rallentamento della crescita del nostro GDP, come broker internazionale indipendente con il maggior numero di società coperte in Europa continentale, ribadiamo il nostro forte impegno a promuovere e incrementare la visibilità delle eccellenze italiane presso gli investitori domestici e internazionali. Tale impegno è rappresentato dal rafforzamento del nostro uffici studi, dall’incremento del numero delle società italiane coperte e dalla costante e proficua collaborazione con Borsa Italiana. Siamo certi che gli investitori sapranno apprezzare la qualità assoluta delle società presenti nei 3 giorni della conferenza, investendo su di esse e sostenendole nei programmi di crescita futuri”.
Sergio Farioli, Partner di McKinsey ha dichiarato:
“Il settore industriale si trasformerà in modo più radicale nei prossimi cinque anni rispetto a quanto avvenuto negli ultimi venti. Questa trasformazione porterà a una crescita potenziale del mercato pari a oltre 500 miliardi di dollari, ma gli operatori tradizionali devono attrezzarsi per catturare la loro parte. La nostra indagine, che ha coinvolto oltre 300 senior leader del settore, evidenzia cinque azioni vincenti: investire sui nuovi modelli di business, creare alleanze in un’ottica di ecosistema, trasformare l’organizzazione a tutti i livelli, promuovere una riallocazione delle risorse con particolare riguardo alla riqualificazione della forza lavoro, infine rendere più agili i processi aziendali. Queste azioni richiedono un approccio integrato, oltre a capacità di visione e un po' di coraggio per guidare il cambiamento”.
Stefano Rangone, Global Head of Equity Capital Markets di Mediobanca ha detto:
“L’interesse di società e investitori per questa giornata evidenzia la rilevanza dei settori industriale ed infrastrutturale per il nostro tessuto economico. Il successo delle recenti quotazioni di società industriali ed infrastrutturali presso Borsa Italiana, non solo testimoniano la qualità e l’innovazione delle nostre aziende, ma anche la capacità del mercato di riconoscerne in pieno il valore e l’unicità”.
Alfredo De Falco, Head of Corporate & Investment Banking Italy di UniCredit ha commentato:
“L'Italia è la seconda economia manifatturiera d'Europa e una delle maggiori al mondo, non sorprende quindi che il settore industriale rappresenti grande parte delle esportazioni italiane e sia una delle componenti principali del PIL. UniCredit è fortemente impegnata a sostegno del settore: nel corso del primo semestre 2018 abbiamo aumentato il credito a disposizione delle imprese di questo segmento di oltre 6 miliardi. Inoltre, facendo leva sulla sua piattaforma internazionale, UniCredit è in grado di facilitare il rapporto delle imprese italiane con gli investitori istituzionali per consentire un ulteriore sviluppo di questo importante settore economico”.
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