Al via le Azioni Sviluppo
Assolombarda e Borsa Italiana presentano il nuovo strumento studiato per favorire la crescita delle imprese nella continuità gestionale dell’imprenditore
08 Nov 2007 - 11:10
Assolombarda e Borsa Italiana presentano le Azioni Sviluppo, un nuovo strumento studiato per favorire la crescita delle imprese nella continuità gestionale dell’imprenditore e che, a fronte del diritto di voto limitato, offre dividendi maggiorati. In caso di cessione o perdita della quota di controllo, le Azioni Sviluppo vengono convertite automaticamente in ordinarie.
Milano, 8 novembre 2007 – Favorire la crescita e lo sviluppo delle imprese italiane, garantire il valore della continuità imprenditoriale, permettere al mercato di partecipare alla valorizzazione dell’impresa o attraverso progetti di sviluppo con l’imprenditore o attraverso il beneficio della contendibilità. Sono queste le caratteristiche delle Azioni Sviluppo, il nuovo prodotto finanziario messo a punto da Assolombarda e Borsa Italiana, in collaborazione con Mediobanca e Studio Legale Bonelli Erede Pappalardo.
L’innovativo progetto, presentato nel marzo scorso dal Presidente di Assolombarda, Diana Bracco, e dall’Amministratore Delegato di Borsa Italiana, Massimo Capuano, è oggi diventato un prodotto a disposizione delle imprese. Nel corso di questi mesi, infatti, sono state semplificate e standardizzate le caratteristiche dei nuovi titoli seguendo le indicazioni e i suggerimenti di investitori istituzionali, studi legali e operatori finanziari.
“Su scala mondiale le nostre imprese, anche quelle di media dimensione, risultano spesso troppo piccole per poter competere nel gioco della crescita attraverso acquisizioni”, spiega Giorgio Basile, Consigliere incaricato per Ricerca e Innovazione di Assolombarda e ideatore delle nuove Azioni Sviluppo. “Per poterle aiutare a divenire anche predatori e non solo prede occorre fornire loro strumenti atti ad incrementare il capitale di rischio senza che a causa di ciò tali imprese divengano subito contendibili. È importante peraltro sottolineare”, conclude Basile, “che le Azioni Sviluppo si convertono in azioni ordinarie nel momento in cui ciò è patrimonialmente rilevante, e cioè quando la società diventa contendibile”.
“Con questo nuovo strumento – ha commentato Luca Lombardo, Responsabile dei mercati per le Piccole e Medie imprese di Borsa Italiana – proseguiamo con lo sviluppo di prodotti e servizi sempre più vicini alle esigenze degli imprenditori italiani. Ci piace inoltre sottolineare come la validità di questo nuovo progetto sia stata confermata dal grande interesse che abbiamo riscontrato presso gli investitori istituzionali che investono nelle aziende familiari italiane”.
Le finalità delle Azioni Sviluppo
Le Azioni Sviluppo contemperano in maniera innovativa, nell’ambito del nostro ordinamento societario, le esigenze di protezione dei soci di minoranza con l’aspirazione dell’azionista di maggioranza a mantenere il controllo della società per realizzare un valido progetto imprenditoriale. In tal modo possono favorire l’apertura delle imprese italiane al mercato dei capitali di rischio. Le Azioni Sviluppo sono un “patto” tra imprenditore e mercato. Il mercato investe nell’imprenditore, ed accetta di non partecipare alla gestione, sul presupposto che l’imprenditore mantenga il controllo in quanto essenziale alla realizzazione del progetto su cui ha investito. Se l’imprenditore viene meno al patto, scendendo sotto il 50%, il controllo passa al mercato.
Le caratteristiche delle Azioni Sviluppo
- le Azioni Sviluppo sono emesse da società quotate o non quotate nelle quali, al momento dell’emissione, la maggioranza delle azioni con diritto di voto nell’assemblea ordinaria (la “Partecipazione di Controllo”) sia detenuta, anche indirettamente attraverso società controllate, da un’unica persona fisica, o da un gruppo di persone fisiche legate tra loro da rapporti familiari (la predetta persona fisica o, collettivamente, persone fisiche, nonché tutti coloro che acquisteranno a causa di morte la Partecipazione di Controllo o sue porzioni sono in seguito definiti “Soggetto Controllante”);
- le Azioni Sviluppo sono convertite automaticamente in Azioni Ordinarie nel caso in cui il Soggetto Controllante perda, per qualunque ragione, tale posizione;
- le Azioni Sviluppo hanno diritto di voto nelle assemblee chiamate ad autorizzare l’adozione di misure difensive in caso di offerta pubblica d’acquisto (art. 104 T.U.F.) e in quelle chiamate a deliberare in caso di azioni di responsabilità nei confronti dei componenti gli organi di amministrazione e controllo. Di conseguenza le Azioni Sviluppo sono ricomprese nell’oggetto di un’eventuale offerta pubblica d’acquisto obbligatoria ex art. 106 T.U.F;
- le Azioni Sviluppo attribuiscono ai loro possessori un privilegio patrimoniale costituito da una maggiorazione percentuale, da fissarsi al momento della emissione, rispetto al dividendo attribuito alle azioni ordinarie;
- le Azioni Sviluppo non devono rappresentare meno del venticinque per cento del capitale complessivo post emissione della società e, essendo azioni a voto limitato, non possono, insieme alle eventuali altre azioni a voto limitato, eccedere la metà del capitale sociale.
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