Gruppo Borsa Italiana: Bilancio Consolidato 2006
Ricavi: 278,5 milioni di euro (228,3 nel 2005, +22%). Utile netto: 63,4 milioni di euro (52,2 nel 2005, +21,4%)
29 Mar 2007 - 18:15
GRUPPO BORSA ITALIANA: BILANCIO CONSOLIDATO 2006
Ricavi: 278,5 milioni di euro (228,3 nel 2005, +22%)
Utile netto: 63,4 milioni di euro (52,2 nel 2005, +21,4%)
BORSA ITALIANA SPA: BILANCIO 2006
Ricavi: 146,2 milioni di euro (133,3 nel 2005, +9,6%)
Utile netto: 49,2 milioni di euro (43,1 nel 2005, +14,1%)
Proposta di dividendo di 2,70 euro per azione
Il Consiglio di Amministrazione di Borsa Italiana Spa, riunitosi oggi, ha esaminato e approvato il progetto di bilancio consolidato e civilistico 2006.
Il bilancio consolidato 2006 si è chiuso con ricavi per 278,5 milioni di euro (228,3 milioni di euro nel 2005, +22%) e utili per 63,4 milioni di euro (52,2 nel 2005, +21,4%).
Il bilancio di Borsa Italiana Spa si è chiuso con ricavi per 146,2 milioni di euro (133,3 milioni di euro nel 2005, +9,6%) ed un utile netto per 49,2 milioni di euro (43,1 milioni di euro nel 2005, +14,1%).
I progetti di bilancio civilistico e consolidato verranno sottoposti all’Assemblea ordinaria degli Azionisti convocata per il 26 aprile 2007 in I convocazione e per il 27 aprile 2007 in II convocazione, con la proposta di distribuzione di un dividendo pari a 2,7 euro per azione che colloca il pay-out al 89% dell’utile di Borsa Italiana S.p.A.
Il Gruppo Borsa Italiana
Nel 2006 i ricavi del Gruppo Borsa Italiana hanno raggiunto i 278,5 milioni di euro, con un incremento del 22% rispetto al 2005 anche a seguito del consolidamento del 49% del Gruppo MTS.
In crescita l’Ebitda a 114,3 milioni di euro (+18%) e l’Ebit a 106,6 milioni di euro (+23%) con una incidenza sui ricavi, rispettivamente, del 41 e del 38%; grazie alla costante attenzione all’efficienza operativa, questi risultati sono stati raggiunti con i corrispettivi per i servizi di trading e post trading più bassi d’Europa.
La ripartizione dei ricavi per tipologia di business vede il listing and cash trading raggiungere 82,2 milioni di euro, il settlement & custody 64,3 milioni di euro, i services 47 milioni di euro, mentre i ricavi del derivatives trading sono pari a 20,8 milioni di euro. Il clearing ha toccato 35,1 milioni di euro ed MTS 29,1 milioni di euro.
Il listing & cash trading rappresenta il 30% dei ricavi complessivi, il settlement & custody il 23%, i services il 17%, il clearing il 13%, MTS il 10% ed il derivatives trading il 7%.
Borsa Italiana Spa
Il 2006 ha rappresentato il quarto anno consecutivo di crescita per il mercato azionario italiano (indice MIB + 19% nel 2006 e + 82,5% da fine 2002), nonché l’anno in cui si è raggiunto il massimo storico di 311 società quotate (+29 rispetto al 2005) a seguito di 46 nuove ammissioni e 17 revoche per una capitalizzazione complessiva di 779 miliardi di euro e pari al 52,8% del Prodotto Interno Lordo.
Al 31 dicembre 2006 le 311 società quotate sui mercati di Borsa Italiana erano così suddivise: 21 nel segmento MTA International, 84 nel segmento Blue Chip (-5), 76 nel segmento Star (+5), 103 nel segmento Standard (-1), 26 nel Mercato Expandi (+8) ed 1 nel segmento Investment Companies.
La media giornaliera degli scambi di tutti gli strumenti azionari ha raggiunto un nuovo massimo storico per il mercato italiano con oltre 252.000 contratti (+21% sul 2005) e un controvalore di 4,9 miliardi di euro (+23% sul 2005). In particolare, negli scambi di azioni il mercato italiano, con una media giornaliera di 226.500 contratti, si posiziona al terzo posto in Europa dopo Euronext e LSE mentre in termini di controvalore Borsa Italiana risulta quarta in Europa.
Il mercato borsistico italiano si distingue in ambito europeo per la liquidità relativa delle proprie azioni, come evidenziato dalla conferma del primato in termini di turnover velocity, l’indicatore che - rapportando il controvalore degli scambi telematici alla capitalizzazione - segnala il tasso di rotazione annuale delle azioni. La turnover velocity italiana era infatti pari a 157,6%, a fronte di 143,8% di Deutsche Börse, 123,9% della Borsa spagnola, 106,4% di OMX.
Borsa Italiana è anche il mercato più competitivo in termini di fees di trading e post trading, come indica un’indagine svolta dalla Commissione Europea.
A livello europeo Borsa Italiana si posiziona al settimo posto per capitalizzazione, preceduta da LSE (2.877), Euronext (2.812), Deutsche Boerse (1.242), BME (1.003), SWX (919), OMX (851).
Nel corso dello scorso anno è stata dato il via all’ammissione alle negoziazioni, nel segmento MTF, delle Investment Companies, una particolare tipologia di società per azioni il cui oggetto sociale esclusivo prevede l’investimento in partecipazioni di maggioranza o minoranza in società quotate e non. E’ stato creato il nuovo segmento MTA International, con l’avvio delle negoziazioni di 21 titoli di Blue Chip dell’EuroStoxx50, ed è stata costituita ProMac, la società di promozione del Sistema di Scambi Organizzati MAC (Mercato Alternativo dei Capitali) che faciliterà l’accesso delle piccole e medie imprese al capitale di rischio.
Il 2006 è stato anche caratterizzato dalle ottime performance degli ETF e dei securitized derivatives e per entrambi Borsa Italiana si conferma prima in Europa per gli scambi eseguiti su propri sistemi telematici.
Gli scambi di ETF sono più che raddoppiati per controvalore (+102%) e numero di contratti medi giornalieri (+117%); a fine anno gli ETF quotati erano 87 (30 a fine 2005) per un patrimonio complessivo di 7,6 miliardi di euro.
I securitized derivatives sono cresciuti del 45% per controvalore e del 10% per numero di contratti medi. L’incremento del numero di strumenti quotati, 3.690 covered warrant e 957 certificates a fine 2006, è anche il risultato del c.d. passporting dei prospetti all’interno dell’Unione Europea.
Il mercato italiano dei derivati ha registrato nuovi record con un aumento dei volumi (+22%) superiore a quello in media registrato dagli altri mercati europei (+15%); le opzioni e i futures su azioni, cresciuti in media del 26%, si confermano gli strumenti più negoziati dell’Idem con una quota di mercato complessiva del 73% e una crescita del 20% dei titoli sottostanti.
Le Società e i servizi del Gruppo Borsa Italiana
Monte Titoli nel corso del 2006 ha continuato a lavorare per consentire un maggiore grado di interoperabilità tra sistemi e per assicurare più libertà agli operatori nella scelta del fornitore di servizi di post-trading. In merito la Commissione Europea ha espresso un particolare apprezzamento delle funzionalità sviluppate dalla società a supporto di un modello di ‘multiple CCP’.
In seguito alla ulteriore riduzione dei corrispettivi per le operazioni di liquidazione attuata a partire dall’1 gennaio 2006, i ricavi del settlement sono cresciuti del 3% (da 23,3 a 24 milioni di euro), ben al di sotto della crescita delle operazioni di liquidazione (+15%); parallelamente, il costo medio unitario per operazione di regolamento in EXPRESS II si è ridotto del 10% (da 0,466 euro nel 2005 a 0,421 euro nel 2006), con risparmi consistenti per i clienti quantificabili nell’ordine di 2,6 milioni di euro.
Per quanto riguarda il custody, i ricavi sono cresciuti del 14% (da 35,4 a 40,2 milioni di euro). Rispetto a fine 2005 i titoli in custodia sono aumentati del 6% sia in numero di specie, sia in valore nominale. A fine dicembre 2006 i partecipanti al sistema di gestione accentrata erano complessivamente 2.334, di cui l’85% rappresentati da emittenti.
I ricavi di Cassa di Compensazione e Garanzia hanno registrato una crescita del 10% a 35,1 milioni di euro. A fine 2006 i partecipanti al clearing erano 128, di cui 46 esteri. Il numero dei partecipanti al clearing azionario è sceso da 110 a 109, con un aumento degli esteri da 35 a 38; in contrazione il numero dei partecipanti al clearing dei derivati (da 87 a 82), ma resta stabile a 25 il numero degli aderenti esteri; in aumento i partecipanti al clearing obbligazionario (da 11 a 15).
Nel 2006 i ricavi non captive di BIt Systems sono cresciuti dell’80% fino a rappresentare il 19% dei ricavi totali.
Nel secondo semestre 2006 è stato avviato il processo di insourcing dei servizi ICT. Si prevede che tale processo sarà completato per il mercato dei derivati (IDEM) nel primo semestre 2007 e per il mercato del cash trading entro la fine del 2007. L’insourcing consentirà al gruppo Borsa Italiana di contenere i costi di gestione dell’ICT e di avere un controllo diretto del livello dei servizi offerti, con un miglioramento importante nella governance del sistema.
Piazza Affari Gestione e Servizi ha visto crescere i ricavi dell’attività del Congress & Training Center (+18%), grazie al buon andamento dell’attività in termini di clienti (+22%), di giorni di occupazione (+22%) e di eventi ospitati (+32%). In accordo con le linee strategiche di sviluppo di Piazza Affari, nel 2006 è cresciuta maggiormente la componente no captive dei ricavi (+22%), arrivando al 38% dei ricavi della società.
Nel 2006 è entrata a regime la nuova struttura proprietaria del Gruppo MTS con il 60,37% delle azioni della capogruppo MTS S.p.A. possedute dal nuovo azionista di riferimento, la holding di controllo MBE, partecipata da Euronext e Borsa Italiana; il restante capitale sociale è diffuso tra una pluralità di intermediari finanziari con quote singole che non superano il 5%.
Il Gruppo Borsa Italiana ha già da tempo diversificato i propri ricavi puntando sui servizi e prodotti informativi relativi ai dati del mercato; il risultato di tale scelta strategica è che attualmente l’incidenza di questa business unit sui ricavi aggregati è maggiore che nelle altre borse, eccezion fatta per il LSE.
Nel 2006 i ricavi per la vendita di servizi informativi sono stati pari a 40,1 milioni di euro (+11%) di cui 34 milioni per i servizi DDM; in grande crescita (+56%) anche i ricavi legati a linee di prodotti e servizi innovativi per i clienti istituzionali.
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