Gruppo Borsa Italiana: Bilancio Consolidato 2005
Utile netto: 52 milioni di euro Ricavi: 228,3 milioni di euro
29 Mar 2006 - 19:49
GRUPPO BORSA ITALIANA: BILANCIO CONSOLIDATO 2005
Utile netto: 52 milioni di euro (36,2 nel 2004, +44%)
Ricavi: 228,3 milioni di euro (195,2 nel 2004, +17%)
BORSA ITALIANA SPA: BILANCIO 2005
Utile netto: 42,9 milioni di euro (31,9 nel 2004, +34%)
Ricavi: 133,4 milioni di euro (117,5 nel 2004, +14%)
Proposta dividendo di 2,00 euro per azione
Il Consiglio di Amministrazione di Borsa Italiana Spa, nella sua riunione di oggi, ha esaminato e approvato il progetto di bilancio consolidato e civilistico 2005.
Il bilancio consolidato 2005 si è chiuso con utili per 52 milioni di euro (36,2,nel 2004, +44%) e ricavi per 228,3 milioni di euro (195,2 milioni di euro nel 2004, +17%).
Il bilancio di Borsa Italiana Spa si è chiuso con un utile netto di 42,9 milioni di euro (31,9 milioni di euro nel 2004, +34%) e ricavi per 133,4 milioni di euro (117,5 milioni di euro nel 2004, +14%).
Il Gruppo ha adottato i principi contabili internazionali (IFRS) a partire dal 1° gennaio 2005 procedendo conseguentemente alla rideterminazione del consuntivo 2004.
L’area di consolidamento è variata a seguito dell’acquisizione del Gruppo MTS, avvenuta nella seconda metà del mese di novembre 2005; il conto economico consolidato include i dati del solo mese di dicembre.
I progetti di bilancio civilistico e consolidato verranno sottoposti all’Assemblea ordinaria degli Azionisti convocata per il 20 aprile 2006 in I convocazione e per il 21 aprile 2006 in II convocazione, con la proposta di distribuzione di un dividendo pari a 2,00 euro per azione che colloca il pay-out al 75,6% dell’utile di Borsa Italiana S.p.A.
Il Gruppo Borsa Italiana
Nel corso del 2005, i ricavi del Gruppo Borsa Italiana sono stati pari a 228,3 milioni di euro (195,2 nel 2004, +17%) mentre l'utile netto è stato di 52 milioni di euro (36,2 nel 2004, +44%).
Grazie alla crescita dei ricavi complessivi, l’Ebitda è stato di 96,2 milioni di euro (73,0 nell’esercizio 2004, +32%) e il risultato operativo (Ebit) si è attestato a 86,7 milioni di euro (61,8 nel 2004, +40%).
In termini di ripartizione dei ricavi per tipologia di business, il cash trading ha raggiunto nel 2005 47,2 milioni di euro, gli info services i 36 milioni di euro, il custody i 35,4 milioni di euro mentre i ricavi del clearing hanno toccato i 31,7 milioni di euro. Seguono il listing con 27,3 milioni di ricavi, il settlement con 23,3 milioni di euro, il derivatives trading con 19,2 milioni di euro, e altri ricavi per 8,2 milioni di euro.
In percentuale, il cash trading rappresenta il 22% dei ricavi, gli info services il 16%, il custody il 15%, il clearing il 14%, il listing il 12%, il settlement il 10%, il cash derivatives l’8%, altri ricavi il 3%.
Il patrimonio netto del Gruppo, pari a 252,3 milioni di euro, oltre che dall’utile dell’esercizio di competenza del Gruppo, pari a 50 milioni di euro, è composto per 8,4 milioni di euro dal capitale sociale, per 1,7 milioni di euro dalla riserva legale, per 142,4 milioni di euro dalla riserva da sovrapprezzo azioni, per 1,5 milioni di euro dalla riserva di transizione agli IFRS e per 48,3 milioni di euro da altre riserve.
Borsa Italiana Spa
Il bilancio di Borsa Italiana Spa si è chiuso con un utile netto di 42,9, milioni di euro (31,9 milioni di euro nel 2004, +34%) e ricavi per 133,4 milioni di euro (117,5 milioni di euro nel 2004, +14%).
A fine 2005, a seguito di 19 nuove ammissioni e 15 revoche, le società quotate sui mercati di Borsa Italiana erano 282 (+4 rispetto a fine 2004), di cui 89 nel segmento Blue Chip (+4), 71 nel segmento Star (-1), 104 nel segmento Standard (-4) e 18 nel Mercato Expandi (+5).
Il positivo andamento dei corsi e l’ammissione di nuove società ha determinato - per il terzo anno consecutivo - una crescita della capitalizzazione complessiva delle società domestiche quotate, che ha raggiunto i 677 miliardi di euro (581 a fine 2004), pari al 47,7% del Prodotto Interno Lordo (41,9% a fine 2004): il valore più elevato dal giugno 2001 e che la pone al settimo posto a parimerito con OMX (680) e dietro a LSE (2.593), Euronext (2.295), Deutsche Börse (1.035), BME (814) e Swiss Exchange (793).
La media giornaliera degli scambi di tutti gli strumenti cash sulle piattaforme
dell’azionario e dei securitised derivatives è stata pari a 207.761 contratti (153.404 nel 2004, +35,4%) e a 4 miliardi di euro di controvalore (2,9 nel 2004, +35,3%), raggiungendo un nuovo massimo storico per il mercato italiano. Il numero di contratti e il controvalore complessivo hanno raggiunto, rispettivamente, 53,2 milioni di contratti (42,4 nel 2004, +25,5%) e 1.016 miliardi di euro (754 nel 2004, +34,7%).
In particolare, con una media giornaliera di 3,7 miliardi di euro (2,9 miliardi nel 2004,+30,8%), anche nel 2005 Borsa Italiana ha confermato la quarta posizione in Europa per gli scambi di azioni sui sistemi telematici, preceduta da Euronext (6,9 miliardi di euro), LSE (6,1 miliardi di euro) e Deutsche Börse (4,4 miliardi di euro); davanti a BME (3,3 miliardi di euro), SWX/Virt-x (2,1 miliardi di euro) e OMX (2,1 miliardi di euro).
La situazione è ancora migliore per quanto riguarda il numero dei contratti negoziati, dove il mercato italiano, con un controvalore medio giornaliero di 184.500 contratti (+38,7%), ha registrato la crescita più elevata tra le principali Borse e ha superato Deutsche Börse, posizionandosi al terzo posto dopo Euronext e LSE.
In particolare, nel 2005 sono aumentati in maniera consistente gli scambi di azioni, pari a 47,2 milioni di contratti (+38%) per un controvalore complessivo di 954,8 miliardi di euro (+30%).
Nel contesto europeo il mercato italiano continua a distinguersi per l’elevata liquidità relativa delle proprie azioni, come evidenziato dal primato in termini di turnover velocity, l’indicatore che - rapportando il controvalore degli scambi sui sistemi telematici alla capitalizzazione – segnala il tasso di rotazione annuale delle azioni. Nel 2005 la turnover velocity italiana è risultata infatti pari al 151,9% (137,1% nel 2004), a fronte del 117,0% di Deutsche Börse, del 112,9% della BME, del 90,7% di OMX e dell’ 88,5% di Euronext.
Le attività nel 2005
Le attività realizzate nel 2005 rappresentano un’ulteriore messa a punto della struttura organizzativa, regolamentare e tecnologica del mercato italiano, che si conferma così tra i migliori al mondo per liquidità. Nel 2005 i tassi di crescita degli scambi di azioni e derivati azionari rispetto al 2004 sono risultati i più elevati nel confronto con le principali piazze finanziarie europee.
L’Idem, il mercato dei derivati italiani, ha visto una delle maggiori crescite dalla sua nascita. Nonostante la serrata concorrenza dei principali mercati internazionali dei derivati, i futures su azioni e le opzioni su azioni negoziati sull’Idem, hanno visto una crescita dei contratti standard rispettivamente del 244% e del 31%, mentre l’open interest è cresciuto in media d’anno del 37%.
SeDeX – il mercato italiano dei securitised derivatives – ha registrato un aumento del controvalore del 200% portandosi al primo posto in Europa per volumi negoziati davanti al mercato tedesco e a quello svizzero.
Il mercato degli Etf è balzato al primo posto in Europa per contratti sui sistemi telematici, con una notevole crescita della liquidità (+170%) e del numero dei prodotti quotati.
Il Mercato Obbligazionario e dei Titoli di Stato (MOT) è stato oggetto di una profonda rivisitazione regolamentare e tecnologica, con la piena integrazione tra Mot ed EuroMot, che ora utilizzano entrambi la stessa piattaforma tecnologica che supporta il mercato azionario.
La crescente visibilità dell’indice S&P/MIB, che rappresenta un riconosciuto benchmark, ha contribuito all’apprezzamento del nostro mercato a livello internazionale, confermato anche dall’elevato numero di intermediari esteri che accedono direttamente ai nostri mercati (dei 125 intermediari il 31% sono internazionali).
L'acquisizione di MTS in partnership con Euronext consente di ampliare la gamma di prodotti e servizi a disposizione dei clienti, di lanciarne di nuovi, oltre ad aumentare la internazionalizzazione del Gruppo.
Monte Titoli ha consolidato la sua vocazione internazionale. Infatti, a partire da aprile dell’anno scorso, i contratti negoziati sull’EuroMot vengono inviati al regolamento verso i sistemi di settlement esteri indicati dai singoli intermediari per il tramite della nuova piattaforma X-TRM; nello stesso tempo Express II – il sistema di liquidazione e regolamento gestito da Monte Titoli – ha visto estendersi la propria operatività anche a piattaforme di trading di mercati esteri, la prima delle quali – BrokerTec – gestita dalla società di diritto inglese ICAP. Sul fronte dei servizi a valore aggiunto offerti alla propria clientela, il servizio FIS (Flussi Informativi Standardizzati), che permette agli intermediari di segnalare agli emittenti i nominativi dei percettori di dividendi azionari, ha raggiunto a fine esercizio una quota di mercato del 60% circa. Al 31 dicembre 2005, il numero dei partecipanti al servizio era di 68 intermediari e di 317 emittenti.
Cassa di Compensazione e Garanzia ha proseguito la politica del Gruppo di ampliamento e diversificazione delle aree di business ed ha allargato l’offerta di servizi collaterali al clearing mentre ha proseguito, ed esteso, sul piano nazionale e su quello internazionale, i contatti con nuovi mercati per l’offerta dei propri sistemi di garanzia.
BIt Systems, società di Information and Communication Technology del Gruppo Borsa Italiana, ha ulteriormente rafforzato l’attività non captive per importanti clienti anche attraverso l’apertura dell’hub di Londra, che si aggiunge a quelli di Milano e Roma.
E’ proseguito lo sviluppo delle attività della controllata Piazza Affari Gestioni e Servizi, che gestisce il Congress and Training Center di Palazzo Mezzanotte.
Sono stati introdotti gli indici All Stars, Star e TechStar e le versioni total return dei diversi indici italiani; per Mib, Mibtel e Midex si è proceduto a una revisione dei panieri. Per favorire la riduzione degli spreads e agevolare l’operatività di intermediari e investitori, sono stati modificati i ticks di negoziazione su azioni e futures su azioni.
Nel corso del 2005 sono stati posti in atto una serie di interventi sul pricing dei servizi di trading, clearing e settlement, nell’ottica di razionalizzarne la struttura e di condividere con i partecipanti al mercato i recuperi di efficienza, restituendo loro parte del valore creato.
A titolo esemplificativo, la trading fee media per gli scambi azionari è scesa del 14% rispetto al 2004 attestandosi a 0,341 euro, un livello di assoluta competitività sul piano internazionale.
I lavori per l’aggiornamento del Codice di Autodisciplina delle società quotate, iniziati nel 2005, si sono completati nel 2006 con la recente presentazione della nuova versione del Codice alla comunità finanziaria.
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