040401_Cda Bilancio

COMUNICATO STAMPA

 

BORSA ITALIANA SPA: BILANCIO 2003

Ricavi: 123.8 milioni di euro (134.2 nel 2002)

Utile netto: 23.4 milioni di euro (25.5 nel 2002)

Proposta dividendo di 1.20 euro per azione

GRUPPO BORSA ITALIANA: BILANCIO CONSOLIDATO 2003 (*)

Ricavi: 180.2 milioni di euro (148.9 nel 2002)

Utile netto: 19.6 milioni di euro (30.4 nel 2002)

 

Il Consiglio di Amministrazione di Borsa Italiana Spa, nella sua riunione di oggi, ha esaminato e approvato il progetto di bilancio 2003 che si è chiuso con un utile netto di 23.4 milioni di euro (25.5 milioni di euro nel 2002) e con ricavi per 123.8 milioni di euro (134.2 milioni di euro nel 2002).

Il Consiglio ha altresì esaminato e approvato il progetto di bilancio consolidato 2003 che si è chiuso con ricavi per 180.2 milioni di euro (148.9 milioni di euro nel 2002, che non vedeva nel conto economico il contributo di Monte Titoli Spa).

Il progetto di bilancio civilistico e consolidato verrà sottoposto all'Assemblea ordinaria degli Azionisti convocata per il 29 aprile 2004 in I° convocazione e per il 13 maggio 2004 in II° convocazione con la proposta di distribuzione di un dividendo pari a 1.20 euro per azione che colloca il pay-out all'83% (+8.6% rispetto all'esercizio 2002).

Il risultato operativo pre-goodwill del Gruppo è cresciuto, raggiungendo i 51.7 milioni di euro (48.3 nel 2002, +7.0%). Come conseguenza dell'effetto dell'ammortamento della differenza di consolidamento -collegata all'acquisizione di Monte Titoli- e della riduzione dei margini operativi per la società controllante, parzialmente bilanciata dal contributo delle società controllate, l'utile netto è stato pari a 19.6 milioni di euro (30.4 nel 2002).

Grazie all'integrazione di Monte Titoli la ripartizione dei ricavi del Gruppo, pari a 180.2 milioni di euro, presenta una composizione maggiormente equilibrata e più vicina, rispetto al passato, a quella dei principali competitors europei.

Il peso complessivo dei ricavi da listing (che includono i corrispettivi di ammissione e le fees annuali di quotazione degli strumenti azionari, di quelli a reddito fisso, dei covered warrant e degli Etf) è pari al 12.5% (18.6% nel 2002), quello dei ricavi per servizi di negoziazione al 37.2% (47.3% nel 2002) e quello dei ricavi da vendita di servizi informativi al 17.2% (21.9% nel 2002). Il peso dei ricavi da clearing è pari al 10.2% (8.4% nel 2002), quello delle attività di custody e settlement al 19.3%, mentre gli altri ricavi incidono per il 3.6% (3.8% nel 2002).

Il valore della produzione di Borsa Italiana Spa, pari a 123.8 milioni di euro, è costituito per 66.9 milioni di euro dai corrispettivi per la fornitura di servizi di negoziazione, per 30.9 milioni dalla fornitura di servizi e prodotti informativi, per 22.6 milioni dai servizi di ammissione a quotazione degli strumenti finanziari e per i rimanenti 2.2 milioni dalla fornitura di servizi alle società del Gruppo Borsa Italiana e da altre voci di ricavo.

La gestione del Gruppo ha saputo compensare, almeno in parte, l'andamento congiunturale non favorevole incrementando efficienza ed efficacia delle proprie attività ampliando l'insieme dei servizi a valore aggiunto offerti ai partecipanti ai mercati e operando per realizzare maggiori economie di scala.

I livelli di produttività del Gruppo Borsa Italiana, infatti, rimangono elevati: il fatturato per addetto è pari a 489.000 euro, un dato superiore a quello delle principali Borse europee.

Il numero medio di addetti nel corso dell'anno è stato di 368.

La capitalizzazione complessiva dei mercati azionari ha raggiunto, a fine dicembre 2003, 487 miliardi di euro (+6.4% rispetto a fine 2002).

Borsa Italiana si è collocata al 6° posto in Europa per capitalizzazione delle società domestiche quotate e ha confermato la quarta posizione, sempre in Europa, per gli scambi di azioni sui sistemi telematici.

Il mercato italiano si distingue in ambito europeo per l'elevata liquidità relativa delle proprie azioni, come evidenziato dal primato in termini di turnover velocity, l'indicatore che -rapportando il controvalore degli scambi alla capitalizzazione- segnala il tasso di rotazione annuale delle azioni.

Nel 2003 la turnover velocity italiana era infatti pari a 143.7% a fronte di 109.7% di Deutsche Borse, 103.6% di Stoccolma e 96.9% di Madrid.

Per l'anno in corso, nonostante l'incertezza sull'evoluzione dei mercati legata a fattori macroeconomici e allo scenario geopolitico internazionale, è prevedibile che i ricavi complessivi e il risultato economico a livello di Gruppo rimangano stabili.

Milano, 1 aprile 2004

 

* Borsa Italiana, BIt Systems, Cassa di Compensazione e Garanzia, Monte Titoli, Piazza Affari Gestione e Servizi.

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