Giuditta di Nicola Règnier
NICOLA RÉGNIER
MAUBEUGE, 1591 – VENEZIA, 1667
GIUDITTA
Il dipinto, pervenuto alle Gallerie con il lascito Contarini nel 1838, è sempre stato attribuito a Nicolas Régnier e ritenuto databile agli anni tardi, verso il 1650-1660, e il restauro lo ha confermato.
Riprende, con qualche variante, una composizione già trattata dal pittore in un dipinto precedente conservato all’ Herzog Anton Ulrich-Museum di Braunschweig.
L’eroina biblica è colta nell’attimo successivo al crimine commesso; entra in scena quasi di getto, ancora trafelata, molto fiera della azione compiuta, fissando fermamente lo spettatore, ma non senza un tocco di seducente sensualità. Molto riuscito è il contrasto tra la figura in piena luce, di cui si pone in evidenza il generoso seno, dall’incarnato latteo lasciato visibile dall’ampio dècolletè, e la giovane serva collocata in ombra.
Come di consueto l’artista indulge compiaciuto nella descrizione dei riflessi di luce sulle vesti di seta, sull’effetto luccicante dei capelli e dei gioielli che indossa l’eroina.
Ha contribuito al restauro:
Gruppo UNIC
Calendario Mostre
Rivelazioni 4 – dal 29 Novembre 2019 al 24 Febbraio 2020.
Collezione del Museo di Palazzo Reale e dalla Galleria Nazionale di Palazzo Spinola di Genova
Restaurate nell’ambito del progetto Rivelazioni – Finance for Fine Arts
- Il Grechetto di Giovanni Benedetto Castiglione
- Il Baciccio di Giovanni Battista Gaulli
- Ratto di Proserpina di Bernardo Schiaffino e Francesco Maria Schiaffino - Cartonato
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Video Inaugurazione BIG 10 Gennaio 2017