Sage Therapeutics interrompe lo sviluppo del farmaco per l'Alzheimer
(Teleborsa) - Sage Therapeutics, azienda biofarmaceutica statunitense impegnata nello sviluppo di nuove terapie con il potenziale di trasformare la vita delle persone affette da disturbi debilitanti del cervello, ha annunciato che interromperà lo sviluppo del suo farmaco sperimentale per il morbo di Alzheimer, in quanto non ha raggiunto l'obiettivo principale in uno studio di fase intermedia.
Nello studio di fase 2 LIGHTWAVE, dalzanemdor (SAGE-718) non ha dimostrato una differenza statisticamente significativa rispetto al baseline nei partecipanti trattati con dalzanemdor rispetto al placebo sull'endpoint primario, si legge in una nota. Dalzanemdor è stato generalmente ben tollerato e non sono stati osservati nuovi segnali di sicurezza.
"La malattia di Alzheimer è una condizione incredibilmente complessa e devastante e le persone con lieve compromissione cognitiva e demenza lieve correlate necessitano di più opzioni di trattamento - ha affermato Barry Greene, CEO di Sage Therapeutics - Sebbene siamo delusi dai risultati dello studio LIGHTWAVE, siamo grati ai partecipanti, ai ricercatori, ai partner di assistenza, ai sostenitori dei pazienti e alla comunità dell'Alzheimer che hanno contribuito a rendere possibile questa importante ricerca. Ci auguriamo che il nostro lavoro e queste scoperte aiutino a informare la ricerca futura".
(Teleborsa) 08-10-2024 14:17
Nello studio di fase 2 LIGHTWAVE, dalzanemdor (SAGE-718) non ha dimostrato una differenza statisticamente significativa rispetto al baseline nei partecipanti trattati con dalzanemdor rispetto al placebo sull'endpoint primario, si legge in una nota. Dalzanemdor è stato generalmente ben tollerato e non sono stati osservati nuovi segnali di sicurezza.
"La malattia di Alzheimer è una condizione incredibilmente complessa e devastante e le persone con lieve compromissione cognitiva e demenza lieve correlate necessitano di più opzioni di trattamento - ha affermato Barry Greene, CEO di Sage Therapeutics - Sebbene siamo delusi dai risultati dello studio LIGHTWAVE, siamo grati ai partecipanti, ai ricercatori, ai partner di assistenza, ai sostenitori dei pazienti e alla comunità dell'Alzheimer che hanno contribuito a rendere possibile questa importante ricerca. Ci auguriamo che il nostro lavoro e queste scoperte aiutino a informare la ricerca futura".
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