Notizie Teleborsa

Eurozona, spread in aumento sopra 140 punti dopo elezioni. Rendimento BTP al top da 6 mesi

News Image (Teleborsa) - Gli spread dei rendimenti tra il Bund di riferimento e i titoli di Stato dell'Eurozona sono ancora in salita, nel pomeriggio, sulla scia dei risultati delle elezioni europee che aumentano la pressione sui mercati, soprattutto quelli di Francia e di Germania.

L'ascesa delle destre fa tremare la Francia
"I risultati delle elezioni europee hanno visto una notevole ascesa dei partiti e delle coalizioni di estrema destra nel Parlamento. L'aspetto fondamentale, sottolinea Sandra Rhouma, European Economist di AllianceBernstein, probabilmente il vero nodo dei risultati di ieri, è stata la grande vittoria di Rassemblement National (RN) in Francia, il partito di estrema destra guidato da Marine Le Pen, che ha conquistato il 31,4% (30 seggi) dei voti, mentre il partito di Macron è rimasto decisamente indietro con solo il 14,6% (13 seggi). Il Presidente in carica ha tuttavia optato per una mossa sorprendente, decidendo di sciogliere il Parlamento francese e indire nuove elezioni, che si terranno il 30 giugno e il 7 luglio. Attualmente, il rischio principale è che RN vinca anche le prossime elezioni e si assicuri un numero ancora maggiore di seggi al Parlamento, rispetto agli 88 già occupati attualmente. Nel caso in cui il partito della Le Pen dovesse riuscire a ottenere la maggioranza assoluta (almeno 289 seggi), il Presidente dell'Eliseo dovrà designare un Primo Ministro dalla maggioranza, quindi proprio dall'RN, e la leader in carica sembra essere l'opzione più probabile. Se ciò dovesse concretizzarsi, è probabile che la coabitazione (la situazione di governo diviso in cui Presidente e Primo Ministro appartengono a schieramenti opposti) perduri fino al 2027, quando si terranno le prossime presidenziali. Ciò potrebbe alimentare uno scenario di maggiore incertezza e volatilità. La principale conseguenza evidente in questa fase per l'economia e i mercati, conclude Rhouma, è il rischio fiscale associato alla conquista di più seggi da parte di RN, in un contesto in cui la Francia già non si trova in una situazione di bilancio confortevole".

Il rendimento dei titoli tedeschi a 10 anni, il punto di riferimento per l'area euro, è aumentato di 3 punti base al 2,64%.

Lo spread tra i rendimenti italiani e tedeschi è aumentato di 10,8 punti base a 140 punti base (decennale italiano a 4,06%).

Il rendimento del decennale francese segna +10,2 punti base al 3,2%, con uno spread contro il Bund di 55 punti base.

Equilibrio complesso
"L'attenzione di mercati e operatori resta puntata sui prossimi appuntamenti elettorali in UK e USA, dichiara Richard Flax, Chief Investment Officer di Moneyfarm. Per quanto riguarda il Regno Unito, qui i sondaggi sono unanimi e prevedono una vittoria schiacciante del Partito Laburista guidato da Keir Starmer, la cui elezione dovrebbe essere accolta favorevolmente anche dal mercato. Lo dimostrerebbe il fatto che nel corso delle ultime settimane la sterlina si sia rafforzata e la volatilità sia rimasta contenuta, sia sul fronte dei mercati che su quello valutario. Al di là dell'oceano, invece, lo scenario è più incerto: secondo i sondaggi Donald Trump ha buone probabilità di fare ritorno alla Casa Bianca, ma non è chiaro se questa volta i mercati reagirebbero bene alla sua vittoria, senza contare che alcune delle sue ultime dichiarazioni (ad esempio quelle relative all'indipendenza della Federal Reserve) hanno preoccupato i listini".

Lontano dal clamore mediatico, "nel corso delle ultime settimane anche India, Messico e Sudafrica sono stati chiamati alle urne. Tre elezioni, spiega Flax, a cui i mercati hanno reagito in modo diametralmente diverso: in India le attese di una vittoria schiacciante del primo ministro Modi hanno inizialmente innescato un rally dei mercati locali, che hanno poi fatto un passo indietro non appena è stato chiaro che la maggioranza fosse meno ampia del previsto; in Messico la storica vittoria della coalizione di centrosinistra guidata da Claudia Sheinbaum è stata accolta con preoccupazione dai mercati, per via dei timori legati alle politiche sociali e all'aumento del debito pubblico; infine, in Sudafrica il partito al governo, l'ANC, ha perso voti a favore del neonato partito MK guidato dall'ex presidente Zuma. Si prospetta quindi l'ipotesi di un esecutivo di coalizione, con l'appoggio del partito pro-business Alleanza Democratica (DA), uno scenario che rassicura gli investitori anche se l'equilibrio è fragile e ad oggi all'interno dell'ANC vi sono correnti che non vedono di buon occhio l'alleanza con la DA e preferirebbero formare una coalizione con altri partiti".

Si sa, conclude l'esperto, "la politica è in grado di influenzare l'andamento dei mercati, ma prevedere fino a che punto è piuttosto complesso, quasi quanto prevedere l'esito di un'elezione. In occasione delle elezioni statunitensi del 2016, ad esempio, i mercati avevano due "certezze": le presidenziali sarebbero state vinte da Hillary Clinton e, nella remota ipotesi in cui a vincere fosse stato Donald Trump, i listini sarebbero crollati. Nessuna di queste due previsioni si è concretizzata. Si tratta di trovare il giusto equilibrio: la politica è sì in grado di influenzare i mercati, ma bisognerebbe evitare di posizionare i portafogli in modo troppo aggressivo in base a una determinata previsione elettorale".

(Teleborsa) 10-06-2024 16:18


Borsa Italiana non ha responsabilità per il contenuto del sito a cui sta per accedere e non ha responsabilità per le informazioni contenute.

Accedendo a questo link, Borsa Italiana non intende sollecitare acquisti o offerte in alcun paese da parte di nessuno.


Sarai automaticamente diretto al link in cinque secondi.