Euro ai minimi da novembre 2022 sul dollaro con divergenza Eurozona-USA
(Teleborsa) - Il cambio EUR/USD si attesta a 1,0282 questa mattina, in leggero recupero rispetto ai valori di ieri, quando è crollato di oltre l'1% a 1,0226, il minimo da novembre 2022. La moneta unica ha esteso il suo ribasso da fine settembre a circa l'8%, con la debolezza che ha riguardato anche la sterlina, ai minimi dallo scorso maggio.
Sono diversi i fattori che pesano sulla discesa dell'euro, che secondo diversi analisti potrebbe rompere nuovamente la parità. L'ultima volta è successo nell'estate 2022, dopo che l'invasione russa dell'Ucraina ha innescato una crisi energetica in Europa e suscitato timori di recessione.
Ora a pesare sulla moneta unica sono i timori che le economie orientate all'esportazione del blocco saranno colpite dai dazi commerciali statunitensi, dalle aspettative che la Banca centrale europea (BCE) taglierà i tassi di interesse in modo più aggressivo rispetto alla Federal Reserve, e dall'instabilità politica nelle maggiori economie del Vecchio Continente.
Guardando a quanto successo ieri, gli analisti di Danske Bank hanno fatto notare che gli investitori sembrano "sempre più attratti dalle posizioni lunghe in USD, spinti dall'anticipazione dell'insediamento di Trump e da ulteriori segnali di divergenza tra le economie degli Stati Uniti e dell'area euro". Ieri infatti le richieste iniziali di sussidi di disoccupazione negli Stati Uniti hanno registrato un solido dato di 211 mila unità, evidenziando la continua resilienza del mercato del lavoro statunitense. Nel frattempo, le preoccupazioni sulla crescita dell'area euro stanno aumentando, ulteriormente pressate dalla recente chiusura del gasdotto che dalla Russia portava il gas in Europa attraverso l'Ucraina.
"Detto questo, il significativo calo di ieri dell'EUR/USD potrebbe essere stato amplificato dalle scarse condizioni di liquidità - aggiungono gli analisti di Danske Bank - L'attenzione si sposta ora sull'ISM Manufacturing di oggi, che potrebbe aggiungere volatilità in seguito alle notevoli mosse FX di ieri. Mentre vediamo rischi a breve termine orientati verso un rialzo tattico per l'EUR/USD, guidati da potenziali delusioni nei dati statunitensi, riconosciamo la forza sottostante di un più ampio slancio dell'USD. Pertanto, mentre è possibile una correzione a breve termine, rimaniamo impegnati nella nostra visione strategicamente rialzista dell'USD".
(Teleborsa) 03-01-2025 09:10
Sono diversi i fattori che pesano sulla discesa dell'euro, che secondo diversi analisti potrebbe rompere nuovamente la parità. L'ultima volta è successo nell'estate 2022, dopo che l'invasione russa dell'Ucraina ha innescato una crisi energetica in Europa e suscitato timori di recessione.
Ora a pesare sulla moneta unica sono i timori che le economie orientate all'esportazione del blocco saranno colpite dai dazi commerciali statunitensi, dalle aspettative che la Banca centrale europea (BCE) taglierà i tassi di interesse in modo più aggressivo rispetto alla Federal Reserve, e dall'instabilità politica nelle maggiori economie del Vecchio Continente.
Guardando a quanto successo ieri, gli analisti di Danske Bank hanno fatto notare che gli investitori sembrano "sempre più attratti dalle posizioni lunghe in USD, spinti dall'anticipazione dell'insediamento di Trump e da ulteriori segnali di divergenza tra le economie degli Stati Uniti e dell'area euro". Ieri infatti le richieste iniziali di sussidi di disoccupazione negli Stati Uniti hanno registrato un solido dato di 211 mila unità, evidenziando la continua resilienza del mercato del lavoro statunitense. Nel frattempo, le preoccupazioni sulla crescita dell'area euro stanno aumentando, ulteriormente pressate dalla recente chiusura del gasdotto che dalla Russia portava il gas in Europa attraverso l'Ucraina.
"Detto questo, il significativo calo di ieri dell'EUR/USD potrebbe essere stato amplificato dalle scarse condizioni di liquidità - aggiungono gli analisti di Danske Bank - L'attenzione si sposta ora sull'ISM Manufacturing di oggi, che potrebbe aggiungere volatilità in seguito alle notevoli mosse FX di ieri. Mentre vediamo rischi a breve termine orientati verso un rialzo tattico per l'EUR/USD, guidati da potenziali delusioni nei dati statunitensi, riconosciamo la forza sottostante di un più ampio slancio dell'USD. Pertanto, mentre è possibile una correzione a breve termine, rimaniamo impegnati nella nostra visione strategicamente rialzista dell'USD".
(Teleborsa) 03-01-2025 09:10