Deutsche Bank, Maccia: continua eccezionalismo americano, Borse guardano a utili e non geopolitica
(Teleborsa) - Guardando all'evoluzione dei mercati nei prossimi mesi, Deutsche Bank considera molto interessante "l'eccezionalismo americano, questa crescita che resta solida e affidata poi a delle tematiche e variabili più secolari di crescita legata ai fattori produttivi, alla produttività, al progresso tecnologico, all'utilizzo del capitale, alla ricerca". Lo ha detto a Teleborsa Manuela Maccia, Chief Investment Officer per l'Italia di Deutsche Bank, in occasione della presentazione dell'outlook 2025 della banca tedesca.
"Quindi un'America che resta molto solida e che consente all'economia mondiale di rallentare, ma di avere comunque questo perno di crescita solida negli Stati Uniti - ha spiegato - Il nostro scenario 2025 si chiama proprio "Investire nella crescita": nella crescita delle aziende legate alle tematiche di medio lungo termine, che noi vediamo soprattutto in settori come l'healthcare, ovviamente il settore tecnologico, il settore legato ai diversi comportamenti di consumo, e anche al settore finanziario in un nuovo contesto paradigma dove i tassi resteranno "higher for longer", quindi più alti di quelli conosciuti durante gli anni della grande crisi finanziaria".
"Sicuramente la geopolitica negli ultimi anni è stata estremamente importante, anche se poi guardiamo all'andamento dei mercati e se guardiamo anche solo dai minimi di ottobre del 2023 ad oggi abbiamo un percorso delle borse estremamente positivo, perché poi hanno guardato a delle variabili più fondamentali, che per noi restano quelle chiave, come la crescita degli utili delle aziende - soprattutto americane - oppure delle aziende europee rivolte al resto del mondo che sono molto solide", ha detto Maccia.
"La variabile geopolitica ovviamente è importante, nei mercati poi si va a riflettere soprattutto per quanto riguarda il prezzo del petrolio e in questa fase l'abbiamo visto piuttosto piuttosto stabile, e quello è importante anche perché poi filtra attraverso l'inflazione e il potere d'acquisto dei consumatori", ha aggiunto.
"È ovvio che ci sono delle tematiche che continueranno a giocare nel 2025, pensiamo alla guerra in Ucraina - ha detto la Chief Investment Officer per l'Italia di Deutsche Bank - per l'Europa sarebbe un fattore estremamente importante se si risolvesse per la zona euro, ma non solo. Sicuramente nel medio e lungo termine quello che conta è la crescita degli utili aziendali e questa ci sembra poter prospettare un 2025 comunque positivo su delle tematiche di medio lungo termine che vediamo molto solide nei settori citati in precedenza.
Sui tassi di interesse, "ovviamente vediamo una divergenza, che è quella che già osserviamo: quindi una BCE che ha iniziato a tagliare i tassi a giugno, ha continuato e e continuerà a farlo. Vediamo i tassi europei, da qui a fine 2025, tornare al 2%, quindi al livello cosiddetto neutrale, quindi una BCE che continua un ciclo di allentamento monetario".
"La Fed anche continua, ma a un ritmo più più lento - ha sottolineato Maccia - Vediamo i tassi della Riserva federale americana arrivare attorno al 3,75-4%. Questo ritmo diverso di taglio delle politiche monetarie si è già riflesso nella valuta: vediamo un euro attorno a 1,05 in questi giorni e pensiamo che il dollaro potrebbe ulteriormente rafforzarsi. Abbiamo una previsione dell'euro-dollaro a 1,02 per la fine del 2025".
"I driver interessanti nel mondo tecnologico in questo momento sono due in particolare, uno nel mondo dei semiconduttori e l'altro nel mondo dei data center - ha sostenuto Sergio Pizzini, Head of CIO Equity Research Team di Deutsche Bank - Quindi una parte c'è una altissima richiesta da parte dei data center per costruire prodotti e servizi che saranno utilizzati nel futuro per monetizzare intelligenza artificiale, e queste società stanno quindi comprando molti più semiconduttori del passato. Questo è un trend importante davanti a noi per i prossimi anni".
(Teleborsa) 06-12-2024 17:24
"Quindi un'America che resta molto solida e che consente all'economia mondiale di rallentare, ma di avere comunque questo perno di crescita solida negli Stati Uniti - ha spiegato - Il nostro scenario 2025 si chiama proprio "Investire nella crescita": nella crescita delle aziende legate alle tematiche di medio lungo termine, che noi vediamo soprattutto in settori come l'healthcare, ovviamente il settore tecnologico, il settore legato ai diversi comportamenti di consumo, e anche al settore finanziario in un nuovo contesto paradigma dove i tassi resteranno "higher for longer", quindi più alti di quelli conosciuti durante gli anni della grande crisi finanziaria".
"Sicuramente la geopolitica negli ultimi anni è stata estremamente importante, anche se poi guardiamo all'andamento dei mercati e se guardiamo anche solo dai minimi di ottobre del 2023 ad oggi abbiamo un percorso delle borse estremamente positivo, perché poi hanno guardato a delle variabili più fondamentali, che per noi restano quelle chiave, come la crescita degli utili delle aziende - soprattutto americane - oppure delle aziende europee rivolte al resto del mondo che sono molto solide", ha detto Maccia.
"La variabile geopolitica ovviamente è importante, nei mercati poi si va a riflettere soprattutto per quanto riguarda il prezzo del petrolio e in questa fase l'abbiamo visto piuttosto piuttosto stabile, e quello è importante anche perché poi filtra attraverso l'inflazione e il potere d'acquisto dei consumatori", ha aggiunto.
"È ovvio che ci sono delle tematiche che continueranno a giocare nel 2025, pensiamo alla guerra in Ucraina - ha detto la Chief Investment Officer per l'Italia di Deutsche Bank - per l'Europa sarebbe un fattore estremamente importante se si risolvesse per la zona euro, ma non solo. Sicuramente nel medio e lungo termine quello che conta è la crescita degli utili aziendali e questa ci sembra poter prospettare un 2025 comunque positivo su delle tematiche di medio lungo termine che vediamo molto solide nei settori citati in precedenza.
Sui tassi di interesse, "ovviamente vediamo una divergenza, che è quella che già osserviamo: quindi una BCE che ha iniziato a tagliare i tassi a giugno, ha continuato e e continuerà a farlo. Vediamo i tassi europei, da qui a fine 2025, tornare al 2%, quindi al livello cosiddetto neutrale, quindi una BCE che continua un ciclo di allentamento monetario".
"La Fed anche continua, ma a un ritmo più più lento - ha sottolineato Maccia - Vediamo i tassi della Riserva federale americana arrivare attorno al 3,75-4%. Questo ritmo diverso di taglio delle politiche monetarie si è già riflesso nella valuta: vediamo un euro attorno a 1,05 in questi giorni e pensiamo che il dollaro potrebbe ulteriormente rafforzarsi. Abbiamo una previsione dell'euro-dollaro a 1,02 per la fine del 2025".
"I driver interessanti nel mondo tecnologico in questo momento sono due in particolare, uno nel mondo dei semiconduttori e l'altro nel mondo dei data center - ha sostenuto Sergio Pizzini, Head of CIO Equity Research Team di Deutsche Bank - Quindi una parte c'è una altissima richiesta da parte dei data center per costruire prodotti e servizi che saranno utilizzati nel futuro per monetizzare intelligenza artificiale, e queste società stanno quindi comprando molti più semiconduttori del passato. Questo è un trend importante davanti a noi per i prossimi anni".
(Teleborsa) 06-12-2024 17:24