Banche italiane, S&P alza a "positivo" il trend di rischio
(Teleborsa) - S&P Global ha rivisto da "stabile" a "positivo" il trend di rischio per il settore bancario italiano: tassi d'interesse positivi e un ciclo del credito normalizzato contribuiscono in modo sostanziale a rafforzare le prospettive di redditività delle banche italiane.
Il miglioramento del trend di rischio emerge dal monitor sulle istituzioni finanziarie dell'area EMEA, del primo trimestre di S&P, secondo cui la performance delle banche in Europa, Medio Oriente e Africa rimarrà sostanzialmente stabile nel 2025 grazie a "fondamentali incoraggianti".
Le banche dell'area manterranno "un'adeguata reddittività, una solida liquidità e una forte capitalizzazione nel corso del 2025", afferma Natalia Yalovskaya, analista del credito di S&P Global Ratings, mentre la redditività "diminuirà solo moderatamente" dai livelli che abbiamo visto nella maggior parte dei settori bancari in EMEA, negli ultimi due anni, sostenuta da una maggiore domanda di prestiti a fronte di un costo del rischio stabile.
In ogni caso, poiché i tassi di interesse in calo "mettono più pressione" sugli utili, le banche "saranno costrette a gestire il costo della raccolta, a continuare a usare coperture sui tassi e aumentare il loro controllo sui costi operativi", ha aggiunto Yalovskaya.
(Teleborsa) 10-12-2024 16:34
Il miglioramento del trend di rischio emerge dal monitor sulle istituzioni finanziarie dell'area EMEA, del primo trimestre di S&P, secondo cui la performance delle banche in Europa, Medio Oriente e Africa rimarrà sostanzialmente stabile nel 2025 grazie a "fondamentali incoraggianti".
Le banche dell'area manterranno "un'adeguata reddittività, una solida liquidità e una forte capitalizzazione nel corso del 2025", afferma Natalia Yalovskaya, analista del credito di S&P Global Ratings, mentre la redditività "diminuirà solo moderatamente" dai livelli che abbiamo visto nella maggior parte dei settori bancari in EMEA, negli ultimi due anni, sostenuta da una maggiore domanda di prestiti a fronte di un costo del rischio stabile.
In ogni caso, poiché i tassi di interesse in calo "mettono più pressione" sugli utili, le banche "saranno costrette a gestire il costo della raccolta, a continuare a usare coperture sui tassi e aumentare il loro controllo sui costi operativi", ha aggiunto Yalovskaya.
(Teleborsa) 10-12-2024 16:34