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WEF, gender gap fa pochi passi avanti: 134 anni per coprire divario

News Image (Teleborsa) - Per raggiungere la piena parità di genere ci vorranno ancora 134 anni. Lo conferma l'ultimo rapporto del WEF - World Economic Forum sul Gender gap, da cui emerge che il punteggio globale del divario di genere nel 2024, per tutti i 146 paesi inclusi in questa edizione, si attesta al 68,5%. Questo significa un piccolissimo incremento di 0,1 punto percentuale rispetto al livello registrato lo scorso anno si 143 Paesi (al ??68,6%) e di 0,1 punto percentuale (sempre al 68,6%) rispetto ai 101 paesi coperti ininterrottamente dal 2006 al 2024.

La mancanza di cambiamenti diffusi rispetto all'ultima edizione rallenta i progressi verso il raggiungimento della parità. Sulla base dei dati attuali, quindi, ci vorranno 134 anni per raggiungere la piena parità, circa cinque generazioni oltre l'Obiettivo di sviluppo sostenibile (SDG) del 2030.

L'indice globale del divario di genere del 2024 mostra che, sebbene nessun paese abbia raggiunto la piena parità di genere, il 97% delle economie prese in considerazione hanno colmato più del 60% del loro divario, rispetto all'85% rilevato nel 2006. L'Islanda si conferma al top con il 93,5%, ribadendo la sua leadership da oltre un decennio. Continua inoltre a essere l'unica economia ad aver colmato oltre il 90% del divario di genere.

Fra le restanti nove economie nella top 10, otto hanno colmato oltre l'80% del loro divario. Le economie europee occupano sette posizioni nella top 10 mondiale: Finlandia (2°, 87,5%), Norvegia (3°, 87,5%), Svezia (5°, 81,6%), Germania (7°, 81%), Irlanda (9°, 80,2%) e Spagna (10°, 79,7%). Tre posti sono occupati dalle economie dell'Asia-Pacifico (Nuova Zelanda, 4°, 83,5%), America Latina (Nicaragua, 6°, 81,1%) e Africa sub-sahariana (Namibia, 8°, 80,5%). ).

Lituania (11°, 79,3%) e Belgio (12°, 79,3%) sono usciti dalla top 10, con Spagna e Irlanda che hanno scalato rispettivamente +8 e +2 posizioni, raggiungendo i paesi con i migliori risultati nel 2024.

Più in dettaglio, il divario di genere in materia di salute e benessere si è ridotto al 96%, il divario in termini risultati scolastici al 94,9%, il divario di partecipazione economica e opportunità al 60,5% e il divario di emancipazione politica al 22,5%. Dal 2006, i sottoindici sono cambiati a ritmi diversi: il cambiamento più significativo si verifica nel Political Empowerment, dove la parità è balzata complessivamente di 8,3 punti percentuali al 22,8% nelle ultime 18 edizioni. Nei settori partecipazione economica e opportunità e risultati scolastici la parità ha guadagnato rispettivamente 4,8 e 4,2 punti percentuali. Salute e sopravvivenza è l'unico sottoindice in cui si è registrato un moderato calo rispetto al 2006 (-0,2 punti).




(Teleborsa) 12-06-2024 12:06


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