UN Global Compact Network Italia lancia il primo vademecum per guidare le catene di fornitura verso una filiera totalmente sostenibile
(Teleborsa) - Il Network italiano del Global Compact delle Nazioni Unite lancia un vademecum per aiutare le aziende italiane a guidare le loro catene di fornitura in un percorso che abbracci la sostenibilità in tutte le sue dimensioni. Il documento, totalmente gratuito per tutte le imprese, fornisce le linee guida per la stesura di un Codice di Condotta per i fornitori ed è stato presentato oggi a Milano, nel corso della dodicesima edizione del Salone della CSR e dell'Innovazione Sociale.
Le aziende sono chiamate a giocare un ruolo di leadership verso la sostenibilità e a diffondere una cultura orientata ai principi di equità, inclusione, trasparenza e tutela ambientale anche verso i propri fornitori. In questa direzione, le recenti Direttive Europee in materia di rendicontazione di sostenibilità come Corporate Sustainability Reporting Directive (CSRD) e Corporate Sustainability Due Diligence Directive (CSDDD) introducono nuovi obblighi che richiedono un approccio di filiera. Su queste premesse, il Tavolo di Lavoro sul Sustainable Procurement di UN Global Compact Network Italia, composto da 54 imprese aderenti, ha elaborato le linee guida per la stesura del Codice di Condotta per i fornitori. Obiettivo del documento è fornire un prezioso strumento per coinvolgere le catene di fornitura all'interno delle strategie di sostenibilità, superare le barriere strutturali che ancora esistono e per generare impatto positivo lungo tutta la filiera.
L'adozione di un Codice di Condotta per i fornitori offre molteplici benefici alle aziende. Stabilisce aspettative chiare per i fornitori, permettendo di creare relazioni commerciali fondate su valori condivisi e standard normativi chiari. Inoltre, l'adozione del Codice migliora la gestione del rischio all'interno della supply chain, grazie a fornitori più controllati e qualificati. L'impresa può inoltre accrescere la sua brand reputation e assicurare la compliance normativa a tutti i livelli, anche rafforzando i sistemi di reporting e i KPIs, per affrontare le richieste delle nuove Direttive e delle future regolamentazioni.
Le Linee Guida sono state presentate durante l'incontro "Il Codice di Condotta come strumento di engagement dei fornitori", promosso da UNGCN Italia, coordinato da Daniela Bernacchi, Executive Director UN Global Compact Network Italia, e a cui hanno preso parte Marco Frey, Presidente UN Global Compact Network Italia, Barbara Terenghi, EVP Sustainability & Ceo's Office Director Edison, Valeria Bullo, Sustainability Director Zobele Holding by kdc/one, Anna Campi, Head of Procurement ERG, Barbara Casartelli, Positive Impact Leader Leroy Merlin e Bricocenter Italia.
"Adottare un Codice di Condotta, è una scelta fondamentale che consente all'Azienda di intraprendere percorsi di sviluppo sostenibile con i propri fornitori" ha dichiarato Daniela Bernacchi - "la funzione aziendale procurement è chiamata ad agire in prima persona per implementare questi percorsi, in alleanza con la funzione sostenibilità, e l'imprescindibile commitment del top management dell'impresa. A partire da iniziative di informazione e formazione sul Codice, le aziende possono attivare progetti concreti di dialogo e accompagnamento dei supplier sui temi di sostenibilità, che mirano anche ad aumentare l'innovazione e la resilienza del business dei fornitori stessi. Dalla piena integrazione delle catene di fornitura all'interno delle strategie di sostenibilità aziendale, dipenderà la competitività delle imprese sul mercato a lungo termine".
(Teleborsa) 09-10-2024 17:27
Le aziende sono chiamate a giocare un ruolo di leadership verso la sostenibilità e a diffondere una cultura orientata ai principi di equità, inclusione, trasparenza e tutela ambientale anche verso i propri fornitori. In questa direzione, le recenti Direttive Europee in materia di rendicontazione di sostenibilità come Corporate Sustainability Reporting Directive (CSRD) e Corporate Sustainability Due Diligence Directive (CSDDD) introducono nuovi obblighi che richiedono un approccio di filiera. Su queste premesse, il Tavolo di Lavoro sul Sustainable Procurement di UN Global Compact Network Italia, composto da 54 imprese aderenti, ha elaborato le linee guida per la stesura del Codice di Condotta per i fornitori. Obiettivo del documento è fornire un prezioso strumento per coinvolgere le catene di fornitura all'interno delle strategie di sostenibilità, superare le barriere strutturali che ancora esistono e per generare impatto positivo lungo tutta la filiera.
L'adozione di un Codice di Condotta per i fornitori offre molteplici benefici alle aziende. Stabilisce aspettative chiare per i fornitori, permettendo di creare relazioni commerciali fondate su valori condivisi e standard normativi chiari. Inoltre, l'adozione del Codice migliora la gestione del rischio all'interno della supply chain, grazie a fornitori più controllati e qualificati. L'impresa può inoltre accrescere la sua brand reputation e assicurare la compliance normativa a tutti i livelli, anche rafforzando i sistemi di reporting e i KPIs, per affrontare le richieste delle nuove Direttive e delle future regolamentazioni.
Le Linee Guida sono state presentate durante l'incontro "Il Codice di Condotta come strumento di engagement dei fornitori", promosso da UNGCN Italia, coordinato da Daniela Bernacchi, Executive Director UN Global Compact Network Italia, e a cui hanno preso parte Marco Frey, Presidente UN Global Compact Network Italia, Barbara Terenghi, EVP Sustainability & Ceo's Office Director Edison, Valeria Bullo, Sustainability Director Zobele Holding by kdc/one, Anna Campi, Head of Procurement ERG, Barbara Casartelli, Positive Impact Leader Leroy Merlin e Bricocenter Italia.
"Adottare un Codice di Condotta, è una scelta fondamentale che consente all'Azienda di intraprendere percorsi di sviluppo sostenibile con i propri fornitori" ha dichiarato Daniela Bernacchi - "la funzione aziendale procurement è chiamata ad agire in prima persona per implementare questi percorsi, in alleanza con la funzione sostenibilità, e l'imprescindibile commitment del top management dell'impresa. A partire da iniziative di informazione e formazione sul Codice, le aziende possono attivare progetti concreti di dialogo e accompagnamento dei supplier sui temi di sostenibilità, che mirano anche ad aumentare l'innovazione e la resilienza del business dei fornitori stessi. Dalla piena integrazione delle catene di fornitura all'interno delle strategie di sostenibilità aziendale, dipenderà la competitività delle imprese sul mercato a lungo termine".
(Teleborsa) 09-10-2024 17:27