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Turismo, l'indagine di Altroconsumo sui prezzi delle spiagge italiane per l'estate 2024

News Image (Teleborsa) - L'inchiesta annuale di Altroconsumo sul costo del posto in spiaggia, che raccoglie le tariffe di 211 stabilimenti balneari in 10 città, mette in luce anche quest'anno le continue variazioni al rialzo dei listini, che sono diventate ormai una lenta e costante tendenza e si stratificano su aumenti più consistenti verificatisi negli anni passati (il 5% medio del 2023 e il 10% nel 2022). Altroconsumo ha raccolto anche per l'estate 2024 le tariffe praticate dagli stabilimenti balneari in dieci località italiane (Lignano, Rimini, Senigallia, Viareggio, Palinuro, Alassio, Gallipoli, Alghero, Taormina e Giardini Naxos, Anzio), contattando tutti i 211 stabilimenti telefonicamente e in modo anonimo e chiedendo le tariffe per le prime quattro file per la settimana che va dal 4 al 10 agosto.

Mediamente la prima fila costa 226 euro, cifra che si riduce a mano a mano si va a scegliere le file successive: in seconda il costo medio è di 210 euro, 199 euro in terza, 186 dalla quarta in poi. L'inchiesta Altroconsumo mette anche a confronto le tariffe di quest'anno con quelle dello scorso anno, prendendo come riferimento il costo medio delle prime quattro file. In alcuni casi ci sono buone notizie: a Lignano, Taormina e Giardini Naxos, per esempio, non c'è stato alcun aumento rispetto allo scorso anno.

Qualche rialzo invece c'è stato ad Alghero e Gallipoli (2%), Alassio, Anzio e Palinuro (3%), Rimini (4%) e Viareggio (5%). Più elevato, ma in linea con l'inflazione, l'aumento rilevato a Senigallia (8%), che resta comunque la località meno cara dell'inchiesta.

A Senigallia, la località più economica, la prima fila costerà 155 euro, contro i 392 che si devono sborsare ad Alassio, la località più cara dell'inchiesta. Sull'alto Adriatico un'altra buona scelta in termini di prezzi è Lignano: qui la prima fila costa 164 euro. Seguono la località friulana, Rimini (165), Palinuro e Viareggio (209), Taormina e Giardini di Naxos (215). La perla della Liguria non è l'unica meta ad avere prezzi alle stelle: a Gallipoli si pagano 289 euro per la prima fila mentre ad Alghero 239.

Perché le vacanze siano un po' più economiche servirebbe, quindi, più concorrenza. In questi giorni si dibatte molto sulla questione delle concessioni balneari. Il sistema di rilascio dei permessi per gli stabilimenti balneari privati deve essere riorganizzato in tempi stretti, attraverso nuovi bandi di gara. Nell'attesa che ciò avvenga a pagare sono i consumatori, perché questa situazione di stallo, con le concessioni che restano in mano agli stessi operatori, si ripercuote sul prezzo di lettini e ombrelloni, ogni anno più costosi ed elitari. È importante quindi arrivare presto a una riforma del settore "spiagge", per questo Altroconsumo ha lanciato la petizione per avere spiagge aperte anche a nuovi proprietari e prezzi contenuti, alla portata di tutti.

(Teleborsa) 05-06-2024 16:00


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