Riapertura concordato preventivo biennale
(Teleborsa) - I contribuenti ISA che non avevano aderito al concordato preventivo biennale, pur avendone i requisiti, potranno usufruire di una nuova finestra fino al 12 dicembre 2024 (decreto legge n. 167/2024). Lo strumento consente di definire per due anni il pagamento delle imposte basandosi su una proposta formulata dall'Agenzia delle Entrate, costruita sui dati delle banche dati amministrative e i redditi dichiarati.
Nel 2024, il modello ISA è stato presentato da 2,7 milioni di contribuenti, in aumento del 20% rispetto agli ultimi quattro anni. Le verifiche hanno evidenziato irregolarità rilevanti, portando al recupero di 1,2 miliardi di euro grazie all'individuazione di anomalie specifiche.
Tra i casi esaminati:
Settore riparazioni auto: rilevate discrepanze tra rimborsi assicurativi e dichiarazioni dei redditi/IVA, con omissioni significative.
Rappresentanti di commercio: omissioni di redditi certificati nelle dichiarazioni.
Costi residuali non inerenti: riqualificati e sottoposti a tassazione.
Anche i soggetti con basso punteggio ISA e marcate discrepanze tra dati contabili e realtà operativa sono stati oggetto di approfondimenti mirati.
Nel 2024, la Guardia di Finanza ha intensificato l'azione contro l'evasione fiscale, aumentando del 33% le verifiche rispetto ai primi mesi dell'anno. Focus su operatori ad alto rischio fiscale, digital content creator con redditi sottostimati, e contribuenti che hanno abusato di regimi agevolativi.
Altri interventi hanno riguardato:
Commercianti al dettaglio: verifica della memorizzazione e trasmissione telematica dei corrispettivi.
Strumenti telematici di pagamento: accertate irregolarità nella certificazione dei flussi POS e trasferimenti su conti esteri.
L'azione combinata di Agenzia delle Entrate e Guardia di Finanza conferma un rafforzamento del contrasto all'evasione, con controlli mirati e incisivi.
(Teleborsa) 03-12-2024 19:12
Nel 2024, il modello ISA è stato presentato da 2,7 milioni di contribuenti, in aumento del 20% rispetto agli ultimi quattro anni. Le verifiche hanno evidenziato irregolarità rilevanti, portando al recupero di 1,2 miliardi di euro grazie all'individuazione di anomalie specifiche.
Tra i casi esaminati:
Settore riparazioni auto: rilevate discrepanze tra rimborsi assicurativi e dichiarazioni dei redditi/IVA, con omissioni significative.
Rappresentanti di commercio: omissioni di redditi certificati nelle dichiarazioni.
Costi residuali non inerenti: riqualificati e sottoposti a tassazione.
Anche i soggetti con basso punteggio ISA e marcate discrepanze tra dati contabili e realtà operativa sono stati oggetto di approfondimenti mirati.
Nel 2024, la Guardia di Finanza ha intensificato l'azione contro l'evasione fiscale, aumentando del 33% le verifiche rispetto ai primi mesi dell'anno. Focus su operatori ad alto rischio fiscale, digital content creator con redditi sottostimati, e contribuenti che hanno abusato di regimi agevolativi.
Altri interventi hanno riguardato:
Commercianti al dettaglio: verifica della memorizzazione e trasmissione telematica dei corrispettivi.
Strumenti telematici di pagamento: accertate irregolarità nella certificazione dei flussi POS e trasferimenti su conti esteri.
L'azione combinata di Agenzia delle Entrate e Guardia di Finanza conferma un rafforzamento del contrasto all'evasione, con controlli mirati e incisivi.
(Teleborsa) 03-12-2024 19:12