Rapporto GreenItaly, Prete (Unioncamere): "Investimenti green trainano crescita e occupazione delle imprese italiane"
(Teleborsa) - "I dati del rapporto vanno in questa direzione. Noi abbiamo che le imprese che negli ultimi anni, sono un terzo delle imprese italiane, che hanno fatto investimenti nell'ambito ambientale sono le imprese che hanno occupato di più, che hanno esportato di più, che hanno prodotto di più e quindi hanno fatturato di più. Quindi è una scelta ineludibile quella di guardare al rispetto dell'ambiente, a investire nelle energie rinnovabili". Lo ha dichiarato Andrea Prete, Presidente Unioncamere, commentando i dati emersi dal Rapporto GreenItaly, arrivato alla quindicesima edizione.
"Molte aziende, - continua Prete - per esempio, con investimenti nel fotovoltaico hanno ovviamente efficientato il loro fabbisogno energetico e questo gli ha consentito di avere un vantaggio. Sono scelte che quindi pagano e oggi sicuramente siamo in una fase in cui c'è un leggero rallentamento, però la strada è tracciata. Certamente bisogna tenere presente della neutralità tecnologica perché non bisogna scegliere obbligatoriamente un percorso, ma si possono scegliere più percorsi con l'obiettivo, ovviamente, di rispettare l'ambiente e rispettare quelle che sono le emissioni, visto che il target del 2030 era quello di ridurre del meno del 55% le emissioni di anidride carbonica".
"L'Italia è sulla buona strada. Probabilmente questo traguardo non sarà raggiunto perché avremmo dovuto installare 7 GW l'anno nei 10 anni precedenti al 2030 di energie rinnovabili. Questo traguardo non è ancora raggiunto, anche se, lo scorso anno sono stati installati 5,2 GW di fotovoltaico, quindi il trend è positivo. Non sono stati installate perché l'Italia è un paese dove poi il problema delle autorizzazioni degli ostacoli del territorio è ancora molto presente".
"C'è una fascia di imprese soprattutto la più piccole che, per motivi culturali ed economici, hanno qualche difficoltà all'approccio a questa transizione. Però io credo che non è solo un problema culturale è che in qualche maniera bisogna agevolarlo questo percorso. Allora industria 5.0 che l'ultimo programma, che riguarda anche le risorse del PNRR, va in questa direzione. Cioè l'incentivazione è fatta se io investo nell'ampliamento, nella tecnologia, e quindi nella digitalizzazione della mia impresa ma contemporaneamente devo investire anche sotto l'aspetto Green. È ovvio che a volte non è semplice diciamo rendicontare questi risultati, però credo che un processo semplificativo va fatto sicuramente e so che si sta operando in tale misura proprio perchè non possiamo creare un ostacolo a un percorso che tutti vogliono fare e che poi hanno un problema legato a un eccesso di carte da scrivere", conclude il Presidente.
(Teleborsa) 25-10-2024 16:50
"Molte aziende, - continua Prete - per esempio, con investimenti nel fotovoltaico hanno ovviamente efficientato il loro fabbisogno energetico e questo gli ha consentito di avere un vantaggio. Sono scelte che quindi pagano e oggi sicuramente siamo in una fase in cui c'è un leggero rallentamento, però la strada è tracciata. Certamente bisogna tenere presente della neutralità tecnologica perché non bisogna scegliere obbligatoriamente un percorso, ma si possono scegliere più percorsi con l'obiettivo, ovviamente, di rispettare l'ambiente e rispettare quelle che sono le emissioni, visto che il target del 2030 era quello di ridurre del meno del 55% le emissioni di anidride carbonica".
"L'Italia è sulla buona strada. Probabilmente questo traguardo non sarà raggiunto perché avremmo dovuto installare 7 GW l'anno nei 10 anni precedenti al 2030 di energie rinnovabili. Questo traguardo non è ancora raggiunto, anche se, lo scorso anno sono stati installati 5,2 GW di fotovoltaico, quindi il trend è positivo. Non sono stati installate perché l'Italia è un paese dove poi il problema delle autorizzazioni degli ostacoli del territorio è ancora molto presente".
"C'è una fascia di imprese soprattutto la più piccole che, per motivi culturali ed economici, hanno qualche difficoltà all'approccio a questa transizione. Però io credo che non è solo un problema culturale è che in qualche maniera bisogna agevolarlo questo percorso. Allora industria 5.0 che l'ultimo programma, che riguarda anche le risorse del PNRR, va in questa direzione. Cioè l'incentivazione è fatta se io investo nell'ampliamento, nella tecnologia, e quindi nella digitalizzazione della mia impresa ma contemporaneamente devo investire anche sotto l'aspetto Green. È ovvio che a volte non è semplice diciamo rendicontare questi risultati, però credo che un processo semplificativo va fatto sicuramente e so che si sta operando in tale misura proprio perchè non possiamo creare un ostacolo a un percorso che tutti vogliono fare e che poi hanno un problema legato a un eccesso di carte da scrivere", conclude il Presidente.
(Teleborsa) 25-10-2024 16:50