Progressioni carriera nella PA, Zangrillo: "Necessario misurare performance. A breve una legge"
(Teleborsa) - "Conto a breve di presentare una proposta di legge che si occupa del tema della misura delle performance delle persone e delle progressioni di carriera". È quanto ha annunciato il ministro per la Pubblica amministrazione, Paolo Zangrillo, intervenendo alla presentazione della Relazione del Cnel sulla PA. "Oggi – ha detto Zangrillo – c'è un meccanismo fai da te, una sorta di Ikea perché se un pubblico dipendente vuole crescere a livello retributivo non c'è un capo che ti valuta e ti propone per una posizione superiore ma devi maturare requisiti e fare un concorso".
"Penso – ha aggiunto il ministro per la Pubblica amministrazione – che questo meccanismo deve essere mediato oggi le persone sono più preoccupate di studiare per vincere i concorsi che di occuparsi dei compiti che hanno. Un altro effetto dirompente è che i nostri dirigenti perdono sensibilità sulla responsabilità della gestione delle persone. Il compito di un dirigente è di essere un leader non solo di avere una competenza tecnica che do per scontata".
"La Pubblica amministrazione ha vissuto gli anni drammatici del blocco del turnover che sono stati una disgrazia per la PA anche se sono stati un salvagente per i conti pubblici. Ma hanno avuto delle ricadute piuttosto significative in negativo. La PA – ha sottolineato Zangrillo – ha perso 300mila persone tra il 2009 e il 2020 e l'età media è salita da 43 anni a 51 anni. Oggi abbiamo invertito il trend con l'età media siamo scesi sui 49 anni. E' un primo segnale positivo ma abbiamo perso tante persone".
"Abbiamo inserito 170mila persone nel 2023 e nei primi 8 mesi del 2024 – ha proseguito Zangrillo – abbiamo bandito 13.200 concorsi per 288mila posizioni. In questi 8 mesi abbiamo raccolto 2,1 milioni di candidati che partecipano ai nostri concorsi le persone stanno iniziando a comprendere che anche la PA si sta attrezzando per essere un'organizzazione attrattiva".
(Teleborsa) 14-10-2024 19:34
"Penso – ha aggiunto il ministro per la Pubblica amministrazione – che questo meccanismo deve essere mediato oggi le persone sono più preoccupate di studiare per vincere i concorsi che di occuparsi dei compiti che hanno. Un altro effetto dirompente è che i nostri dirigenti perdono sensibilità sulla responsabilità della gestione delle persone. Il compito di un dirigente è di essere un leader non solo di avere una competenza tecnica che do per scontata".
"La Pubblica amministrazione ha vissuto gli anni drammatici del blocco del turnover che sono stati una disgrazia per la PA anche se sono stati un salvagente per i conti pubblici. Ma hanno avuto delle ricadute piuttosto significative in negativo. La PA – ha sottolineato Zangrillo – ha perso 300mila persone tra il 2009 e il 2020 e l'età media è salita da 43 anni a 51 anni. Oggi abbiamo invertito il trend con l'età media siamo scesi sui 49 anni. E' un primo segnale positivo ma abbiamo perso tante persone".
"Abbiamo inserito 170mila persone nel 2023 e nei primi 8 mesi del 2024 – ha proseguito Zangrillo – abbiamo bandito 13.200 concorsi per 288mila posizioni. In questi 8 mesi abbiamo raccolto 2,1 milioni di candidati che partecipano ai nostri concorsi le persone stanno iniziando a comprendere che anche la PA si sta attrezzando per essere un'organizzazione attrattiva".
(Teleborsa) 14-10-2024 19:34