Patuelli (ABI): indispensabile Codice Ue diritto bancario
(Teleborsa) - In Europa per la crescita e lo sviluppo dell'Unione bancaria "è indispensabile un Testo unico, un 'Codice' europeo di diritto bancario, finanziario e penale dell'economia". Lo ha affermato il presidente dell'Abi, Antonio Patuelli, nel suo intervento alla "Terza lezione Ugo La Malfa", in corso alla Camera. Un Codice europeo del settore bancario e finanziario "è oggi più che mai necessario per il migliore funzionamento delle banche - ha aggiunto -, per l'effettivo sviluppo del mercato unico bancario di cui la BCE è il garante indipendente e refrattario a ogni rischio di interferenza politica di Stati e Governi". Fino a oggi, ha sottolineato il presidente dell'Abi "è mancato e manca il consenso strategico e politico nella UE per realizzare il 'terzo pilastro'" con la garanzia unica per i depositanti, che invece viene realizzata da nazionali fondi interbancari di tutela dei depositi. "Ma questa assenza di convergenze in Europa non deve paralizzare la crescita dell'Unione bancaria che, per svilupparsi, può e deve scegliere altre vie più percorribili"
Quanto al e differenze fiscali fra Stati membri della UE e ancor più dell'area Euro e dell'Unione bancari "sono anacronistiche e pericolose" perché non garantiscono l'uguaglianza dei punti di partenza per le imprese e per la raccolta e l'allocazione del risparmio nella competizione del mercato unico dove il rischio di liquidità è rilevante". "È infatti in atto una divaricante concorrenza fiscale fra gli Statimembri, dove quelli meno indebitati necessitano di minore pressione fiscale e attirano investimenti e giovani culturalmente qualificati. Senza l'armonizzazione anche fiscale europea - ha sottolineato Patuelli - la UE rischia di diventare sempre più terreno di concorrenza economica fra Stati, con con possibilità di indebolimento di quelli appesantiti da più gravosi debiti pubblici".
Per Patuelli, inoltre, è complessivamente positiva è l'esperienza della BCE di cui tutti debbono rispettare sempre l'indipendenza statuita dal Trattato che tutela la BCE e l'intero Sistema Europeo delle Banche Centrali". Per la parte monetaria, ha aggiunto Patuelli "occorre promuovere l'ampliamento delle competenze dalla BCE attribuendole tutte quelle proprie delle Banche Centrali, non più limitandole alla indispensabile lotta all'inflazione".
Sull'Euro digitale: "è una nuova sfida inevitabile per rafforzare la legalità e la sovranità finanziaria europea", ha detto Patuelli sottolineando che l'euro digitale "sarà la terza specie dell'Euro, la terza forma di contante dopo quelle metalliche e cartacee: trattandosi della forma tecnologica dell'unica valuta Euro, essa - ha spiegato Patuelli - dovrà sottostare a tutte le esistenti regole di antiriciclaggio e dovrà rappresentare l'alternativa tecnologica legale alle pseudo-valute che troppo spesso nascondono abusi".
(Teleborsa) 21-11-2024 12:34
Quanto al e differenze fiscali fra Stati membri della UE e ancor più dell'area Euro e dell'Unione bancari "sono anacronistiche e pericolose" perché non garantiscono l'uguaglianza dei punti di partenza per le imprese e per la raccolta e l'allocazione del risparmio nella competizione del mercato unico dove il rischio di liquidità è rilevante". "È infatti in atto una divaricante concorrenza fiscale fra gli Statimembri, dove quelli meno indebitati necessitano di minore pressione fiscale e attirano investimenti e giovani culturalmente qualificati. Senza l'armonizzazione anche fiscale europea - ha sottolineato Patuelli - la UE rischia di diventare sempre più terreno di concorrenza economica fra Stati, con con possibilità di indebolimento di quelli appesantiti da più gravosi debiti pubblici".
Per Patuelli, inoltre, è complessivamente positiva è l'esperienza della BCE di cui tutti debbono rispettare sempre l'indipendenza statuita dal Trattato che tutela la BCE e l'intero Sistema Europeo delle Banche Centrali". Per la parte monetaria, ha aggiunto Patuelli "occorre promuovere l'ampliamento delle competenze dalla BCE attribuendole tutte quelle proprie delle Banche Centrali, non più limitandole alla indispensabile lotta all'inflazione".
Sull'Euro digitale: "è una nuova sfida inevitabile per rafforzare la legalità e la sovranità finanziaria europea", ha detto Patuelli sottolineando che l'euro digitale "sarà la terza specie dell'Euro, la terza forma di contante dopo quelle metalliche e cartacee: trattandosi della forma tecnologica dell'unica valuta Euro, essa - ha spiegato Patuelli - dovrà sottostare a tutte le esistenti regole di antiriciclaggio e dovrà rappresentare l'alternativa tecnologica legale alle pseudo-valute che troppo spesso nascondono abusi".
(Teleborsa) 21-11-2024 12:34