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Multe stradali, nel 2023 incassi multe stradali salgono a 585 milioni (+7%)

News Image (Teleborsa) - A livello nazionale nel 2023 i proventi incassati dai principali Comuni grazie alle multe stradali sono aumentati del +6,9% rispetto all'anno precedente, raggiungendo nelle 20 città più grandi d'Italia la cifra complessiva di 584,7 milioni di euro. Ancora una volta la città italiana che detiene il primato sul fronte dei proventi delle sanzioni stradali è Roma, con oltre 172 milioni di euro nel 2023, in crescita del +29,7% sul 2022, seguita da Milano con 147 milioni di euro (-3% sul 2022). Più distanziate Firenze con 45 milioni e Bologna con 43 milioni – spiega il Codacons –. La situazione cambia se si analizza l'andamento delle multe elevate tramite autovelox, apparecchi che hanno garantito lo scorso anno alle principali città entrate per complessivi 65 milioni di euro: in questo caso è Firenze la città con i maggiori incassi, pari a 18,7 milioni di euro, seguita da Milano (8,5 milioni), Roma (7,5 milioni) e Genova (5 milioni). È quanto emerge dallo studio del Codacons realizzato sulla rendicontazione pubblicata online dal ministero dell'Interno e basata sui dati che gli enti locali devono fornire entro il 31 maggio di ogni anno, riferiti alle somme effettivamente incassate dalle amministrazioni locali tramite le sanzioni per violazioni al Codice della strada e al loro utilizzo.

Considerato il numero di abitanti in ciascun comune, Potenza e Firenze vantano il più alto valore procapite delle multe, con un importo pari a oltre 123 euro a residente, 111 euro Bologna, 107 euro Milano. Fanalino di coda Napoli, con appena 8,2 euro procapite, contro i 55 euro della media nazionale. Complessivamente, i proventi delle multe stradali salgono in un anno di 37,7 milioni di euro, pari ad un incremento percentuale del 6,9%, osserva il Codacons. E non mancano le sorprese. Lo studio dell'associazione evidenzia ad esempio come sia Potenza la città dove si registra la più forte crescita dei proventi derivanti da sanzioni stradali: qui infatti gli incassi raddoppiano e passano dai 3,7 milioni di euro del 2022 ai 7,9 milioni di euro del 2023, con un aumento del +110% in un solo anno alimentato dai 4,8 milioni di euro di multe garantite dagli autovelox installati lungo le strade del comune. In forte crescita su base annua anche gli incassi di Catanzaro (+41,8%), Venezia (+39,5%), Pescara (+32,8%).

Gli autovelox – secondo l'analisi di Assoutenti – continuano a garantire entrate milionarie alle amministrazioni locali, e dal Salento alle Dolomiti si moltiplicano le anomalie circa l'uso degli strumenti di rilevazione automatica della velocità. Il caso più eclatante è quello di un piccolo comune delle Dolomiti, Colle Santa Lucia (Bl), che nonostante conti poco più di 350 abitanti ha incassato nel triennio 2021-2023 la bellezza di 1.265.822 euro grazie all'unico autovelox installato sul proprio territorio, l'equivalente di 3.616 euro a cittadino residente – spiega Assoutenti –. Ricchissimi anche i comuni del Salento, che nel 2023 hanno registrato incassi milionari grazie agli apparecchi di rilevazione automatica della velocità: oltre 8,7 milioni di euro in appena 4 comuni (4.770.631 euro Galatina, 1.830.484 euro Trepuzzi, 1.240.770 euro Cavallino, mentre il comune di Melpignano si ferma a 898.986 euro). Sono pari a 2,3 milioni di euro gli incassi di soli 3 comuni (Puglianello, Castelvenere, Torrecuso) ubicati lungo la strada statale 372 Telesina che da Caianello porta a Benevento, notoriamente disseminata di autovelox. Altra strada "killer" sul fronte degli autovelox è la via Flacca che attraversa il litorale del sud laziale: qui il Comune di Terracina ha incassato lo scorso anno 2.177.914 euro grazie agli apparecchi di rilevazione della velocità, 506.886 euro Formia, 365.326 euro Gaeta.

L'Ufficio Studi dell'Asaps ha analizzato i proventi delle multe 2023 e il loro utilizzo nelle 14 città italiane con più di 200mila abitanti, con 583 milioni incassati (+6% rispetto al 2022): "solo l'11% di questi soldi sono dovuti alle multe degli autovelox, 11% che diventa un 6% da Roma in giù, pertanto in ambito urbano gli autovelox non sono certo la prima fonte di cassa per i Comuni", commenta l'Associazione sostenitori della Polizia stradale, che ha realizzato lo studio con l'Associazione Lorenzo Guarnieri. E ci sono "significative differenze fra città e città, che vanno dagli 8,2 euro ad abitante di Napoli ai 124,8 di Firenze; la media italiana è 62,4".

Per quanto riguarda l'utilizzo di questi importi, l'educazione alla sicurezza stradale è la cenerentola con solo 89.238 euro, spiccioli considerato l'ammontare totale. La parte del leone negli investimenti la fanno la manutenzione delle strade (97 milioni) e l'illuminazione pubblica (41); il 25% degli investimenti, pari a 77 milioni e indicati come destinati a sicurezza stradale (legittimamente da un punto di vista legislativo), "in realtà non hanno molto a che fare con la sicurezza stradale, fra questi 19 milioni sono destinati al pagamento di luce e gas". "Si ha la sensazione – commenta il presidente dell'Asaps, Giordano Biserni – che se non ci fossero più multe perché i cittadini rispettano il codice della strada avremmo città al buio, uffici comunali al freddo e senza luce, strade senza segnaletica e con voragini e polizia municipale senza uniformi e senza pensione. La nostra analisi fa prevalere l'idea che nella destinazione dei proventi delle multe non ci sia una progettualità specifica. Si ha la sensazione, corroborata dai dati, che le destinazioni dei proventi siano tutte spese che l'amministrazione doveva comunque fare e che vengono assegnate a posteriori alla categoria del miglioramento della sicurezza stradale. Spese già sostenute 'indipendentementè dai ricavi delle multe. Non si vede visione, progettualità specifica per migliorare la sicurezza delle strade della città in particolare per gli utenti deboli: pedoni e ciclisti".

Per l'Asaps "i soldi per migliorare la sicurezza dei cittadini nelle nostre città ci sarebbero, ma manca la volontà politica per un vero cambio di passo verso una mobilità più sicura, dove non si debba più morire per muoversi".



(Teleborsa) 03-06-2024 10:27


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