Medicina: addio al numero chiuso e ai test d'ingresso
(Teleborsa) - Con la nuova riforma, viene abolito il numero chiuso al primo semestre per i corsi di laurea in Medicina, Odontoiatria e Veterinaria, permettendo l'iscrizione aperta a tutti gli aspiranti medici senza dover sostenere i test d'ingresso. La settima Commissione del Senato ha approvato il disegno di legge delega che modifica le modalità di accesso a queste facoltà, come annunciato dal Ministero dell'Università e della Ricerca (MUR).
L'obiettivo della riforma è riorganizzare il sistema delle professioni medico-sanitarie, garantendo un processo di selezione più equo e basato sulle competenze acquisite dagli studenti. L'accesso al secondo semestre sarà regolato dai crediti formativi ottenuti e dalla posizione in una graduatoria nazionale. Gli studenti potranno contare su percorsi di orientamento specifici già durante le scuole superiori per facilitare l'ingresso nei corsi universitari, e i crediti acquisiti durante il primo semestre saranno riconosciuti per altri percorsi di studio in caso di non ammissione.
Il vicepremier Matteo Salvini ha dichiarato: "Basta con la casualità dei test d'ingresso. Dal prossimo anno, saranno il merito e le competenze a decidere chi proseguirà negli studi di Medicina". Anche il ministro dell'Università, Anna Maria Bernini, ha sottolineato l'importanza della riforma, spiegando che il semestre iniziale sarà un filtro basato sugli esami, ma con il riconoscimento dei risultati per percorsi alternativi. Questo cambiamento mira a formare nuovi medici e soddisfare il fabbisogno di 30.000 professionisti nei prossimi sette anni, garantendo un'offerta formativa d'eccellenza.
(Teleborsa) 17-10-2024 08:34
L'obiettivo della riforma è riorganizzare il sistema delle professioni medico-sanitarie, garantendo un processo di selezione più equo e basato sulle competenze acquisite dagli studenti. L'accesso al secondo semestre sarà regolato dai crediti formativi ottenuti e dalla posizione in una graduatoria nazionale. Gli studenti potranno contare su percorsi di orientamento specifici già durante le scuole superiori per facilitare l'ingresso nei corsi universitari, e i crediti acquisiti durante il primo semestre saranno riconosciuti per altri percorsi di studio in caso di non ammissione.
Il vicepremier Matteo Salvini ha dichiarato: "Basta con la casualità dei test d'ingresso. Dal prossimo anno, saranno il merito e le competenze a decidere chi proseguirà negli studi di Medicina". Anche il ministro dell'Università, Anna Maria Bernini, ha sottolineato l'importanza della riforma, spiegando che il semestre iniziale sarà un filtro basato sugli esami, ma con il riconoscimento dei risultati per percorsi alternativi. Questo cambiamento mira a formare nuovi medici e soddisfare il fabbisogno di 30.000 professionisti nei prossimi sette anni, garantendo un'offerta formativa d'eccellenza.
(Teleborsa) 17-10-2024 08:34