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Luiss, Premio Non Sprecare 2024

News Image (Teleborsa) - Si è tenuta oggi, nel Campus Luiss di viale Romania, la cerimonia conclusiva del Premio Non Sprecare. L'edizione di quest'anno del Premio, nato da un'idea di Antonio Galdo – direttore di www.nonsprecare.it - promossa dall'Università Luiss Guido Carli, è dedicata alle Città, al centro dell'obiettivo numero 11 dell'Agenda Onu 2030 per lo Sviluppo sostenibile. Il 56% della popolazione mondiale (4,4 miliardi di persone) vive nelle città ed entro il 2050 questa percentuale salirà al 70%. Allo stesso tempo, guardando alle città italiane con gli occhi della sostenibilità, si scopre che nel 2023, 18 città su 98 esaminate hanno superato i limiti giornalieri di PM10.

"Luiss è lieta di ospitare anche quest'anno il Premio Non Sprecare giunto alla XV edizione, dedicata alla sostenibilità delle città", ha dichiarato Emiliana De Blasio, Advisor del Rettore per la Diversità, l'Inclusione e la Sostenibilità, proseguendo: "L'iniziativa è coerente con il nostro impegno per essere una comunità formativa dove inclusione e rispetto per l'ambiente si traducono in progetti e azioni concrete. Il tema delle città richiama il ruolo che possiamo avere sui territori in cui siamo; solo per citare alcuni esempi, l'edificio in cui si è svolto l'evento ha ottenuto la certificazione LEED Platinum, l'energia elettrica che consumiamo nei Campus proviene al 100% da fonti rinnovabili, abbiamo un servizio di navette a basso impatto che connette le nostre sedi e decongestiona il traffico cittadino, distributori di acqua che limitano l'uso della plastica, un orto condiviso per la produzione di cibo a km zero coinvolgendo persone con diverse forme di fragilità. Ma per noi il valore maggiore di iniziative come questa è il coinvolgimento di diverse componenti della società civile e, in particolare, di tante studentesse e studenti di secondaria superiore che speriamo possano diventare i futuri ambasciatori di un modello di società equa, inclusiva e sostenibile".

"Lo sviluppo sostenibile dovrà necessariamente transitare per le città e cambiarne il volto. Non solo per l'inquinamento, che ha raggiunto livelli molto preoccupanti, per la crisi climatica, per l'efficienza dei servizi, ma anche per un aspetto dal quale non si può prescindere: la riduzione delle diseguaglianze – commenta Antonio Galdo – Anche città che funzionano bene, con una buona rete di trasporti pubblici, con un'alta percentuale di raccolta differenziata, con tanti spazi verdi, possono essere insostenibili se non garantiscono, per esempio, il diritto all'alloggio e non tendono ad avvicinare le zone del centro con le aree della periferia. Purtroppo, anche in Italia sta avvenendo il contrario, e abbiamo città sempre più ingiuste, e sempre meno sostenibili".


"Le città sono un qualcosa di abbastanza recente nella storia dell'umanità. Le città nascono solo diecimila anni fa. Insomma, i nostri antenati scoprono questa maniera molto interessante, molto bella, per far sì che insieme possiamo essere più di ciascuno di noi singolarmente. Insomma sono una bellissima invenzione che ci permette di fare massa critica potremmo dire", dichiara l'architetto e ingegnere Carlo Ratti sul tema delle città sostenibili.

"Le città, però, fin dall'inizio sono anche le città della separazione, pensiamo ai ghetti. Ghetto è una parola che nasce in un quartiere di Venezia, quel quartiere dove per diverse centinaia di anni gli ebrei sono rinchiusi, non possono uscire durante la notte e sono segregati. Da lì 'ghetto' diventa proprio questa parola che oggi caratterizza moltissimi spazi urbani, dove alcune popolazioni sono in qualche modo costrette a vivere, sia perché non hanno i mezzi per vivere da altre parti, sia perché magari c'è qualche forma di discriminazione. Una cosa importante e fondamentale oggi sia pensare alla sostenibilità delle nostre città che, si può vedere sia come sostenibilità sociale che come sostenibilità ambientale. Dal punto di vista ambientale, lo sappiamo tutti, una città più sostenibile è una città che è capace di essere più circolare, di gestire la raccolta differenziata. Insomma di avere un impatto inferiore sul pianeta e che non comprometta il benessere delle generazioni future. Però una città più sostenibile dal punto di vista sociale è anche fondamentale. È proprio la città che ritorna alle sue origini, quelle di diecimila anni fa, una città che ci unisce e non una città che ci divide", conclude Ratti.

Le sei categorie premiate, attraverso il giudizio dei lettori del sito Non sprecare e della Giuria sono state: Personaggio, Scuole e Università, Aziende, Associazioni, Istituzioni, Giovani e Startup.

Per la categoria Personaggio il Premio è stato assegnato a Edoardo Giordan, classe 1993, protagonista di una storia straordinaria. Nato in una frazione di Fiumicino, Torrimpietra, poco aver compiuto 20 anni il ragazzo, che ama lo sport, sente il piede e la gamba destra che si addormentano spesso. Poi diventano color bianco marmo, con fitte, crampi e formicolii. La diagnosi e` Morbo di Burger, una rara malattia per la quale viene consigliata tanta attività fisica. In realta`, Edoardo ha un'altra malattia rara, la PAES (Sindrome di intrappolamento dell'arteria poplitea) per la quale il movimento e` molto dannoso. Al punto che il giovane e` costretto, per un classico caso di malasanita`, a subire l'amputazione della gamba fino a sopra il ginocchio. Da quel momento inizia un lungo periodo di buio nella vita di Edoardo, che viene colpito anche dalla depressione, ma nonostante questo e` diventato un campione sportivo, ha conquistato diverse medaglie, specie nella sciabola individuale e a squadre. Nel 2018 ha vinto la Coppa del mondo di scherma paralimpica a Pisa ed è entrato nella Polizia. Ai Giochi di Parigi 2024, ha conquistato la medaglia di bronzo nella sciabola.

Il Premio della categoria Scuola e Università è stato assegnato all'Istituto Comprensivo 2 e 4 di Vicenza che ha creato le Aule Natura. Spazi verdi, stile WWF, per promuovere l'educazione ambientale e la sostenibilità. Tutti gli alunni dell'istituto hanno anche la lunch box per portare a casa il cibo avanzato in mensa e non sprecarlo.

Il Premio Associazioni è andato all'Associazione Portierato sociale del Testaccio. In uno dei rioni più popolari di Roma, dove i negozi espongono ancora le caratteristiche insegne storiche e l'età media dei residenti si è molto alzata negli ultimi anni, Marina, Mauro, Goffredo e gli altri volontari del Portierato sociale di Testaccio risolvono piccoli e grandi problemi quotidiani e si prendono cura dei più fragili, gli anziani.

Il premio Aziende verrà assegnato a Itlas, un'impresa-modello nell'economia circolare. Pavimenti, boiserie, ma anche poltrone e mobili: tutto prodotto, con un elegante e unico design, dal riciclo degli scarti di legno, riducendo così anche la catena di smaltimento dei rifiuti.

E ancora. Per la categoria Istituzioni la giuria ha selezionato il comune di Treviso, designato Capitale Green d'Europa per il 2025, la prima città italiana a tagliare questo ambito traguardo. L'esperienza della cittadina veneta è molto importante per capire quali sono i meccanismi che consentono di ottenere straordinari risultati, nell'interesse dei cittadini. Con due dati che vanno citati immediatamente: Treviso è allo stesso tempo la città italiana con la più alta percentuale di raccolta differenziata e con la più bassa tassa dei rifiuti.

Infine, BluEat si è aggiudicato il premio della categoria Giovani e StartUp. Il progetto è stato realizzato da cinque donne, che si fanno chiamare le Mariscadoras, protagoniste di un processo di recupero e riutilizzo che trasforma un pericolo dei mari, il granchio blu, in un'opportunità di lavoro e di impresa.















(Teleborsa) 28-11-2024 17:59


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